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      • Un altro bavaglio, un altro mattone nel muro

      Un altro bavaglio, un altro mattone nel muro

      Ma non dovevano essere gli identitari che sventolavano il rosario? Ma non erano quelli che dovevano mettere al primo posto gli interessi nazionali e l’indipendenza dai poteri sovranazionali? Parlo della Lega, dei leghisti et similia.

       

       
       
      Finalmente si dipanano le nebbie e si viene a sapere perché Salvini ha ottenuto il premio dell’amicizia Italia-Israele. Ovvio, sta lavorando per loro, per questo lo incoraggiano con un bel premio. Ho letto che il luogotenente leghista Massimiliano Romeo in Parlamento ha avviato la discussione sul disegno di legge che mira a introdurre  nientemeno che “Una legge che in realtà va ben oltre la prevenzioni delle discriminazioni, con articoli che sembrano scritti apposta per criminalizzare critiche e manifestazioni contro Israele. La proposta mira infatti a introdurre la contestata definizione di antisemitismo prodotta dall’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto (IHRA), che identifica come tali, non solo critiche e manifestazioni contro le persone ebree, ma anche contro «le istituzioni della comunità», e quindi contro lo Stato ebraico.  (Fonte: L’Indipendente)
       
       
       
       
       
      In altre parole, se questo ddl 1004 dovesse passare così com’è, ci si ritroverebbe alle prese con un’estensione più dettagliata della già criticabile e criticata Legge Mancino, giudicata da molti un “obbrobrio giuridico”. Affrettiamoci dunque a criticarla e a contestarla prima del suo varo istituzionale, perché potrebbe scattare una censura ancora più demenziale:  non solo per chi stigmatizza le azioni politiche dello stato di Israele, ma anche per chi esercita il suo legittimo diritto di critica verso i  suoi “migliori amici”, come Matteo Salvini e alleati. E’ certamente un ddl altamente sospetto quello che cade a ridosso di una strage e di uno sterminio di un povero popolo.
       
       
       

      Ed è  alquanto sospetto che cada durante l’ ulteriore escalation dichiarata da Netanyahu, sull’occupazione di Gaza City, prevista per la data fatidica del 7 ottobre. Dopo aver ascoltato la sua conferenza-stampa vien da chiedersi: perché finora cosa avete fatto col vostro esercito, i vostri droni, le vostre bombe, i vostri carri armati? Esiste ancora qualche brandello di libertà sulla Striscia dove un povero popolo è stato fatto sloggiare per ben 8 volte da una parte all’altra in un territorio molto piccolo e in una continua mesta erranza fatta di morituri?

       

      Qualche tassello di terra non violata tra le macerie di oltre il 92 per cento di abitazioni bombardate e le cataste di morti, esisterebbe dunque ancora? Qualche sopravvissuto a cui sparare?…Intanto ieri sono stati assassinati cinque giornalistifacente capo ad Al Jazeera, impegnati nel reportage di guerra, anche se in questo caso, parlare di guerra non è la parola giusta, dato che vi è accanimento sui civili (donne, uomini, bambini, anziani). Genocidio, massacro, carneficina, pulizia etnica, semmai. A voi la scelta  del termine più consono. E non è una questione semantica, ma di morti tangibili e verificabili. Vogliamo scommettere che diranno che TUTTI i cronisti assassinati erano agenti di Hamas? Oppure che si è trattato di un altro “errore tecnico”? In questo secondo caso, almeno hanno dichiarato chiaro e tondo che si tratta di un raid mirato.

       

      Intanto in detto ddl  1004 già presentato al Senato verranno proibite manifestazioni a favore della Palestina, meeting e raduni. Non ho mai partecipato a nessuno di questi raduni,  ma  trovo che vietarli sia un abominio anti-costituzionale, un pericoloso precedente destinato a far crescere ancora  di più rabbia, aumento della conflittualità e delle contrapposizioni. E’ questo che vuole Matteo Salvini? Si vede che glielo hanno ordinato a Tel Aviv.  Sì, perché l’articolo 3 del testo arriva addirittura a negare l’autorizzazione a qualunque manifestazione critica contro Israele. Tradotto: “Vietato per legge criticare Israele e il suo governo”. Nessuna leadership politica nazionale e internazionale che sia, nessuno stato democratico,  ha mai goduto del privilegio di una simile canonizzazione!

       

      Molto più astuta  di lui, la sua collega Giorgia Meloni. La stessa che mentre implora la fine della tragedia di Gaza, si premunisce affinché il suo governo continui a fornire armi a Israele, quando perfino il tedesco Merz ha deciso di porre fine alla forniture.

       

      Capisco che Salvini ministro delle Infrastrutture, sogni il Ministero dell’Interno, ma qualcuno deve ricordargli che un ministro dell’Interno esiste già e che il suo titolare si chiama Piantedosi. E invece che fa questo omaccione dallo scarso intelletto? Si candida a fare il Ministero della Repressione e del manganello nonché il neo-funzionario della Polizia del Pensiero. Un altro mattone nel muro della segregazione mentale. Un altro bavaglio ben peggiore della mascherina, durante la dittatura sanitaria.

       

      Proviamo un po’ a fare un’operazione inversa e a parti invertite: che avrebbe detto la Lega d’antan, se una simile nefandezza l’avesse fatta  o solo proposta, la sinistra?

       

      E invece no, e invece queste mordacchie ideologiche e liberticide sarebbero politiche altamente “nazionali” ed “identitarie”, di un frustrato ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, aspirante al più alto Ministero della Repressione.

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