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      • Necro Genomics. Dalla PMA al Transumanesimo

      Necro Genomics. Dalla PMA al Transumanesimo

      Ci siamo lasciati con la notizia della startup di San Francisco di nome Preventive impegnata a sviluppare la tecnologia di ingegneria genetica CRISPR/Cas9 per l’editing genetico embrionale e ad affinare i test genetici con gli algoritmi dell’Intelligenza Artificiale1. Preventive sarebbe pronta a modificare geneticamente gli embrioni avevamo letto sulla stampa a livello internazionale e questo clamore mediatico ci aveva lasciato un po’ straniti considerando che non è l’unica startup impegnata nell’editing genetico, più di 200 compagnie solo negli Stati Uniti, considerando altri importanti sviluppi che non hanno avuto lo stesso eco e considerando che è da tempo che tutto il mondo della ricerca biotecnologica sta lavorando assiduamente per creare accettazione sociale attorno all’editing genetico. Ancora più perplessi ci aveva lasciato il dibattito critico che si era focalizzato attorno alla differenziazione tra il “buon uso” e il “cattivo uso” dell’editing e alla questione dell’accessibilità a questa tecnologia. Dopo tanti anni ci troviamo sempre qui, a questi discorsi, quando il punto della questione dovrebbe essere una critica alla tecnologia in sé e a ogni manipolazione genetica.

      Arriva invece una notizia che da tempo aspettavamo. Ecco, ci siamo, adesso tutto può andare a pieno regime. Prima dei bambini CRISPR si normalizzerà e si estenderà la riproduzione artificiale. Nella metropolitana di New York grandi cartelloni con un bambino sorridente e le scritte “per avere un bambino più sano, per avere un bambino migliore, la FIV fa bene” annunci pubblicitari di Nucleus Genomics, una startup di riproduzione artificiale. Tra i suoi sostenitori troviamo ancora Peter Thiel, finanziatore anche di Preventive, cofondatore di PayPal e di Palantir. Ed è bene ricordarlo che Palantir Technologies è una vera e propria piattaforma di intelligence per la guerra globale e per la sorveglianza interna. E Gaza è diventata un laboratorio per sviluppare e addestrare i suoi nuovi sistemi di sterminio basati sull’Intelligenza Artificiale. Peter Thiel, e non solo, sostenuto dalla tecno-destra prometeica che considera la Silicon Valley “un argine contro la stagnazione e la decadenza della civiltà occidentale”…

       

       

      Nucleus Genomics, ma non è l’unica nel settore, offre IVF+, fecondazione in vitro con diagnosi pre-impianto per selezionare altezza, colore degli occhi e dei capelli, quoziente di intelligenza e screening genetici per oltre 2000 patologie che potrebbero trasmettere i genitori e che potrebbero sviluppare gli embrioni. “La fecondazione in vitro (FIV+) è una nuova opzione di fecondazione in vitro per i genitori che desiderano offrire ai propri figli il miglior inizio di vita possibile” leggiamo sul loro sito internet, per una “creazione di embrioni” e una “pianificazione familiare moderna”.

      Mi iscrivo al sito internet di Nucleus Genomics e inizio la simulazione per avere “l’anteprima del mio bambino”. Tutto il pacchetto Nucleus IVF+ include Nucleus Preview, uno screening completo per oltre 2.000 malattie che potrei trasmettere inconsapevolmente ai miei figli e Nucleus Embryo, un software di ottimizzazione genetica che mi consentirà di analizzare, confrontare e selezionare gli embrioni in base a “condizioni di salute, caratteristiche fisiche e indicatori di personalità”. Mi si apre l’elenco completo dei test genetici che posso scegliere, che posso acquistare e aggiungere al carrello, come quando si acquistano dei prodotti online. “Inizia il viaggio”. A casa mi arriva il kit, un tampone per il mio DNA. Nei servizi offerti trovo anche la possibilità di comprare gameti, nel caso in cui i miei ovuli o lo sperma del mio partner non siano sufficientemente ottimali. Dopo il mio test genetico scelgo la clinica di fecondazione assistita e ha inizio la stimolazione ovarica con bombardamento ormonale, prelievo degli ovuli e fecondazione in vitro. Appare una tabella con un punteggio a percentuale con una classifica dei miei embrioni. Posso far analizzare 20 embrioni e avere una consulenza genetica personalizzata. La scelta è tra quello che avrà un 8% in meno di sviluppare un cancro al seno, ma un 2% di probabilità di qualche altra predisposizione… Tumori, salute del cuore, salute mentale, salute del cervello, salute metabolica, salute della pelle… Una grande vendita di illusioni. Grafici colorati e percentuali danno sicurezze quando in realtà sono la più profonda negazione della complessità e dell’imprevedibilità della vita. Sfugge che si sta affidando agli algoritmi dell’Intelligenza Artificiale la possibilità di stabilire i criteri per considerare un embrione “migliore”. Mi si apre infine il “centro di ottimizzazione genetica” che mi rimanda ai circoli eugenisti in cui Huxley, Haldane e altri gettavano le basi per quel futuro che oggi è diventato presente.

      Non c’è ancora manipolazione genetica, ma un’affinata diagnosi pre-impianto, ma se nessun embrione ha “buone” percentuali? Va da sé che bisognerà ottimizzarlo, implementarlo e in un secondo tempo ingegnerizzarlo. E gli embrioni “difettosi”? Andranno scartati, utilizzati per la sperimentazione. Ricordiamo che la produzione di embrioni è necessaria per il grande il biomercato riproduttivo e per il mondo della ricerca.

      “Forse volete che il vostro bambino abbia gli occhi blu invece che verdi”, afferma il fondatore di Nucleus Genomics, “Questo dipende dalla libertà dei genitori”. In perfetta sintonia con la Libertà dei tempi di oggi, quella che per essere definita tale deve rigettare ogni limite, unita all’onnipotenza della tecnica .

      Torniamo al punto. Fecondazione in vitro, diagnosi pre-impianto e selezione embrionale. Tutto questo cosa significa? Ricordiamo che la fecondazione in vitro è già in sé una tecnica che può produrre anomalie all’embrione, i bambini nati a seguito dell’impianto di embrioni criocongelati e i bambini nati con tutte le tecniche di fecondazione assistita hanno un rischio maggior di sviluppare una molteplicità di patologie, tra cui tumori. Ricordiamo anche che l’embrione tiene una memoria che rimarrà a livello psicologico nel bambino che crescerà.

      Tutte le tecniche di fecondazione assistita sono una frammentazione del processo di procreazione naturale: scelta degli spermatozoi e degli ovuli ritenuti migliori, incontro dei gameti su una piastra di petri o iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo all’interno dell’ovulo. Soffermiamoci su cosa significa questo. La procreazione diventa un operazione tecnica di laboratorio, non più frutto dell’incontro tra due corpi. Se si accetta la logica del laboratorio non c’è limite e non c’è paletto etico che tenga, ma questo era chiaro fin dall’inizio, se la procreazione diventa un’operazione di laboratorio seguirà le logiche di ottimizzazione e di implementazione di tutto il processo.

      Da dove deve partire la critica? Dalla procreazione medicalmente assistita (PMA). Per chi ha memoria sa che Richard Edward, il padre della prima bambina in provetta e tutto quel mondo della ricerca fu chiaro: quando sarà tecnicamente possibile modificare l’essere umano sarà lecito farlo. La fecondazione assistita non ha mai avuto uno scopo terapeutico, è sufficiente conoscere la storia dello sviluppo delle tecniche di fecondazione assistita che dal laboratorio sperimentale zootecnico sono arrivate all’umano, queste non sono mai state messe a punto per far fronte all’infertilità, ma per selezionare l’essere umano. Per far fronte all’infertilità in aumento basterebbe contrastare le cause ambientali e sociali che la generano.

      Bisogna comprendere che una volta aperta per un eccezione o per dei soli casi la possibilità di accedere alle tecniche di fecondazione assistita e alla DPI è un pericolosissimo piano inclinato e non ci sono paletti legislativi ed etici che possono reggere. Poi dobbiamo tenere sempre presente che lo sviluppo tecnologico procede più in fretta delle legislazioni in materia e sono queste che si adegueranno ad esso.

      In Italia la Legge 40 inizialmente vietava la fecondazione eterologa, la DPI, la crioconservazione degli embrioni, ma queste restrizioni via via sono cadute. L’aggiornamento delle linee guida per l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita che si sono adeguate alle sentenze della Corte Costituzionale prevede la possibilità di fecondare un numero indefinito di ovociti, la possibilità della crioconservazione degli embrioni, la possibilità della doppia donazione di gameti, l’accesso a tutte le tecniche di fecondazione assistita (inseminazione intrauterina, FIV e ICS) alle coppie fertili, ma portatrici di malattie genetiche e malattie virali, la possibilità di trasferire embrioni anche se il partner maschile muore dopo la fecondazione e dopo il divorzio o la separazione, DPI possibile anche per le coppie fertili dopo ripetuti fallimenti di impianto e per le donne che hanno un’età superiore ai 35 anni.

      Ancora una volta il dibattito attorno alla Nucleus Genomics si è fossilizzato sul fatto che solamente le persone più facoltose possano accedere a questi test genetici, escludendo le classi meno abbienti. Ma quando queste tecniche antiumane saranno accessibili anche a coloro che non hanno disponibilità economica verrà meno una considerazione negativa? Questa critica limitata, materialista e cieca è di fatto funzionale ai progetti transumani. E forse si è rimasti indietro perché dallo stesso mondo della ricerca forti sono le dichiarazioni per permettere a tutti un equo accesso a tutte le tecniche di riproduzione artificiale e all’editing genetico, senza discriminazione alcuna. Continuare a insistere sull’aspetto economico significa non aver capito il punto della questione. La procreazione naturale diventerà prima un’opzione in una gamma di scelte, poi irresponsabile e insicura, infine criminale. Si creerà un contesto per cui le persone desidereranno le cliniche e coloro che vorranno procreare naturalmente senza selezione embrionale saranno sottoposti a un’enorme pressione sociale, sarà loro la responsabilità se il figlio si ammalerà per non aver selezionato l’embrione così, allo stesso modo, se poi il bambino non verrà medicalizzato fin dalla nascita con i nuovi sieri genici a mRNA a livello preventivo. Questo il nuovo paradigma.

      Dobbiamo comprendere che ogni critica parziale alla riproduzione artificiale sarà funzionale a creare quel contesto in cui la riproduzione artificiale diventerà il normale modo di venire al mondo. Un’umanità assemblata in laboratorio. Nessuna regolamentazione è accettabile perché queste tecniche e l’ideologia di cui sono portatrici sono contro l’umano e contro la vita. La linea del discorso va situata prima del discutere di una possibile regolamentazione, così come non è possibile regolamentare il nucleare, le biotecnologie, la geoingegneria… perché, a monte, riteniamo tutto ciò inaccettabile. E poiché queste tecnologie intervengono nei processi viventi non è possibile, per loro stessa costituzione, una loro gestione, né dall’alto, né dal basso. I danni e i disastri fanno parte del procedere degli sviluppi tecno-scientifici e non basteranno per arrestarli.

      È necessario respingere tutte le tecniche di riproduzione artificiale dell’umano, le loro logiche, le loro conseguenze e la visione di mondo transumana che le sottende, strappando la dimensione della nascita dalle mani dei tecnici e dai laboratori.

       

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