logo-andreazzo-normallogo-andreazzo-normallogo-andreazzo-mobile-normallogo-andreazzo-mobile-normal
    • Homepage
    • Chi sono
    • Il mio blog
    • Le mie foto
    • Sms
    • Links
    • Musica
    • Contattami
    • Appuntamenti
    • In The Music Experience
    • Video
    • Meteo
    • Spazio pubblicitario
    • Viaggi
    • Cinema
    • Libri
    • Vini
    • Birra
    • Economia
    • Newsletter
    • Shop
    • Hi-Tech
    • Podcast
    • Volley
    • Spagna
    • Lifestyle
    • Sport
    • Motori
    • Spettacolo
    • Donne
    • Webmail
      • Home
      • Il mio blog
      • L’alternativa persiana

      L’alternativa persiana

      I piani, per funzionare, non devono necessariamente essere astuti e machiavellici, anzi, molto spesso sono proprio i piani più semplici e triviali a funzionare perché ci sono meno cose che possono andare storte.

      Gli americani volevano costringere i russi ad una guerra in Ucraina e, nonostante Putin abbia fatto il possibile per evitarla, alla fine è stato costretto ad intervenire. Magari finirà male per i perfidi complottanti, ma nessuno può negare che sono riusciti a portare la guerra in casa al nemico.

      Gli israeliani sono più ambiziosi, loro vogliono controllare il controllore. Siccome sono abituati ad avere il Dio degli Eserciti che combatte per loro, adesso vogliono che gli americani combattano l’Iran in loro vece. Per riuscire nell’intento non hanno trovato di meglio che recitare ancora una volta la parte delle vittime, vogliono che l’Iran li attacchi ed a tal fine fanno una provocazione dietro l’altra e probabilmente non si fermeranno finché non otterranno lo scopo.

      L’Iran non vuole la guerra aperta, almeno per adesso, ma quanto a lungo potrà resistere? Al momento siamo tutti in attesa della sua risposta  all’attacco israeliano che ha portato all’assassinio del capo negoziatore di Hamas a Tehran. Loro, gli iraniani, hanno solennemente promesso che l’atto terroristico non rimarrà impunito, perciò la rappresaglia è data da moltissimi per sicura e imminente e magari quando qualcuno leggerà queste considerazioni sarà già avvenuta.

      Evidentemente se uno vuole per forza darti battaglia, significa che si aspetta di vincere (in questo caso, più precisamente, si aspetta che altri vincano per conto proprio), d’altra parte se qualcuno al contrario non vuole entrare nella bagarre, significa che pensa di avere più da perdere che da guadagnare. Ma quali sono le opzioni che si presentano davanti all’Iran in questo frangente?

      Be, si potrebbero arrendere, perdere l’indipendenza e tornare ad essere, come ai tempi dello Shah, una colonia americana, ma questa evidentemente non è un’opzione contemplabile dall’attuale governo: quanto meno ci vorrebbe prima una “rivoluzione colorata”, cioè uno degli innumerevoli golpe organizzati dagli americani dove un certo numero di cittadini che vogliono diventare americani. come Alberto Sordi nel celebre film, fanno da claque.

      Ad aprile di quest’anno, a seguito del bombardamento dell’ambasciata di Damasco, l’Iran si contentò di una rappresaglia finta, concordata con Washington. Qualche drone, qualche missile innocuo giusto per salvare le apparenze dietro la promessa che gli americani non avrebbero concesso, in base ad essa, il permesso ad Israele di iniziare una guerra in piena regola. Potrebbero probabilmente ripetere la pantomima, ma a cosa servirebbe? Oltre a non essere più sufficiente a salvare la faccia, incoraggerebbe Israele a continuare con le provocazioni, sempre più gravi, fino a raggiungere il risultato voluto, magari anche con un attacco preventivo in nome del suo biblico diritto “all’auto difesa”. Tutt’al più sarebbe utile a guadagnare tempo, ma a prezzo del prestigio. Non è meglio tuonare, ma non fare nulla, come Erdogan? Se non altro è gratis.

      Una terza opzione, quella che alla maggioranza degli osservatori pare la più probabile, è la rappresaglia di media dimensione: un attacco missilistico al territorio israeliano, coordinato con Hezbollah e le altre milizie alleate, che questa volta faccia male, ma non troppo, in modo da non essere  una dichiarazione di guerra totale. Insomma, la famosa risposta “misurata”: in media stat virtus dicevano i latini.

      Ma questo è più o meno esattamente quello che Israele va cercando. A siffatta risposta reagirebbe rilanciando con una contro risposta ancora più forte e così via, finché, finalmente, il suo servo / padrone d’oltre oceano non si decida ad intervenire davvero.

      A che pro dunque una risposta “misurata”? Non elimina il pericolo della guerra, da un pretesto ad Israele (immaginate il coro indignato dei media occidentali), senza colpirla profondamente. Dove sta il guadagno? E’ un po’ lo stesso errore che ha fatto la Russia con “l’operazione speciale” del 2022: una risposta “misurata” che a distanza di oltre due anni non ha risolto il problema e non ha neppure salvato molte vite, mi pare. Quando si colpisce il bullo, bisogna fargli sanguinare il naso.

      Ma il governo degli Aiatollah qualcosa deve pur fare, direte voi. In teoria, ci sono altre alternative. La prima, è una rappresaglia speculare, cioè l’assassino mirato di una personalità sufficientemente in vista del campo avverso. E’ economica e non aumenta più di tanto il rischio di guerra poiché è ciò che i nemici hanno fatto fin’ora. Certo non risolve la situazione, ma salva la deterrenza e fa guadagnare tempo. Il problema in questo caso è: i servizi iraniani sono in grado di portare a termine un’operazione del genere? Se no, evidentemente l’opzione cessa di esistere.

      C’è anche un’ultima alternativa che gli iraniani potrebbero considerare: se la guerra non può essere evitata, allora tanto vale farla, ma sferrando il primo colpo, decidendo loro il come e il quando. Israele è sì una propaggine americana, ma è anche un paese piccolo, senza profondità strategica, un primo colpo devastante unito ad un attacco in Galilea potrebbe riuscire a distruggere maggior parte delle infrastrutture ed a spezzare il paese. Certo non sconfiggerebbe il protettore d’oltre mare, ma se questi non avesse il tempo di salvarla, tutta la situazione della regione cambierebbe radicalmente . Avventuristico? Sicuramente sì, molto pericoloso ed anche fallito in passato (vedasi la guerra del 73), ma le alternative persiane sono quelle che sono.

      Ancora una volta il punto è: l’Iran ha davvero i mezzi, ha realmente la potenza di fuoco che comunemente gli si attribuisce? E’ veramente in grado di colpire Israele con terribile efficacia? Loro dovrebbero saperlo, noi non possiamo che stare a guardare.

      Condividi

      Post correlati

      10 Luglio 2025

      Aggiornamento Enrico Gianini


      Visualizza
      9 Luglio 2025

      LA RIBELLEZZA SALVIFICA


      Visualizza

      Lascia un commento Annulla risposta

      Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

      Email: info@pierfrancescoandreazzo.eu - info@pierfrancescoandreazzo.com
      Skype: Pierfrancesco.Andreazzo - Twitter: PierAndreazzo


      Facebook Twitter LinkedIn


      ©Copyright 2035 - www.pierfrancescoandreazzo.eu®
      Marchio Registrato, vietato l'uso, anche parziale, del presente Dominio.
      Privacy Policy - Cookie Policy
          Utilizziamo i cookie per garantire il corretto funzionamento del sito web e offrirti una migliore esperienza di navigazione. Cliccando "Accetta" acconsenti di ricevere tutti i cookie del nostro sito; cliccando su "Dettagli" puoi avere maggiori informazioni sui singoli cookie di ogni categoria. Il pulsante "Rifiuta" comporta il permanere delle impostazioni di default, e dunque la continuazione della navigazione con i soli cookie necessari.
          Cookie Policy
          Accetta
          RifiutaDettagli
          Gestisci consenso

          Informativa Cookie

          I cookie sono piccoli file inviati dal sito al dispositivo, i quali vengono memorizzati dal browser per poi essere ritrasmessi alla successiva visita del medesimo utente. In questo modo il sito web riesce ad adattarsi automaticamente agli utenti, migliorando la loro esperienza di navigazione. Inoltre i cookie forniscono al gestore del sito informazioni sulla navigazione degli utenti, al fine di ottenere dati statistici di utilizzo e costruire un profilo delle preferenze manifestate durante la navigazione, personalizzando i messaggi di promozione commerciale. Questo sito utilizza diversi tipi di cookie e alcuni di essi sono collocati da servizi di terze parti che compaiono sulle nostre pagine, in qualsiasi momento puoi modificare o revocare il tuo consenso alla loro memorizzazione. Per maggiori informazioni su come trattiamo i tuoi dati personali consulta la nostra privacy policy.
          Necessari
          Sempre abilitato
          Cookie che non memorizzano alcuna informazione personale e sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questa categoria include solo i cookie che garantiscono le funzioni di base e le caratteristiche di sicurezza del sito web.
          CookieDurataDescrizione
          cookielawinfo-checkbox-advertisement1 annoCookie impostato dal plugin GDPR Cookie Consent, utilizzato per registrare il consenso di un utente per la categoria cookie pubblicitari.
          cookielawinfo-checkbox-analytics11 mesiCookie impostato dal plugin GDPR Cookie Consent, utilizzato per registrare il consenso di un utente per la categoria cookie analitici.
          cookielawinfo-checkbox-functional11 mesiCookie impostato dal plugin GDPR Cookie Consent, utilizzato per registrare il consenso di un utente per la categoria cookie funzionali.
          cookielawinfo-checkbox-necessary11 mesiCookie impostato dal plugin GDPR Cookie Consent, utilizzato per registrare il consenso di un utente per la categoria cookie necessari.
          cookielawinfo-checkbox-others11 mesiCookie impostato dal plugin GDPR Cookie Consent, utilizzato per registrare il consenso di un utente per la categoria altri cookie.
          cookielawinfo-checkbox-performance11 mesiCookie impostato dal plugin GDPR Cookie Consent, utilizzato per registrare il consenso di un utente per la categoria cookie di performance.
          viewed_cookie_policy11 mesiCookie impostato dal plugin GDPR Cookie Consent che serve a memorizzare se un utente ha acconsentito o meno ad utilizzare i cookie. Non memorizza alcun dato personale.
          Funzionali
          Cookie che aiutano ad eseguire determinate azioni come la condivisione dei contenuti del sito web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback, ecc.
          Performance
          Cookie utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di performance chiave del sito web. Questi cookie aiutano a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
          Analitici
          Cookie utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni su metriche, numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.
          CookieDurataDescrizione
          CONSENT2 anniYouTube imposta questo cookie tramite i video incorporati per registrare dati statistici anonimi.
          Pubblicitari
          Cookie utilizzati per fornire ai visitatori annunci pertinenti e campagne di marketing. Questi cookie tracciano i visitatori e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
          CookieDurataDescrizione
          VISITOR_INFO1_LIVE5 mesi 27 giorniCookie impostato da YouTube per misurare la larghezza di banda e determinare la migliore interfaccia del lettore.
          YSCFine sessioneCookie impostato da YouTube e utilizzato per tracciare le visualizzazioni dei video incorporati.
          yt-remote-connected-devicesNessuna scadenzaYouTube imposta questo cookie per memorizzare le preferenze dell'utente durante la visualizzazione di un video tramite il suo lettore integrato.
          yt-remote-device-idNessuna scadenzaYouTube imposta questo cookie per memorizzare le preferenze dell'utente durante la visualizzazione di un video tramite il suo lettore integrato.
          yt.innertube::nextIdNessuna scadenzaQuesto cookie, impostato da YouTube, registra un ID univoco per memorizzare dati relativi ai video di YouTube visualizzati.
          yt.innertube::requestsNessuna scadenzaQuesto cookie, impostato da YouTube, registra un ID univoco per memorizzare dati relativi ai video di YouTube visualizzati.
          Altri
          Altri cookie analizzati e in fase di classificazione, da stabilire insieme ai loro fornitori.
          Salva e accetta
          Powered by CookieYes Logo