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      • COME PRIGOZHIN HA AIUTATO PUTIN A REINVENTARE LA RUSSIA

      COME PRIGOZHIN HA AIUTATO PUTIN A REINVENTARE LA RUSSIA

      questo articolo ha richiesto più tempo del previsto, poiché gli eventi cambiavano ogni giorno e ho dovuto fare molte ricerche. Non faccio “sitrep”, ma “forensics”, cioè analisi. Questo richiede un lavoro da detective, e non riesco mai a farlo bene la prima volta, o anche la decima. Aspetterò i commenti, rifletterò ancora un po’ e farò una sintesi più tardi come voce fuori campo. Nel frattempo, potete sostenermi segnalandomi ai vostri amici, riproponendo i miei post o menzionando i miei articoli nelle discussioni online. Sentitevi liberi di criticare – le iscrizioni sono rallentate di recente, quindi mi chiedo se sto facendo le cose per bene.

       

      Troppe informazioni e troppo poche

      Come gestire il sovraccarico di informazioni? I media raramente offrono fatti – solo storie.

      In questo momento ci sono diverse interpretazioni del comportamento di Prigozhin. Storie….

      All’inizio mi sono schierato con B. su MoA, Larry Johnson e Will Schryver. C’era chi aveva interpretazioni differenti – il meraviglioso Simplicius, Mark Sleboda e Andrew Korbyko – per esempio. Per non parlare del mio amico Aleks su BMA.

      Vi incoraggio a leggere TUTTE queste persone e a sostenerle! Solo perché a volte io sono in disaccordo non significa che loro abbiano torto. Ogni prospettiva fondata è preziosa.

      Nel caso di Prigozhin, è difficile separare i fatti dalla fantasie, l’analisi dalle congetture, e di certo non ci si può fidare dei media.

      In ogni caso, con l’evolversi degli eventi, sembra che i commentatori che ho citato, me compreso, avessero tutti ragione – ma anche tutti torto allo stesso tempo.

      Questo è sempre un problema quando si hanno troppe informazioni – e troppo poche allo stesso tempo.

      Per avere chiarimenti bisogna guardare ai discorsi più recenti di Putin.

      Rispetto ai suoi omologhi occidentali, Putin è la quintessenza dell’onestà.

       

      Il punto di vista di Schryver sul discorso di Putin

      Date un’occhiata alla newsletter di Schryver Substack!

      Ecco la sua opinione (da Twitter):

      Ho appena letto la traduzione di RT della dichiarazione di Putin. Mi chiarisce molte cose e corregge le mie idee sbagliate su alcune questioni importanti:

      L’ammutinamento di Prigozhin apparentemente non è stato una sorta di “psyop”, ma piuttosto un prodotto della follia di Prigozhin – dubbio che avevo da molto tempo.

      Putin conferma esplicitamente la perdita di aviatori russi per mano delle forze della Wagner – cosa che avevo trovato inconcepibile e inconciliabile con il fatto che a Prigozhin fosse stato semplicemente permesso di andarsene “libero” (come sembrava). Inoltre, con queste e altre questioni risolte in modo soddisfacente nella mia mente, posso vedere più chiaramente la saggezza nel permettere che “l’ammutinamento” si sviluppasse come ha fatto, e aspettare un momento appropriato per disinnescarlo. E, in base a quanto dichiarato da Putin, lui (Prigozhin) sarà chiamato a rispondere dei crimini commessi.

      Ora, Putin non ha detto in quali circostanze sono morti i piloti russi. Molto probabilmente, alcuni “Wagneristi” dal grilletto facile pensavano di essere sotto attacco quando, di fatto, non lo erano. Dubito che Priggy abbia autorizzato l’abbattimento di qualcosa.

      russian_helicopter
      Un elicottero russo MIL MI-24

      Non importa: era stato superato un limite. Che sia accidentale o meno, l’uccisione di soldati russi implicava l’adozione di misure immediate e l’esercito russo, apparentemente avvisato, era anche preparato.

       

      Il parere di Bernard

      Il Ministero della Difesa era ben informato sulle intenzioni di Priggy. Bernard su M.o.A. ne scrive in modo molto convincente, anche se non posso confermare le sue fonti.

      Il generale Sergei Surovikin sapeva ovviamente che c’era qualcosa che non andava con la Wagner. Tutta la leadership russa ne era a conoscenza. Ovviamente fu dato ordine a tutti di ritirarsi e di lasciare che Prigozhin facesse ciò che aveva pianificato.

      Le guardie di frontiera, la forza di sicurezza interna Rosguardia, la polizia e l’esercito russo non hanno intrapreso alcuna azione. Questo è inspiegabile, a meno che non ci sia stato un ordine dall’alto di indietreggiare invece di cercare lo scontro. L’obiettivo primario del Presidente Putin era quello di evitare inutili perdite, obiettivo ampiamente raggiunto.

      Ovviamente la domanda è perché Putin sia stato così indulgente con Priggy. È “in carattere” col personaggio oppure no?

      Priggy ha giocato a fare il Matto di corte per mesi e mesi.

      Era sempre Hot Dog Guy (noto personaggio di cartoni animati americani, N.d.T.) che gridava alla folla del fine settimana. Avrebbe fatto di tutto per attirare l’attenzione.

      Nessuno lo ha preso troppo sul serio, anche se la sua posizione piaceva a quelli che ritenevano che il ridispiegamento della Russia dalla regione di Kharkov, incluso Izium, e da Kherson fosse una sconfitta, invece che una manovra strategica di successo.

      Tecnicamente, le critiche di Priggy, per quanto espresse, erano illegali, ma il Ministero della Difesa tollerava comunque quella mostarda extra piccante.

      Perché?

      Perché l’Occidente ascoltava. E prendeva tutto sul serio. E si è beccato un’intossicazione alimentare.

      Roba da matti….

      Bisogna considerare le recenti notizie sul ritrovamento di “polvere bianca” negli uffici di Prigozhin. Stava preparando una torta? Oppure era cocaina?

       

      I suoi sfoghi erano così esagerati che forse, solo forse, in quel momento era “fatto”.

      Un errore comune a tutti gli analisti, in particolare a me, è quello di cercare la razionalità nell’irrazionale, nei posti sbagliati, con il paraocchi delle ipotesi. Questo porta a fare congetture. Le ragioni ci sono sempre, ma troppo spesso sono nascoste nei condimenti, per così dire. Attenzione alle intossicazioni alimentari.

       

      Priggy voleva il potere? O solo denaro?

      Tra le tante interpretazioni dell’insolito comportamento di Priggy c’è quella secondo cui egli voleva il potere politico – per prendere il posto, almeno, di Shoigu. Questo si evince dai suoi attacchi alla persona.

      Dubito che Prigozhin abbia mai immaginato nei suoi sogni di poter togliere il potere a Putin. O, di fatto, anche solo a Gerasimov e Shoigu. Quindi, di cosa si trattava?

      Prigozhin ha detto ogni sorta di cose chiaramente false, ma solo i media occidentali vi hanno prestato attenzione. Come ho detto, sembrava che fosse strafatto per la maggior parte del tempo.

      In Russia era solo il Matto di corte che farneticava, tranne forse per la Quinta e la Sesta Colonna.

      Consideriamo i fatti: la Wagner era stata finanziata proprio dal Ministero della Difesa che [Prigozhin] stava attaccando e da cui i suoi servizi alimentari traevano un sacco di soldi. Priggy ha trovato la Wagner come sosteneva? No, sono stati il Ministero della Difesa e il GRU. Sono stati loro a dargli il carretto per vendere i suoi hotdogs (gioco di parole dell’Autore, vedi sopra Hot Dog Guy, il testo riporta “dogs” come riferimento ai “dogs of war”, i mastini della guerra, N.d.T.).

      Come ho detto prima, abbiamo a che fare soprattutto con storie piuttosto che con fatti verificabili.

      La storia che ho seguito in precedenza, contestata da alcuni, è che la Wagner si chiamava “Wagner” dal nominativo del suo primo leader, Dmitry Utkin, un’oscura figura di ex-militare che ha operato nel Donbass nel 2014 ed è stato attivo anche in Siria.

      Per esempi di storie diverse, leggete Larry Johnson che segue le voci di corridoio della CIA.

      La verifica è difficile perché le compagnie militari private – che dovrebbero essere “private” – sono impostate per lavorare nell’ombra. Alla luce del sole appaiono quasi sempre brutte.

      Non importa – è improbabile che Prigozhin stesse mordendo la mano che lo nutriva, probabilmente stava solo ringhiando, ululando e cagando sul tappeto per poi rotolarsi e farsi massaggiare la pancia.

      L’ultima cosa che abbiamo sentito da Priggy è che il suo “ammutinamento” era solo una “protesta”, una sorta di disputa di lavoro. Da spanciarsi dalle risate.

       

      Priggy voleva mantenere il suo lavoro?

      Quando Prigozhin è diventato amministratore delegato della Wagner, doveva sapere che si trattava di una nomina temporanea, dato l’impegno di lunga data di Putin di riportare all’ovile la Wagner e tutte le altre compagnie militari private – che erano e sono tuttora tecnicamente illegali in Russia – come parti integranti dell’esercito russo.

      Ciò è stato particolarmente importante una volta che il Donbass è diventato parte della Russia, secondo la legge russa, il che significa che la Wagner è improvvisamente uscita dall’ombra.

      Putin è un avvocato. La sua preoccupazione principale è lo stato di diritto sia per la Russia che per il mondo.

      In Occidente siamo abituati alla privatizzazione di…, bè, … tutto. Compresa la legge, che troppo spesso dipende da quanto si può pagare.

      Ma legalizzare la Wagner equivale a de-privatizzare.

      L’obiettivo delle riforme di Putin nel corso degli anni – come di quelle di Xi in Cina – è stato quello di portare le aziende sempre più sotto il controllo dello Stato, cosa che minaccia enormemente l’Occidente neoliberale, dove lo Stato e il pubblico sono sempre più al servizio delle grandi imprese. Come gli antichi greci anche noi abbiamo molti dei; i loro nomi sono Jeff, Elon, Bill…

      Prigozhin era in realtà solo una copertura per il controllo dello Stato sulla Wagner.

      I suoi successi sono stati in realtà quelli del governo, compresi i detenuti che ha reclutato. Ne sono morti molti, rispetto agli ex militari professionisti della Wagner, ma quelli che sono sopravvissuti hanno ottenuto la grazia totale e il loro tasso di recidiva si è rivelato molto basso: meno dell’1%, rispetto al 44% degli Stati Uniti.

      Cosa succede quando al tizio degli hot dog, magari strafatto di coca, viene detto che deve spostare il suo carretto e andare da un’altra parte?

      Diventa pazzo. Forse.

       

      Priggy è pazzo?

      Forse solo quando è fatto. I veri pazzi non possono tenere lingotti d’oro nel cassetto dell’ufficio.

       

      Se fosse così pazzo come alcuni pensano, non si sarebbe tirato indietro così in fretta, quando era chiaro che aveva oltrepassato il limite e Putin era davvero arrabbiato!

      Ha comunque ottenuto un accordo. Priggy potrà mantenere la sua PMC – molto ridimensionata – in Bielorussia, dove sarà sotto l’occhio vigile di Lukashenko. Se vuole tornare in Russia, dovrà riscattarsi.

      Se è fortunato, troverà alcuni comandanti competenti e professionisti militari per ricostruire. Noterete che di recente è stato molto, molto silenzioso.

      Le persone come lui non sono le vere minacce – lo sono i pazzi tranquillamente “normali” come Joe Biden e la sua banda. La loro follia è virulenta e non esiste un vaccino.

       

      Putin sta reinventando la Russia.

      Nelle arti marziali ci viene insegnata la consapevolezza situazionale. Usiamo la nostra visione periferica per orientarci in modo olistico. Dobbiamo guardare avanti, anticipare il nostro avversario. Vedere tutto ciò che ci circonda.

      Quello che vediamo accadere è una cosa: quello che accadrà dopo, un’altra.

      Per capire Prigozhin e Putin, dobbiamo evitare di inciampare nei dettagli e guardare al quadro generale, al passato, al presente e al futuro, al modo in cui si stanno realizzando quelle che erano solo possibilità.

      Questo è il modo in cui Putin intende la sua nuova Russia. Non semplicemente “restaurata”, ma nuova. Non di nuovo grande. Ma più grande di quanto si potesse immaginare.

      Conseguentemente, deve

      • ottenere il consenso e il sostegno nazionale, che l’attuale guerra con l’Occidente gli fornisce
      • ristrutturare e modernizzare le forze armate, cosa che sta avvenendo molto rapidamente
      • reinventare i servizi di intelligence che hanno preso il posto del KGB, cosa che ha fatto parzialmente
      • creare una società più egualitaria, mettendo in riga gli oligarchi, senza pregiudicare l’economia – lo stesso problema che devono affrontare i cinesi – e che gli Stati Uniti evitano di affrontare
      • ripensare l’economia e l’industria russa, ponendo le grandi imprese sotto il controllo governativo e popolare
      • riformare il sistema giuridico

      Ma, come possiamo vedere in Occidente, soprattutto negli Stati Uniti, un vero cambiamento come quello auspicato da Putin è un processo lungo e deve superare ogni tipo di sfida all’interno e all’esterno del Paese.

       

      La guerra con l’orda occidentale

      “Quando un uomo sa di dover essere impiccato tra quindici giorni, concentra meravigliosamente la sua mente“. – Samuel Johnson.

      Per Putin, la guerra con l’Occidente, compresa la SMO, comprese le sanzioni e gli incidenti come l’attentato al Nordstream e gli attacchi terroristici alla Russia, sono stati enormemente utili. Non che volesse queste cose o che gli piacessero, solo che una volta che sono accadute, ha saputo approfittarne. Le arti marziali come il Judo e il Sambo funzionano meglio quando si è attaccati. La leva, il posizionamento, l’equilibrio, la calma: tutte queste cose contano.

       

      Il vostro nemico può essere più grande e anche più abile in alcune cose, ma se è troppo sicuro di sé, voi siete in vantaggio.

      “Quando sei forte, mostrati debole. Se sei coraggioso, fingiti timoroso. Ordinato, sforzati di sembrare caotico. Pieno, mascherati da vuoto. Saggio, cerca di apparire sciocco. Se in molti, fai in modo che sembrino pochi. Vuoi avanzare, fallo sembrare una ritirata. Muoviti velocemente ma mostrati lento. Mentre prendi, deve sembrare che tu lasci. Se sei in un luogo, fai pensare di essere in un un altro“. Sun Tzu

      La Russia è forte. L’Occidente pensa che sia debole. La Russia è coraggiosa e ordinata – l’Occidente la ritiene paurosa e caotica. La follia di Priggy ha fatto leva sui pregiudizi dell’Occidente, convincendolo a commettere sempre gli stessi errori. I risultati a Bakhmut non potrebbero essere più evidenti. Per non parlare della sconsiderata “controffensiva” che la NATO ha imposto agli ucraini. Migliaia di morti ed enormi perdite di materiale.

      Priggy era un maiale – senza dubbio – ma non è mai stato una vera minaccia per la Russia.

      Non sto dicendo che Putin abbia orchestrato la follia di Prigozhin. Ma conosce le persone. Era il suo lavoro al KGB. E conosceva Prigozhin.

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