Da quando il governo Meloni ha inventato il ministero delle imprese e del “made in italy” stiamo assistendo alla nascita di una stella del firmamento industriale mondiale: Alfredo Urso.

Urso sta superando sè stesso ed ogni altro limite: il 26 di luglio 2025 è stata annunciata la cessione di IVECO alla indiana TATA.
Sembrava una operazione impossibile: si stava rischiando che IVECO potesse rimanere col tricolore ed invece Urso assieme a Elkann è riuscito in questa meravigliosa prodezza.

DOPPIA PRODEZZA
Urso è un “fuoriclasse” (nel senso che è meglio se sta fuori dall’aula).
Urso è riuscito a piazzare:
- IVECO Commerciale a TATA
- IVECO Militare a Leonardo
Intendiamoci: Urso non è stato parte attiva nelle trattative, ma è stato comunque presente in spirito (e lo dimostra lo stipendio che ogni mese gli doniamo). Insomma: Urso c’è!
In particolare la vendita a Leonardo poteva sembrare solo una cambio di proprietà, ma sempre all’interno dell’Italia. E invece no, Leonardo acquista IVECO Militare per 1,4 miliardi di euro, e la cosa simpatica è che IVECO Defence (militare) ha chiuso l’ultimo esercizio con 1,14 miliardi di fatturato con un margine lordo intergruppo del 5,7%.
Facendo un rapido calcolo da peracottaro, possiamo dire che con i valori attuali il rimborso dell’investimento sarà:
Provo a riformulare: tra 21 anni lo Stato italiano sarà rimborsato dell’investimento che “oggi” ha effettuato acquistando IVECO Defence.
Detta in altra maniera lo Stato italiano ha acquistato una azienda che se andava bene poteva valere al massimo 300 milioni, ma siccome si trattava di accontentare gli Elkann allora il Governo ha preferito pagare tre volte di più.

EQUILIBRIO FISCALE
Mentre in Italia il cartolaio, deve vendere le “bic” con il POS, altrimenti viene multato per “eventuale tentativo di evasione fiscale”, mentre ciò accade, per gli Elkann la storia è diversa.
Come noto agli Elkann non interessa la cancelleria e quindi le loro “attività” hanno sede “legale” in paesi amici, dove la tassazione è lieve: Olanda.

Riassumendo: il cittadino italiano (dipendente od artigiano) viene spremuto sempre di più, mentre il ricco può godersi il frutto dei suoi sotterfugi in “porti sicuri”. Regolare.

EQUILIBRIO INDUSTRIALE
Il “regalo” agli Elkann (oltre 1 miliardo di euro) farebbe il pari con quanto era già stato “regalato” ai Benetton: chi si potrà mai dimenticare i guadagni fatti dai Benetton grazie ad Autostrade e quindi sulla pelle degli italiani?
Se un imprenditore vuole approfittare delle casse dello Stato, lo Stato benevolo lo accontenta, seguendo l’insegnamento evangelico “chiedete e vi sarà dato”.

EQUILIBRIO STORICO
IVECO nasce fa Fiat. Fiat nasce mica da Giovanni Agnelli, ma dalle tasche degli italiani che in oltre 50 anni hanno sostenuto in ogni modo la Fiat. Ricordiamo, ma solo per esempio, la storia dell’Alfa Romeo.
Con tutti i soldi che i contribuenti hanno di fatto versato nelle casse della Fiat, oggi quel marchio doveva essere pubblico e non di un clan.

IVECO COMMERCIALE
Per quanto riguarda i “camion”, non è difficile immaginare che TATA abbia acquistato IVECO solo per spolpare questa azienda. TATA non è un marchio di pregio (e comunque sarebbe stata una perdita), ma è una azienda che, grazie alla sua liquidità, vuole entrare in un mercato che giustamente l’aveva esclusa.
Detta in modo grossolano: i posti di lavoro e tutto l’indotto di IVECO Commerciale spariranno. Per fortuna che abbiamo il Ministero delle Imprese e del “Made in India“.

ARMA SEGRETA
Ma come fa il nostro ministro a conseguire tutti questi successi? Quale strumento speciale utilizza?
Semplice: lui tace. Lui sa che la migliore “arma” è il silenzio e così rimane in silenzio.
Una azienda italiana finisce in mano straniera? Lui tace.
Una seconda azienda italiana finisce in mano straniera? Lui ancora tace.
Una terza azienda italiana finisce in mano straniera? Lui ancora tace.
Urso sa che il silenzio è d’oro e così tacendo egli ci rende tutti più ricchi (con l’oro del silenzio).
Per esempio la storia che IVECO potesse essere ceduta è vecchia di oltre un anno: possibile che uno che dovrebbe fare il ministro non se ne sia accorto? Ma ha davvero il sonno così profondo?

SOLUZIONE
Se il Popolo non si riprende ciò che gli appartiene , si finirà che dovremo vendere anche i figli, un tanto al kilo.
I varii governi sin qui succedutisi sono stati solo dei miseri esecutori di piani finanziari studiati sulle fatiche del Popolo italiano.
Stiano in guardia “lorsignori” perchè il Popolo non è avvezzo alle raffinatezze giuridiche, e quando il disagio diventa incontenibile non è difficile pensare che le teste possano cadere (e non solo metaforicamente).
Regalare armi all’Ucraina perchè qualcuno l’ha imposto è vile tradimento del Popolo. Aumentare la spesa per il riarmo a costo di affamare le famiglie è altrettanto vile.
Per il bene di tutti sarebbe bene che questa storia finisse presto. Staremo a vedere.




