I FATTI IN SINTESI
Il G20, un gruppo di 19 nazioni, compresi gli Stati Uniti e l’Unione Europea, ha da poco tenuto un business meeting (B20) annuale che si è svolto a Bali, in Indonesia. In questa sede, le nazioni hanno dichiarato che il passaporto vaccinale digitale, normalizzato dall’Organizzazione Mondiale delle Sanità, diventerà uno strumento di prevenzione pandemica internazionale e la misura da applicare d’ora in avanti.
– Il regolamento dei passaporti vaccinali internazionali e standardizzati sarà introdotto al posto delle normative sanitarie internazionali vigenti, in occasione della prossima Assemblea Mondiale della Sanità che si terrà a Ginevra.
– Tra le indicazioni del G20 figurano l’attuazione di protocolli che aiutino a fornire una risposta globale e coordinata alle crisi, “potenziati da un’infrastruttura sanitaria globale e tecnologica sempre connessa” e il riconoscimento reciproco dei vaccini Covid-19 prodotti dagli Stati membri del G20.
– Il presidente Biden ha firmato la dichiarazione nonostante le promesse fatte dal consigliere per le misure anti Covid-19 della Casa Bianca, Jeff Zients, il quale, nell’aprile del 2021, aveva dichiarato: “Desidero precisare che il governo non sostiene né sosterrà un sistema che richieda agli Americani di portare con sé una credenziale [di vaccinazione].”
– Il fatto che le inoculazioni anti COVID non prevengono la diffusione dell’infezione è stato ormai più volte assodato e basta a dimostrare che i passaporti vaccinali non servono a contenere le epidemie. Un passaporto vaccinale internazionale è la porta d’accesso che conduce ad un pieno controllo totalitario, perché stringe le maglie dell’intera rete di sorveglianza costruita intorno all’individuo.
Come fa osservare il dottor Ron Paul, senatore repubblicano degli Stati Uniti, il fondatore del Forum Economico Mondiale Klaus Schwab e altri leader globalisti confondono la verità con le proprie opinioni. Decidono loro cosa è giusto, cosa è sbagliato e cosa è giusto per tutti. Ogni santo giorno, impongono agli altri la loro “verità.”
Chiunque si trovi in disaccordo con loro è un “nemico dello Stato”. Loro sarebbero lo Stato, il Deep State per l’esattezza, uno Stato dal potere occulto dentro lo Stato apparentemente ufficiale. Chi sono i membri di questa combriccola? Non esiste una lista ufficiale di tesserati, ma col tempo abbiamo iniziato a distinguere molte figure di spicco.
La cricca globalista comprende, a titolo non esaustivo, capi di governo, banchieri, membri di Organizzazioni Non Governative (ONG) e comitati di esperti liberali di tutto il mondo.
Piazzare i suoi affiliati all’interno di svariate dozzine di organizzazioni è uno dei metodi adottati da questa combriccola per occultare la sua influenza antidemocratica. Se diversi organismi concordano su uno stesso argomento, verrebbe da pensare che quello sia il punto di vista della maggioranza, in altre parole un largo consenso. In realtà, non è altro che la stessa combutta di individui che manda avanti la propria agenda.
Il G20 dà il via libera al passaporto vaccinale internazionale
Il G20, un gruppo di 19 nazioni che comprende anche gli Stati Uniti e l’Unione Europea, ha da poco tenuto a Bali, in Indonesia il suo business meeting (B20) annuale. In questa sede, le nazioni partecipanti hanno dichiarato che il passaporto vaccinale digitale, normalizzato dall’Organizzazione Mondiale delle Sanità, diventerà uno strumento di prevenzione pandemica internazionale e la misura da applicare d’ora in avanti [1].
Una parte della dichiarazione recita [3, 4]:
“Sosteniamo il dialogo e la collaborazione internazionale assidua con l’obiettivo di stabilire delle reti sanitarie digitali e globali su cui porre la nostra fiducia, nel quadro degli impegni presi per potenziare la prevenzione e gestire le pandemie future. Gli sforzi fatti finora andranno sfruttati al meglio per incrementare i successi ottenuti dalle misure anti Covid-19 vigenti e dai certificati digitali.”
Il regolamento dei passaporti vaccinali internazionali e standardizzati sarà introdotto come revisione delle normative sanitarie internazionali vigenti, in occasione della prossima Assemblea Mondiale della Sanità che si terrà a Ginevra [5].
Ciò significa che quando verrà annunciata la prossima pandemia, solo chi sarà in possesso di questo certificato sanitario digitale potrà circolare liberamente e viaggiare all’estero. Inoltre, è chiaro che solo a chi si sarà sottoposto al test e/o avrà ricevuto la vaccinazione verrà rilasciato un passaporto valido.
Oltre all’applicazione di un passaporto vaccinale digitale e internazionale, il G20 raccomanda anche la creazione di linee guida che aiutino a fornire una risposta globale e coordinata alle crisi, “potenziate da un’infrastruttura sanitaria globale e tecnologica sempre connessa” e dal riconoscimento reciproco dei vaccini Covid-19 prodotti dagli stati membri del G20.
Schwab ci dice quali sono gli obiettivi del G20
A parte alcuni noti capi di Stato, al vertice dei G20 erano presenti anche dei globalisti di rilievo, come Schwab. Nel suo discorso di apertura al B20, Schwab ha posto l’accento sull’agenda e sugli obiettivi della cricca [6]:
“Dobbiamo andare incontro ad una profonda e strutturale riorganizzazione sistemica del nostro mondo… Il mondo avrà un altro aspetto dopo questo periodo di transizione.”
Parte di questa riorganizzazione della società mondiale su cui il Forum economico mondiale, il G20 e molte altre organizzazioni stanno lavorando di pari passo è rappresentata dall’istituzione del passaporto vaccinale globale, su cui tutti i membri del G20 si trovano ormai d’accordo. Nel caso degli Stati Uniti, il Presidente Biden ha firmato la dichiarazione, nonostante le promesse fatte dal consigliere per le misure anti Covid-19 della Casa Bianca, Jeff Zients, il quale nell’aprile del 2021 aveva dichiarato [7]:
“Desidero precisare che il governo non sostiene né sosterrà un sistema che richieda agli Americani di munirsi di una credenziale. Non istituiremo un database vaccinale federale né un obbligo federale che imponga il possesso di certificati vaccinali.”
I passaporti vaccinali non hanno più motivo di esistere
Se siete persone con un po’ di raziocinio, starete pensando: “No, ma aspetta. Se le iniezioni anti Covid non prevengono l’infezione e il contagio, i passaporti vaccinali non hanno motivo di esistere.” In effetti, questo fatto è stato ormai assodato più volte e, senza alcun dubbio, basta a dimostrare che i passaporti vaccinali anti Covid non hanno niente a che vedere con la sicurezza o la salute pubblica.
Il loro scopo non è quello di prevenire o contenere le pandemie. Rappresentano un meccanismo di controllo [8], un meccanismo molto importante. I passaporti vaccinali sono il varco attraverso cui si instaura il pieno controllo totalitario sulla popolazione mondiale. La cricca globalista desidera disperatamente che tutti entrino in possesso di un lasciapassare, perché questo stringerà le maglie dell’intera rete di sorveglianza costruita intorno all’individuo. Per questo motivo, lottare per ottenere un consenso informato è di fondamentale importanza.
Come fa il G20 ad ignorare l’ovvia inutilità dei passaporti anti Covid rispetto allo scopo che si prefiggono? Semplicemente ignorando il fatto e cercando di convincere chiunque della necessità di un’identità digitale, che è un altro servizio offerto dal certificato digitale Covid.
Al di fuori del loro circolo, questa logica fa acqua da tutte le parti, ma, come osserva la filosofa del diritto olandese Eva Vlaardingerbroek, il fatto che i passaporti vaccinali siano stati millantati sfruttando una premessa di natura fraudolenta, oggi risulta “così ovvio che anche la logica è andata a farsi benedire” [9].
Si tratta di decisioni prive di senso e da parte loro non c’è nessuna intenzione di renderle ragionevoli. Stanno scommettendo sulla loro capacità di intrappolarci nel loro sistema di controllo. Fatto ciò, potranno anche raccontarvi che gli asini volano e a, quel punto, non avrete più possibilità di controbattere senza rischiare di perdere tutto.
L’identità digitale è un sistema di sorveglianza totale per imporre il controllo
Come riporta il blog The Sociable [10]:
“Nell’agosto del 2021, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva pubblicato una guida di 99 pagine [11] sull’introduzione della documentazione digitale dei certificati anti Covid-19, altrimenti detti passaporti vaccinali, in cui affermava che ‘un pass sanitario concesso esclusivamente basandosi sullo stato vaccinale di un individuo potrebbe aumentare il rischio di contagio della malattia.’
Il motivo risiede nel fatto che i ‘vaccini’ Covid-19 non hanno mai garantito la prevenzione dal contagio e dall’infezione. Inoltre, è da poco emerso al Parlamento Europeo che Pfizer non ha mai testato il suo prodotto per determinare se fosse in grado di bloccare la trasmissione del virus. Sebbene quest’informazione sia di pubblico dominio, il G20 continua a proporre l’adozione di un attestato di vaccinazione come strumento per viaggiare…
Secondo il Forum Economico Mondiale, i passaporti vaccinali sono considerati, per loro natura, uno strumento di identità digitale che custodisce all’interno del mondo informatico tutte le caratteristiche che vi rendono unici. Inoltre, è un sistema che accorpa tutti i vostri dati personali più intimi, tra cui i siti web su cui navigate, i vostri acquisti online, i vostri dati sanitari, i conti bancari a vostro nome e i vostri amici sui social media…
I programmi di identità digitale possono dare ai governi e alle aziende il potere di incoraggiare, forzare o manipolare un comportamento umano basandosi su un sistema di credito sociale. Le identità digitali possono essere utilizzate per stabilire a quali prodotti, servizi o informazioni possiamo attingere e, senza dubbio, possono anche far sì che enti pubblici e privati ci neghino la possibilità di farlo.”
Nel marzo del 2021, Naomi Wolf, autrice di The End of America, aveva voluto metterci in guardia dicendo che qualora avessimo accettato l’identità digitale, avremmo rinunciato a qualunque forma di libertà [13, 14]:
“Non riesco a dirlo con abbastanza vigore: Se tutto procede secondo i piani, questa non è altro che la fine delle libertà dell’uomo in Occidente… I passaporti vaccinali possono anche sembrare utili quando si ignora il potenziale di quelle piattaforme.
Sono l’Amministratore delegato di un’azienda informatica. So bene cosa è in grado di fare questa piattaforma. Non si tratta né di vaccino né di virus, si tratta di dati. Non appena il piano verrà attuato, non potrete fare altro che far parte del sistema. Le persone devono sapere chesulla piattaforma può essere installata senza alcun problema qualunque altra funzionalità.”
Anche Mat Staver, fondatore e presidente di Liberty Counsel, aveva lanciato il suo avvertimento [15]:
“Il passaporto digitale vaccinale o sanitario, insieme alle applicazioni di tracciabilità e localizzazione, rappresenta una seria minaccia per la libertà. Lo scopo dei passaporti vaccinali e delle applicazioni di localizzazione è quello di raccogliere dati ed esercitare un controllo. Il passaporto vaccinale è stato promosso in tutto il mondo per limitare la capacità dell’individuo di uscire di casa, lavorare, fare acquisti, andare a cena, viaggiare, assistere a eventi pubblici e, addirittura, osservare il proprio culto.
La Covid è stata usata per anticipare questa pericolosa minaccia per la libertà. Dobbiamo rifiutare categoricamente l’introduzione dei passaporti vaccinali e delle applicazioni di localizzazione. Le ripercussioni sulla libertà sono notevoli.”
I passaporti vaccinali sono il lasciapassare per un controllo economico totale
Quando il tema dei passaporti vaccinali era diventato argomento di discussione a livello internazionale, molti avevano avuto il presentimento che l’adozione di uno strumento del genere avrebbe gettato le basi per un controllo fisico ed economico totale che avrebbe automaticamente abolito i diritti fondamentali dell’uomo e la sua libertà.
In quel periodo, venivamo etichettati folli complottisti, ma non ci è voluto molto prima che i nostri incubi peggiori diventassero realtà. Il vostro passaporto vaccinale sarà la vostra identità digitale (come conferma il Forum Economico Mondiale). Inoltre, all’identità digitale verrà associata una moneta digitale programmabile della Banca Centrale (CBDC) e un punteggio di credito sociale. Questi piani non sono teorie complottiste. Ne parlano già tutti.
Mescolando tutti questi ingredienti, come il bisogno di una vaccinazione per mantenere la validità del passaporto, l’identità digitale, il credito sociale e le monete digitali programmabili, finirete intrappolati in una rete di controllo che annullerà la vostra libertà di vivere come meglio credete.
Questi megalomani potrebbero addirittura imporvi un regime alimentare. Sono assolutamente determinati ad impedirvi di consumare la carne e, infatti, dicono che tutto il mondo, in particolar modo quello occidentale, passerà al consumo di proteine di insetti. Tuttavia, nei menu previsti per i vertici dei globalisti, non sono contemplate pietanze a base di vermi e grilli [16]. Quelli sono solo per i sacrificabili.
La Covid viene usata per aprire la strada ad una sorveglianza economica globale
Una volta instaurati i passaporti/identità digitali e i CBDC, la cricca globalista sarà in grado di assumere il controllo dei vostri spostamenti, dei vostri comportamenti e delle vostre abitudini di consumo, basandosi sulla vostra conformità ai loro ideali. Non importa quanto questi siano illogici, immorali, disonesti, ingiusti o dannosi. Come riporta The Daily Sceptic [17]:
“Da tempo ormai sembra evidente che l’attuale sistema monetario fiat è, nella migliore delle ipotesi, instabile. Nel peggiore dei casi, si tratta di uno schema di Ponzi il cui tempo è scaduto. Se così fosse, supporrei che i banchieri delle banche centrali e lo 0,1% ne siano a conoscenza e siano pronti ad inaugurare il nuovo sistema prima che il vecchio crolli su sé stesso e, anche se il saccheggio dovesse avvenire durante il crollo, vorrebbe comunque dire accaparrarsi il bottino derivante dal più significativo trasferimento di ricchezza nella storia dell’umanità.
A chiunque conosca l’andamento di questi fenomeni, appare evidente che la moneta digitale della Banca Centrale rappresenta il nuovo sistema. Tutto lascia pensare che la sua introduzione sia imminente. [Il 15 novembre 2022,] molte banche internazionali avevano annunciato una collaborazione con la Federal Reserve Bank di New York per testare i dollari digitali [18, 19].
Dal mio punto di vista, è impossibile ingigantire il rischio rappresentato da una moneta digitale centralizzata. Sia che si tratti di una visione utopistica intrisa di buone intenzioni o di una trama oscura per annientare la nostra sovranità, il risultato non cambia e ha a che fare con il controllo. Una moneta digitale centralizzata ha tutti gli svantaggi del sistema fiat e in più tutti i livelli di sorveglianza e programmabilità soggetti alla supervisione dello Stato. Negli ultimi anni, molti sostenitori del progetto Team Reality si sono sentiti come dei dissidenti solo per aver contestato qualunque pensiero allineato… A questo punto, immaginate un sistema monetario che applica l’ingegneria sociale al nostro modo di vivere. Ecco degli esempi:
Sanità: ‘Se non hai ricevuto la dose di richiamo, non potrai essere ammesso nei luoghi pubblici.’