Il Transumanesimo, cos’è? Da cosa proviene? Da chi viene sostenuto e sviluppato? E come può influenzare le nostre vite?
Del Transumanesimo se ne è già discusso negli anni scorsi, anche se è un argomento che rimane spesso in sordina: in pochi, tra le persone comuni, lo conoscono e chi lo conosce non sempre riesce a raccogliere sufficienti informazioni per dare un quadro abbastanza ampio e documentato. Eppure è un momento storico che si protrae da decenni grazie a pensatori, filosofi, filantropi, industriali, scrittori, politici, scienziati, grazie ai membri del Forum di Davos, detto anche World Economic Forum, guidato da uno dei più grandi sostenitori del transumanesimo, ovvero Klaus Schwab. E’ un periodo storico che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo tutt’ora e che influenza le nostre vite.
Ma che cos’è il Transumanesimo e come può toccarci così da vicino?
Ne parliamo con Silvia Guerini che combatte ogni giorno contro questo tipo di “evoluzione” dell’umano, che studia, scrive articoli e libri su questo tema e ci offre l’opportunità di avere informazioni che, sicuramente, il mainstream non si sognerebbe di condividere con il popolo, non le informazioni utili. Perchè, in realtà, già da anni inculcano nelle nostre menti l’idea dell’umano potenziato, di un “superuomo” grazie ai libri di fantascienza, grazie ad Hollywood con i film a tema, ringraziamo anche i fumetti che sfornano supereroi a cui tutti vorremmo assomigliare. Ma non sono gli unici. Insomma, è da quando ha inizio la società cosìdetta “civilizzata” che l’umano, o meglio, un gruppo di uomini investe e studia sul potenziamento e la modifica dell’essere umano tramite la tecnologia e la digitalizzazione.
L’Intervista
Cos’è il Transumanesimo e qual è la sua origine?
Il Movimento Transumanista è riconducibile alla Silicon Valley in California, che è un incubatore di start-up e progetti di ricerca sulle tecno-scienze di rilevanza internazionale. Oltre a questo è una vera e propria mentalità che “da forma al mondo”. Questa mentalità è il transumanesimo. All’origine di questa ideologia c’è Francis Galton a fine ottocento, britannico cugino di Darwin che utilizza per la prima volta il termine *eugenetica. Alla fine degli anni ‘20 il britannico genetista J.B.S. Haldane conia il termine *ectogenesi (utero artificiale). Segue il paradigma cibernetico, durante la seconda guerra mondiale, con studi ed esperimenti in campo militare che aveva lo scopo di analizzare gli eventi allo scopo di prevedere ed indirizzare il corso degli stessi. Fino ad arrivare al 1957 in cui Julian Huxley, futuro direttore dell’Unesco, conia il termine transumanesimo e insieme all’elité di potere che rappresenta getta le basi sulle quali si edifica il pensiero eugenetico e transumanista. Arriviamo, poi, allo sviluppo delle tecnoscienze: biotecnologie e nanotecnologie, informatica, neuroscienze e alla loro convergenza.
Il transumanesimo è dunque una precisa visione di mondo in cui i corpi, gli elementi naturali, tutti i processi del vivente non costituiscono più un fondamento indisponibile ma divengono disponibili, scomponibili e manipolabili.
É una razionalizzazione del vivente, un’organizzazione cosciente e sistematica del mondo, per citare Huxley. Il fine è una gestione del vivente e di ogni fenomeno che va oltre il controllo. Oggi siamo anche oltre a questo perché siamo già in una fase in cui si può riprogrammare il vivente, modificarlo geneticamente, intervenendo nella sua stessa evoluzione.
Chi sono i transumanisti?
Sono filosofi, ricercatori, fondatori, finanziatori, dirigenti di fondazioni, filantropi, istituti, start-up, progetti di ricerca, sono coloro che dirigono le scelte strategiche e la direzione da dare ai governi, sono i padroni universali. E nell’ultimo incontro del World Economic Forum, il presidente Schwab è stato chiaro nel ribadire ai leader dei governi che saranno loro, insieme al WEF e tutte le importanti compagnie, ad essere il motore e la direzione del cambiamento globale che è già in atto.
Qual è la loro visione?
Come già detto qui si va oltre al controllo delle masse e, prima ancora dell’ibridazione con le macchine a cui i transumanisti tanto aspirano, dobbiamo comprendere che il transumanesimo è già presente e va a modificare la condizione anche ontologica dell’essere umano: si tratta di una concezione in cui la natura stessa dell’essere umano, la sua esistenza biologica rappresentano un limite da superare per una continua ottimizzazione, implementazione e modificazione genetica dei corpi. Ed è grazie alla salute, che la loro propaganda si attua e influenza le masse: dopo questa pandemia dichiarata possiamo vedere bene le situazioni che si possono creare ad hoc per accelerare certi processi.
Perché il transumanesimo rappresenta un rischio?
Perché le tecnoscienze non sono neutrali, questo processo di artificializzazione del vivente rappresenta un disastro annunciato: il disastro non avviene quando questo processo raggiunge il suo obiettivo ma già è insito nella direzione stessa del processo. Lo vediamo oggi, con questi sieri genici, che gli esperimenti non avvengono più all’interno dei laboratori, ma è il mondo l’esperimento, i nostri corpi stessi sono dei laboratori viventi. Ancora prima della piena realizzazione dei loro progetti, nel mentre essi già trasformano in maniera irreversibile. E l’ideologia transumanista si è già concretizzata, basti vedere gli animali transgenici, le pratiche biomediche, gli impianti cerebrali, i microchip sottopelle e la procreazione assistita ecc…
Quali sono gli strumenti attraverso i quali ci stanno spingendo al transumanesimo?
Basti pensare alle nuove generazioni di dispositivi digitali e nanotecnologici come sensori ingeribili, microchip sottopelle e alla riorganizzazione della medicina predittiva e preventiva all’interno del nuovo paradigma mRNA. Un altro tassello fondamentale è la rete 5G che prevede una misurazione di ogni ambito della nostra vita, sottoposta a continua elaborazione algoritmica in tempo reale: e dall’internet delle cose passeremo poi con la rete 6G all’internet dei corpi. Pensiamo poi all’Intelligenza Artificiale, dalla quale sarà impossibile sottrarsi, perché diverrà l’unico sistema di riferimento: le persone saranno guidate da algoritmi e risponderanno a quelli che crederanno essere i loro bisogni ma verranno incanalate in una via già programmata, percepita come unica realtà possibile. Altro strumento sono questi sieri genici mRNA, che non servono per curare ma che sono vere piattaforme di progettazione cellulare, le quali stanno creando un precedente per una manipolazione di massa. Altro tassello importante, che rappresenta il cavallo di troia del transumanesimo è la riproduzione artificiale. La pecora Dolly aveva come obiettivo l’essere umano. E nel mentre, stanno creando il pensiero che è preferibile che la procreazione sia in mano ai tecnici, per cui diventerà il normale modo di venire al mondo. Già nel 2018 il Consiglio Bioetico britannico ha dichiarato che la modifica dell’embrione potrebbe essere moralmente ammissibile. Anche la cancellazione del sesso biologico, la propaganda del corpo neutro spiana la strada alla normalizzazione dell’ingegneria genetica sui corpi. Questi sono processi davvero in grado di intervenire sull’evoluzione degli essere viventi.
Cosa possiamo fare: quali le soluzioni?
Noi dobbiamo comprendere le trasformazioni in corso per capire la direzione di dove si sta andando e unire i vari passaggi in un disegno più ampio.
Non dobbiamo avere timore di dire cose “scomode” ma dobbiamo creare alleanze per opporci a questa Grande Trasformazione. Dobbiamo capire quali sono e saranno i passaggi che seguiranno per la realizzazione di questi processi, come le emergenze create ad hoc, dobbiamo capire che queste trasformazioni stanno già avvenendo. Dobbiamo resistere, rimanere umani e non dobbiamo essere “resilienti”, come vorrebbe il WEF di Davos e cioè non dobbiamo adattarci al mondo tossico che stanno realizzando. Dal nostro canto abbiamo creato un’ “assemblea popolare resistere al transumanesimo” a Bergamo, dove organizziamo momenti informativi e di discussione su questi argomenti e iniziative in piazza come l’ultima contro l’arrivo del Credito sociale cinese in alcune città italiane. Vi invito a visitare il sito resistenzealnanomondo.org e a venirci a trovare.
Chi è Silvia Guerini
Silvia Guerini è ecologista radicale di Resistenze al nanomondo (www.resistenzealnanomondo.org), redattrice del giornale L’Urlo della Terra e tra le fondatrici di FINAARGIT (Rete femminista internazionale contro ogni riproduzione artificiale, ideologia gender e transumanesimo), da vent’anni porta avanti percorsi di analisi e di opposizione alle tecno-scienze e al transumanesimo. È autrice di svariati saggi contro la riproduzione artificiale dell’umano, tra cui: Le tecnologie di riproduzione all’interno del sistema tecno-scientifico, in Meccanici i miei occhi, Ortica editrice, 2019. La riproduzione artificiale dell’umano: la strada del transumanesimo in PMA Procreazione medicalmente assistita. Dalla riproduzione artificiale animale alla riproduzione artificiale umana. Transumanesimo e produzione del vivente, Novalogos, 2020. Per Asterios Editore nella collana volantini militanti ha pubblicato con Costantino Ragusa, 5G Rete della società cibernetica, n. 56, 2021. Il suo ultimo saggio per Asterios Editore è DAL CORPO NEUTRO AL CYBORG POSTUMANO. Riflessioni critiche all’ideologia gender.
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Glossario
Eugenetica = Disciplina nata verso la fine dell’Ottocento che, basandosi su considerazioni genetiche e applicando i metodi di selezione usati per animali e piante, si poneva l’obiettivo del miglioramento della specie umana (dizionario Oxford Languages).
Ectogenesi = Termine che rappresenta la crescita di un organismo all’esterno del corpo in cui si sviluppa solitamente, cioè la crescita all’interno di un ambiente artificiale. Per la specie umana consiste nello sviluppo dell’embrione che avviene all’esterno del corpo e dell’utero materno, cioè in un utero artificiale.