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      • IN EUROPA BISOGNA ATTIVARE L’IMMUNITÀ ANTIAMERICANA

      IN EUROPA BISOGNA ATTIVARE L’IMMUNITÀ ANTIAMERICANA

      di Valerij Korovin
      Direttore del Centro d’indagini geopolitiche

      In Occidente si continua ad accusare la Russia di spaccare l’Alleanza Transatlantica, d’introdurre contraddizioni tra UE e USA, di far traballare l’unità della NATO. Cosa si può dire? Nonostante Mosca non l’abbia fatto intenzionalmente e questo sia solo il risultato delle loro stesse azioni rozze e sconsiderate, hanno comunque ragione, perché ciò andrebbe fatto.

      La dipendenza dell’Europa dagli Stati Uniti è la conseguenza del lavoro sistematico degli strateghi americani volto a subordinare l’Europa agli interessi americani. E il metodo principale – descritto assai chiaramente da molti teorici americani – è quello di porre sotto controllo alcuni stati, civiltà, spazi mediante il lavoro con le élites (locali ndr.). Gli americani seguono l’unica e la stessa metodologia finché funziona. L’essenza del lavoro con le élites nei territori conquistati è semplice: le corrompono, banalmente le comprano, oppure esercitano altri modi d’influenza, rendendole dipendenti dagli Stati Uniti. E così, attraverso di loro, controllano le masse. Le masse seguono le élites, le masse non producono significati, ma li consumano dalle élites. È sulla base di queste formule che agiscono gli strateghi americani.

      Questo approccio di conquista degli stati è stato sviluppato per il Sud-Est asiatico, appianato nel “cortile di casa” degli Stati Uniti – in America Latina, e tutto questo alla fine per conquistare… l’Europa. In Europa è successo lo stesso come in Malesia o a Panama. Durante gli 80 anni di occupazione dell’Europa, gli americani hanno allevato un’intera generazione, e poi hanno iniziato la preparazione della successiva generazione di politici e dirigenti europei che hanno assorbito su di loro i valori americani, e insieme a questi gli interessi geopolitici americani, come fossero i propri.
      Ora, cresciuti nelle scuole americane, essendo portatori della visione del mondo americana, agiscono come creature di Washington. La famigerata Yale University, specializzata nella preparazione delle élites per l’intero “mondo americano”, Europa compresa, è una vera fucina di personale fanaticamente devoto all’America.

      Inoltre, queste persone, con il supporto delle élites americane, sono collocate in posizioni dirigenziali chiave, occupano posizioni autorevoli e agiscono non sotto coercizione, ma semplicemente perché loro stesse ragionano in tal modo. Gli interessi americani sono i loro interessi. Vedono l’America come la priorità di tutte le loro aspirazioni e strategie e legano tutta la loro vita agli interessi degli Stati Uniti, naturalmente schierandosi dalla loro parte. Proprio così è stata formata l’élite che oggi governa l’Europa. Questa è un’élite americana, a Washington nessuno si preoccupa su cosa pensano le masse europee.

      Certo, si può sperare che prima o poi sotto la pressione delle masse, questa élite venga rimossa attraverso una qualche elezione di municipalità, attraverso l’elezione di amministratori e capigruppo, in alcuni protettorati e terre, regioni dove le élites gradualmente stanno diventando meno filoamericane. Tuttavia, non bisogna dimenticare che l’attuale modello politico dell’UE è un sistema prestabilito che assimila tutti coloro che entrano nell’élite europea in chiave americana sotto gli interessi americani. Pertanto, ci si può aspettare che alla fine si ribelleranno i francesi amanti della libertà, oppure che i duri tedeschi manifesteranno la loro volontà, ma ciò potrebbe richiedere decenni, mentre il problema dell’Europa deve essere risolto ora.

      L’unico modo per rendere l’Europa di nuovo libera è scindere l’Alleanza transatlantica UE-USA. Perché è proprio questa alleanza occidentale (una minoranza) nella sua forma attuale che oggi minaccia il mondo (la maggioranza), l’intera civiltà umana. Il blocco occidentale scatena guerre, semina caos, rovescia illegalmente regimi politici, distrugge stati, sostiene e crea reti terroristiche. Oltre a ciò, le decisioni vengono prese a Washington, mentre l’UE, col supporto dei consulenti NATO e americani, funge da strumento per la loro attuazione. Naturalmente, anche l’esercito americano agisce in proprio, distruggendo persone inermi da una distanza di sicurezza. Ma anche qui si nasconde dietro una “coalizione” con la docile Europa, che da tempo non ha nulla da contestare. Tutto questo è pericoloso per l’umanità.

      Per togliere l’Europa dal dominio degli Stati Uniti, è necessario lavorare anche tecnologicamente come hanno fatto gli americani dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Dobbiamo lavorare con le élites europee – non quelle attuali, che non possono più essere salvate, ma con le future élites europee alternative. La società attuale è connessa (in rete ndr.) ed è malleabile all’influenza della rete. Attraverso le tecnologie della rete è possibile influenzare l’Europa in modo culturale, mentale, informativo per risanarla, per mostrare tutto il carattere funesto della dipendenza da Washington.

      Questo è un lavoro serio. Ma aiuteremo l’Europa a riprendersi, a ristabilirsi. L’Europa ha la sua immunità contro la presenza americana. Bisogna solo attivarla.

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