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      • Bit Truth: la Verità ai tempi del digitale

      Bit Truth: la Verità ai tempi del digitale

      Nota – Come si potrà notare in questo articolo non è stato menzionato il tema della censura che le Global Power Élites occidentali esercitano utilizzando argomentazioni e strumenti di controllo ambigui quali le Norme della Comunità nel caso dei Social o le nuove norme contenute nel Digital Services Act. Stavolta ho scelto di trattare questioni proprie della Verità dal punto di vista ontologico, del Monopolio tecnico e dell’uso commerciale.


      Purtroppo la stragrande maggioranza degli occidentali ritiene che esistano azioni e pensieri tali da realizzare “il Meglio Assoluto” per Tutti.  Vedi, per esempio, le affermazioni di Yuval Noah Harari o le dichiarazioni della NATO. Da questa idea perversa di Monopolio della Verità derivano scontri, agguati, omicidi e guerre senza fine, combattute per affermare un concetto infantile: “la mia VERITÀ è meglio della tua”…quasi sempre a prescindere poi dagli effetti, dai “frutti generati”.

      Affermare VERITÀ e imporle ad Altri conferisce e consolida l’Egemonia di Chi lo fa e pertanto le Élites lo fanno, ogni volta che possono…da sempre. Ovviamente queste Élites dominanti sanno anche molto bene che gli Opposti si esprimono in una dinamica continua tra loro e talvolta addirittura convivono, ma non ne vogliono tener conto. Sanno che c’è Yin e Yang; che “ogni medaglia ha il suo rovescio”; che il Mercato si fa con il mix di offerta/domanda e quindi c’è la Compravendita e non solo l’Acquisto o la Vendita…sanno che ogni Debito è anche un Credito e che ogni Difesa è anche un Attacco e così via.

      Eppure le Cupole dominanti, ostinatamente, dal declino del Politeismo in poi, CREDONO o per lo meno FANNO CREDERE FERMAMENTE che esistano VERITÀ in assoluto migliori di altre interpretazioni della Realtà, che sia essa visibile o invisibile.

      Da cui: cristiani contro musulmani; massoni contro cattolici; fascisti contro comunisti; monarchici contro repubblicani; pubblico contro privato; e di fatto: USA/NATO contro tutti quelli che non accettano le sue VERITÀ.

      VERITÀ che indicano l’unica via percorribile verso il Futuro…
      VERITÀ che sole consentono di esercitare Giustizia in nome di altre VERITÀ…
      Tutto ciò è ormai tanto evidente quanto insopportabile, eppure i Media Mainstream e i Social Media chiamati a censurare negano l’evidenza.

      Nelle Accademie più o meno prestigiose inoltre i pensatori e gli scienziati contemporanei – sia i rari indipendenti che i “commerciali” – sanno perfettamente che le VERITÀ si dividono in: Rivelate – grazie alle antiche tradizioni e ai loro testi più o meno sacri – e Dimostrate dai Ricercatori (quando non sono piegate agli interessi dei loro finanziatori) e sanno benissimo, da Heisenberg in poi, che l’Osservatore modifica la realtà misurata.

      Insomma la VERITÀ ha molti aspetti. Che poi la VERITÀ delle origini dell’Universo sia Una e Una sola è abbastanza credibile e sostenibile, ma è sostenibile anche che dal Big Bang a oggi (ammesso che il Big Bang sia la VERITÀ) molte interpretazioni e narrazioni dei fatti avvenuti, espresse da miliardi di Osservatori diversi nello Spazio e nel Tempo, hanno dato vita ad una imponente mosaico delle VERITÀ. Forse ad un’INFINITA dinamica delle VERITÀ. In qualche modo, come se – permettetemi il paragone – “la MUSICA è una sola, ma ogni brano contiene una propria armonia”.

      Ebbene oggi dobbiamo convivere con una nuova forma di VERITÀ: quella che si manifesta nel Web grazie ai Contenuti Generati dagli Utenti. Quella prodotta grazie alla sequenza, tendenzialmente infinita, dei Bit (0 – 1), a velocità altissime e tempi che tendono a zero. Quella costituita da invisibili flussi che, come le note musicali, si con-fondono, si armonizzano o si annichilano gli uni con gli altri, come anche avviene per i corpuscoli infinitesimali nel mondo atomico e sub atomico descritti da Heisenberg and Co.

      Facciamo ora un ardito paragone. Nel Web, guarda caso, c’è Chi fa “bit mining” (scavare, estrarre bits come se si fosse in miniera) al fine di produrre valore scambiabile in forma di bit-coin, MA ANCHE, badate bene: c’è Chi fa bit-mining al fine di creare e assemblare Contenuti, News, “VERITÀ” diverse, confrontabili e, perché no, “Scambiabili”. Questo nuovo tipo di VERITÀ che compaiono in forma di narrazioni organizzate (testi, foto, audio, video, etc…), io le definisco Bit Truths o VERITÀ DIGITALI: un’ennesima forma di verità che prima dell’avvento di Internet non esisteva.

      La Bit Truth è generata dal “content spreading” (circolazione di news/narrazioni disseminate) nella Rete. Il “content spreading” è di fatto, oltre a ciò che appare, una sterminata eruzione di infinite sequenze digitali, organizzate in forme varie, che si genera all’interno della Rete Internet e tracima all’esterno, manifestandosi in miliardi di effetti ogni giorno. Effetti che vanno a contaminare e interagire con le menti degli umani e quindi con la realtà materica dove si svolge la vita. La circolazione di “content spreading” può essere di natura sia organizzata che spontanea e si configura quale facoltà di generare, in molti modi, ma soprattutto in live streaming, molteplici e continue narrazioni (digitalizzate) della realtà creata o osservata e assemblata.

      A suo sostegno ed esaltazione, si pone la facilità d’uso dei mezzi di produzione e montaggio, la reperibilità di contenuti negli archivi digitalizzati e la potenza di calcolo. Tutto ciò consente che ogni Osservatore/Utente Attivo sia in grado di inserire online, nello stesso Spazio/Tempo, a Velocità che tende a infinito, versioni tra loro “non uguali” della stessa realtà osservata. Talvolta le versioni possono addirittura apparire e manifestarsi come “opposte” e annichilirsi tra di loro nella percezione comune.

      La Bit Truth ha cambiato radicalmente l’Informazione e l’interpretazione del Senso di Realtà, perché mette in discussione il Concetto base di “Verità” che le diverse tradizioni e le Élites hanno affermato, sostenuto e difeso nei secoli a costo di sopprimere fisicamente gli antagonisti che si opponevano alla loro visione e narrazione.  Basti pensare – in casa Europa –  alle lotte fratricide tra Cattolici e Protestanti o a quelle, ancora in corso, tra Fascisti e Comunisti.

      La Bit Truth si è sviluppata soprattutto grazie ai Social Network e ai contenuti generati dagli utenti (UGC). Lo Spazio Tempo di massima manifestazione attuale è costituito dai Social Network e tra questi YouTube, X, Telegram, Instagram e TikTok stanno svolgendo da qualche anno un ruolo cruciale. I vertici della Global Power Elite occidentale e i loro maggiordomi dei Media Mainstream non possono accettare la Bit Truth non conformista e contrastano il fenomeno della Verità Digitale Antagonista oscillando tra cieca e feroce censura e banali accuse di “fake news”.

      Ma adottare la definizione semplicistica di “fake news” è come definire i Bitcoin “fake money” cioè “denaro/valore falso”. La realtà, peraltro, ha ampiamente dimostrato che ciò è negazionismo infantile. I Bitcoin sono una forma di valore di scambio/denaro e Chi volesse ancora negarlo dovrebbe negare alcune Leggi e soprattutto alcune pratiche che regolano la creazione e la circolazione del valore e della moneta. Tra queste:

      1. la Fonte deve essere rinvenibile e autorevole e avere facoltà di far circolare moneta/valore in forma riconoscibile da tutti;
      2. il valore/moneta è tanto più stabile quanto più esteso è il bacino di utenza in cui circola. Ovvero quanti più individui sono disposti a utilizzare quella moneta tanto più essa consolida valore;
      3. la moneta/valore deve essere convertibile con altre monete/valore o beni o servizi.

      Le stesse regole oggi valgono anche per le Bit Truths e sono state già in massima parte consolidate, per lo meno rispetto ai punti 1 e 2: Fonti autorevoli, bacini d’utenza grandi. Quella che ancora resta in discussione attualmente è la Convertibilità della Verità Digitale. Ovvero ciò che è affermato online, da Creatori di Contenuti antagonisti, ha la stessa caratura di verità di quanto affermato dal Mainstream? Certo che Si!

      In realtà tale “convertibilità”, in massima parte, si conferma quando le Piattaforme Social inseriscono pubblicità nei contenuti da loro ospitati, nonostante siano antagonisti. Nella logica mercantile infatti, in quei casi, le Bit Truths, anche se non accettate in quanto antagoniste, sono riconosciute come un buon veicolo per organizzare consumi, a volte anche mantenendo la definizione di “fake”. È questo il caso più eclatante, in cui il Monopolio della Verità si sputtana e si incrina e, in nome degli interessi commerciali, riconosce, sia alle Fonti che all’audience raggiunta, quel valore utile all’organizzazione dei consumi. In sostanza resta la discriminazione tra forme diverse di Verità ma tale discriminazione si azzera perché ciò che conta è “convincere i responsabili di acquisti a consumare”. E infatti è qui che si rivela ancora una volta che il RE È NUDO. L’industria mediatica mercantile non si preoccupa di condannare sempre le fake news che ottengono molto consenso perché la priorità resta sostenere l’organizzazione dei consumi. Da qui deriva anche il rinnovato “liberismo” di Donald Trump, che impone ai Social Network USA di allentare la pressione della censura sulle Bit Truths, abbandonando gli europei alle loro manie persecutorie. Lasciate che Ognuno si esprima, l’importante è che il Mercato trionfi.

      In Passato la Stampa, le TV, il Cinema, i Libri, l’Industria Discografica e l’intero apparato sfruttatore e gestore del talento e dell’intellighenzia collettiva, che si esprimeva grazie ai vecchi media, si comportava come le Banche Centrali…era cioè in grado di creare VERITÀ MARCHIATE, strenuamente difese da copyright, e imporle e farle circolare e accettare da un gran numero di umani.

      Oggi, come nel caso delle maggiori criptovalute (Bit Coin, Ethereum, Tether, BNB, Solana, USDC) il web si va progressivamente sostituendo al vecchio apparato che creava norme, valori, stili di vita e in definitiva forniva il timbro/marchio di VERITÀ. Oggi il web crea spavaldamente le proprie nuove VERITÀ, le BIT TRUTHS. Non esiste pertanto la contrapposizione Vero-Falso nel Web, ma esiste, come per le criptovalute, la facoltà di creare prodotti che generano “consenso flottante”. In questo caso la creazione si esprime grazie al content spreading, ovvero verità digitali (Bit Truths) organizzate in forma riconoscibile e circolanti grazie alla reti digitali su bacini di utenza che flottano a loro volta in progress. Avendo comunque bisogno di misurare il gradimento delle nuove Bit Truths per motivi di sfruttamento pubblicitario, le Élites hanno dotato i Social Media di Counter, ovvero “misuratori di audience”, credibili in quanto gestiti da loro stessi o da altri soggetti “autorevoli”, e in tal modo hanno accreditato, talvolta, anche VERITÀ per loro scomode, a condizione che fossero gradite da grandi audience.

      Attualmente in rete ci sono Autori di “Bit Truths”, ovvero Assemblatori di News, che raggiungono milioni di utenti cioè un numero dieci o anche cento volte superiore a quelli raggiunti da molti media mainstream classici.

      In questi casi se il bacino d’utenza diventa molto grande, e pertanto “interessante”, sia politicamente che commercialmente, allora le Bit Truths che ad esso si rivolgono e per esso vengono create diventano a loro volta “interessanti”, fino a quando gli interessi da loro rappresentate non sono in grado di definirle anche “autorevoli”. Non a caso il vate McLuhan diceva “il Mezzo è il Messaggio”; e se il Mezzo diventa autorevole anche ciò che afferma diventa autorevole. A quel punto il gioco è fatto e le vecchie VERITÀ devono lasciare il campo ai Nuovi Mezzi e alle nuove VERITÀ, in questo caso rappresentate dalle Bit Truths.
      Nota: Il fenomeno deprecabile degli “Influencer di mercato” rientra nella creazione di Bit Truths Conformiste e costituisce il contrappasso all’oggetto centrale di questo articolo ovvero la creazione di Bit Truths antisistema e antagoniste.

      Ho accennato alla questione della Convertibilità che rappresenta la condizione menzionata al punto 3. Una condizione indispensabile per conferire VALORE universale alla Bit Truth.

      La convertibilità per anni è stata oggetto di dibattito e scontro tra i Creatori e Mercanti di Bitcoin e le Banche Centrali e alla fine i Creatori-Mercanti hanno dovuto cedere pezzi di terreno alle Banche Centrali per ottenere la Convertibilità con le Monete tradizionali. In quel caso il ruolo e gli interessi dei Mercanti sono stati decisivi.

      Lo scontro sulla Convertibilità tra Mainstream Truth e Bit Truth Antisistema (Web Truth) è attualmente uno dei fronti più caldi del dibattitto globale contemporaneo. L’attuale Global Power Élite, ben sapendo che le prime due condizioni sono state soddisfatte (riconoscibilità e larghi bacini d’utenza), si sta battendo all’ultimo sangue per non “concedere” la Convertibilità, ma il processo di creazione della Bit Truth Antisistema possiede al suo interno una ineluttabilità per cui sarà molto difficile non riconoscerla negli anni a venire, specialmente se si riuscirà a minimizzare gli effetti della Mainstream Bit Truth.

      Il fenomeno comunque va studiato e sostenuto, non solo quale Difesa della Libertà di Espressione, ma quale strumento emancipatorio dal luogo comune e bussola per orientarsi nel labirinto delle MOLTE VERITÀ, sia ufficiali che commerciali, sia pubbliche o di Stato, tanto private quanto “di Mercato”.

      In estrema ulteriore sintesi: l’immensa massa di Narrazioni/ VERITÀ, che viene ogni giorno creata in rete dai milioni di rappresentanti attivi della intelligenza collettiva antisistema, è quasi sempre dissonante e alternativa alla massa equivalente prodotta dal mainstream. Vedi al riguardo le recenti diverse narrazioni relative alla Pandemia e/o alla guerra in Ucraina o al massacro dei Palestinesi a Gaza. Al di là della sua qualità giornalistica o storiografica, che comunque è piuttosto alta, questa Nuova Massa di VERITÀ è molto più grande di quella classica; è molto più attiva e dinamica; è facilmente reperibile e viene di fatto socializzata/condivisa in quanto, grazie al fair use, può essere messa a disposizione di chiunque, senza rispettare il vincolo del copyright. Queste sue caratteristiche la rendono molto più agile e “contemporanea” della VERITÀ mainstream e pertanto il suo riconoscimento ufficiale, ovvero la sua “convertibilità”, è nel tempo insopprimibile.

      L’aspetto più difficile da governare, al di là del contrasto effettuato dal mainstream è che questa Bit Truth Antisistema è altamente “INDETERMINATA”, volatile, di valore flottante, talvolta PARADOSSALE e addirittura OSSIMORICA…in quanto tale non costituisce AREA DI RIFERIMENTO COMUNE così come lo fu per le narrazioni ideologizzate del passato. La Bit Truth è in grado di “affermare” e creare consenso soprattutto nell’istante in cui si manifesta, ma la sua permanenza nel tempo segue le sorti dei suoi veicoli e contenitori online. Quando “afferma” lo fa riportando contemporaneamente migliaia di punti di osservazione. In questo appare disorientante anche per i suoi cultori e per coloro che hanno affidato le loro sorti politiche alla Bit Truth, i quali, infatti, nonostante siano accomunati da volontà e visioni comuni di antisistema non riescono poi a “consolidare” tali aspettative in una forma unitaria stabile. Ancora una volta dobbiamo fare il paragone con le criptovalute, che appaiono (inevitabilmente?) molto volatili e che assumono valori oscillanti da far paura, tali da dissuadere spesso gli investitori occasionali.

      Per concludere, bisogna riflettere su questo: le caratteristiche di creazione di Bit Truth Antisistema in uno Spazio che tende a tutto il mondo raggiungibile dalla Rete Web e in tempi che tendono a zero, con accessi e modifiche di contenuto che si verificano a enormi velocità, presuppongono (ahimè, forse) una struttura cognitiva che sia in grado di gestire una potenza di calcolo molto superiore a quella di cui è dotato il cervello umano medio attualmente. Mi dispiace dirlo, perché sono fortemente contrario al transumanesimo, ma con questo aspetto, soprattutto con l’avvento generalizzato dell’Intelligenza Artificiale, bisognerà fare i conti.

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