Bei tempi quando esistevano i “governi di balneazione” e la politica diventava creativa financo nei suoi termini! Sembrerò sfrontata ma si ha nostalgia perfino dei governicchi messi lì per far transitare il Paese di sei mesi in sei mesi. A volte duravano anche meno, ma almeno a nessuno veniva in mente di “lavorare” contro di noi. I primi a darsi alla pazza gioia quando la cicala sulla pianta iniziava a frinire e la canicola spaccava il selciato, erano proprio i parlamentari. Ora invece c’è l’ipocrisia del lavoro ad ogni costo anche quando le abbronzature in faccia tradiscono il fatto che i furbastri di Montecitorio se ne vanno al mare ma non vogliono che si sappia in giro. Ma procediamo con ordine. Che sorprese ci riserva sotto l’ombrellone il sottobosco politico di quest’anno? Intanto per la serie “toh chi si rivede” dopo mesi di congetture, habemus commissarium tecnicum per l’Emilia-Romagna nella figura del generale Figliuolo.
Alla fine, la rosa dei papabili si è ristretta a un solo nome: Francesco Paolo Figliuolo, un nome una garanzia di continuità col “governo dei Migliori”. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla nomina del generale come commissario alla ricostruzione dopo l’alluvione che a inizio maggio ha colpito l’Emilia Romagna e parte di Marche e Toscana, dove sarà supportato dai tre governatori delle citate regioni. Proprio il generale che ha curato la campagna vaccinale in epoca Draghi, che ha guidato il macabro corteo di bare a Bergamo ai tempi del governo Conte 2 e che ora guida il Comando Operativo di Vertice Interforze che – guarda caso- ha un acronimo che mette i brividi: Covi.
Poi c’è stato lo svarione clamoroso di Piantedosi che nel suo zelo di voler combattere l’antisemitismo ha incominciato col “dare i numeri”: la lotta contro il numero 88 nella maglia sportiva di calcio perché ricordava l’ottava lettera dell’alfabeto che è la H. Quindi “Heil Hitler”. Be’, a questo punto, la Lamorgese col suo “movimento oscillatorio” è quasi da rimpiangere. E’ tempo che la destra si emancipi dalla smania di accreditamento che le deriva da un mesto complesso di impresentabilità. Verso chi si vuol mettere in mostra Piantedosi? Già che ci siamo tolga la lettera Z dall’alfabeto, nazi pure quella!
Andiamo avanti. C’è il MES, ma fa caldo e non ho voglia di riparlarne. Chi vuole informarsi in cosa consiste questo strozzinaggio tutto oneri e senza onore, vada nel post pregresso del 2019 quie qui(2011). Quel che è certo è che il governo cerca di rinviare il MES a tempi più favorevoli e che – con tutta probabilità – aspetterà l’occasione propizia per allargare le braccia e dire che in fondo non si poteva fare altrimenti; che non potevamo rimanere isolati in Europa. Intanto ecco la frase della Meloni sul MES fino a pochi mesi fa: “Finché io conto qualcosa, che l’Italia non acceda al Mes lo posso firmare con il sangue”.
Stampatevela bene in mente. Un’altra promessa mancata destinata a lastricare le vie dell’Inferno?
Quest’altra boiata invece proviene dagli Usa e da UK. Insomma è una “novità” mondialista: Il cosiddetto IT Alert sbarca in Italia attraverso la solita Protezione Civile. E le prime regioni interessate saranno Toscana, Sicilia e Sardegna.
“È partito anche in Italia l’esperimento degli sms d’emergenza. Il sistema si chiama It Alert e senza alcun consenso da parte del cittadino, è già disponibile sui propri telefoni.
It Alert è un sistema di comunicazione, gestito dalla Protezione Civile, che in caso di catastrofi imminenti o gravi emergenze avvisa la popolazione tramite un messaggio sul cellulare”.
Quando sarà operativo, It Alert sarà impiegato per avvisare di terremoti, attività vulcanica, precipitazioni intense, fino ad incidenti nucleari. Probabilmente il suo uso potrà anche essere esteso a “future pandemie” già ampiamente annunciate o “emergenze climatiche”. (fonte: IT Alert sbarca in Italia da Byoblu). Più in basso nell’articolo, troverete anche come si può disattivare la funzione.