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      • L’Impero al collasso: RIP ‘Operazioni segrete’

      L’Impero al collasso: RIP ‘Operazioni segrete’

      Negli ultimi mesi, una fase notevole nel declino dell’Impero è passata quasi del tutto inosservata. Il database delle sovvenzioni del CIA è stato rimosso dal web. Fino a poco tempo fa, un’interfaccia ricercabile consentiva ai visitatori di visualizzare i dati dettagliati dei progetti di ONG, società civile e media finanziati da Washington in determinati Paesi (che coprono la maggior parte del mondo), gli importi coinvolti e gli enti responsabili della loro realizzazione. Questa risorsa è ora inspiegabilmente scomparsa, e con essa un’enorme quantità di prove inconfutabili e autoincriminanti dei distruttivi imbrogli perpetrati dagli Stati Uniti all’estero.

      Prendiamo ad esempio i registri delle sovvenzioni del NED per la Georgia, luogo di recenti e ripetuti sforzi per una rivoluzione colorata, dove in prima linea troviamo le organizzazioni finanziate dal Fondo. Pur essendo ancora accessibili tramite gli archivi Internet, [i registri] erano stati cancellati durante l’estate. Oggi, i visitatori di questa pagina web vengono reindirizzati a una breve voce intitolata semplicemente “Eurasia“. Il testo di accompagnamento descrive in termini molto ampi gli obiettivi della Fondazione a livello regionale e l’importo totale speso, ma non vengono chiarite le questioni cruciali di dove e per cosa. Con una comica ipocrisia il trafiletto afferma audacemente che:

      “Il cuore del lavoro del NED nella regione è la necessità di mantenere l’accesso a informazioni obiettive per le popolazioni locali. In tutta la regione, gli attori governativi stanno cercando di limitare lo spazio dei cittadini per distribuire informazioni e comunicare liberamente online”.

      Di conseguenza, accademici, attivisti, ricercatori e giornalisti indipendenti sono stati privati di una risorsa inestimabile per seguire e smascherare le macchinazioni dell’Impero. Eppure, l’incenerimento da parte dell’Endowment delle sue tracce cartacee pubbliche non può che essere considerato una vittoria significativa per questi stessi attori. La ragion d’essere esplicita e dichiarata del NED era quella di fare pubblicamente ciò che l’intelligence statunitense faceva – e in molti casi fa ancora – in modo occulto. Ora, dopo 40 anni passati a creare scompiglio in tutto il mondo al servizio dell’Impero, il fronte della CIA è stato costretto alla clandestinità, vanificando il suo intero scopo.

      “Colpi di Stato senza spie”

      Il NED era stato fondato nel novembre 1983, dopo il coinvolgimento della CIA in una serie di imbarazzanti scandali pubblici. L’allora direttore dell’Agenzia, William Casey, era stato il diretto responsabile della sua costituzione. L’obiettivo era quello di creare un meccanismo pubblico per portare avanti le tradizionali ingerenze della CIA all’estero, questa volta però in modo palese. Da allora, l’Endowment ha finanziato con milioni di dollari innumerevoli gruppi di opposizione, movimenti di attivisti, organi di informazione e sindacati, in modo che si impegnassero nella propaganda e nell’attivismo politico, al fine di sconvolgere, destabilizzare e rimuovere i regimi “nemici” in tutto il mondo.

      La vera natura del NED è stata per molti anni apertamente riconosciuta dai media tradizionali. Nel giugno 1986, il presidente dell’Endowment, Carl Gershman, aveva dichiarato al New York Times: “Sarebbe terribile per i gruppi democratici di tutto il mondo essere sovvenzionati dalla CIA”. La denuncia di tali connivenze significava che erano state “interrotte” e affidate al NED. Diversi intervistati di alto livello avevano strenuamente negato l’esistenza di un legame tra il NED e l’Agenzia, anche se il NYT aveva riconosciuto che molti programmi del Fondo sembravano “superficialmente simili” alle vecchie operazioni della CIA.

      In quel periodo, il NED era impegnato a distruggere il comunismo in Unione Sovietica, nel Patto di Varsavia e in Jugoslavia. Questo includeva, ad esempio, enormi investimenti nel famoso sindacato polacco Solidarność, che era diventato l’emblema globale della resistenza anticomunista. Nel settembre 1991, il Washington Post aveva pubblicato una valutazione assai elogiativa di questi sforzi, affermando che i “miracoli politici” ottenuti dall’Endowment nell’ex sfera sovietica avevano inaugurato un “nuovo mondo di colpi di stato senza spie” e di “innocenza all’estero”:

      “La vecchia era delle azioni segrete è morta. Il mondo non corre più in segreto. Viviamo ora nell’era dell’azione palese… Quando queste attività vengono svolte allo scoperto, il potenziale di rischio è prossimo allo zero. L’apertura è la sua stessa protezione. I finanziamenti occulti a questi gruppi sarebbero stati il bacio della morte, se scoperti. I finanziamenti aperti, a quanto pare, sono stati il bacio della vita”.

      Durante gli anni ’90 e 2000 il NED aveva contribuito, in modo assai palese, alla caduta di numerosi governi. In molti casi, i giornali tradizionali avevano pubblicato resoconti altamente rivelatori che descrivevano esattamente come. In Ucraina, nel novembre 2004, attivisti addestrati e finanziati dal Fondo avevano fatto ripetere le elezioni presidenziali di quell’anno. Come aveva riportato con giubilo il Guardian, l’intero sforzo era stato “una creazione americana” e “un esercizio sofisticato e brillantemente concepito di branding occidentale e marketing di massa“, ripetutamente utilizzato nel nuovo millennio per “rovesciare regimi sgradevoli“:

      “Finanziata e organizzata dal governo degli Stati Uniti, con l’impiego di consulenti, sondaggisti, diplomatici, dei due grandi partiti americani e di organizzazioni non governative statunitensi… l’operazione – ingegnerizzare la democrazia attraverso le urne e la disobbedienza civile – è ora così sofisticata che i metodi sono maturati in un modello per vincere le elezioni altrui”.

      “Il bacio della morte”

      L’anno successivo, l’USAID aveva pubblicato un’elegante rivista, Democracy Rising, vantandosi ampiamente di come l’organizzazione e il NED fossero stati fondamentali per un’ondata di rivoluzioni in Georgia, Kirghizistan, Libano, Jugoslavia e altrove nei primi anni del XXI secolo. Nel febbraio 2014, il governo ucraino era stato nuovamente vittima di un colpo di stato orchestrato dal Fondo, la “rivoluzione” di Maidan. Tuttavia, i media avevano ignorato l’inconfutabile ruolo degli Stati Uniti nel fomentare la rivolta o avevano liquidato la notizia come “disinformazione russa” o teoria del complotto.

      Questo nonostante i sondaggi dell’epoca non avessero mai mostrato un sostegno maggioritario degli ucraini alle proteste di Maidan; il presidente spodestato Viktor Yanukovych era rimasto il politico più popolare del Paese fino al suo ultimo giorno di mandato; tutti gli attori in prima linea nel Maidan, compresi gli individui che avevano dato il via alle manifestazioni, avevano ricevuto finanziamenti dal NED o dall’USAID; negli anni precedenti i leader delle organizzazioni finanziate dagli Stati Uniti nel Paese avevano apertamente pubblicizzato il loro desiderio di rovesciare Yanukovych e, nel solo 2013, l’Endowment aveva pompato circa 20 milioni di dollari nel Paese.

      Questa omertà generalizzata, che da allora si è intensificata, può essere attribuita alla crescente ostilità nei confronti del NED da parte di governi e popolazioni straniere, e ai relativi sforzi per limitare o proscrivere l’organizzazione. La realtà della ragion d’essere e del modus operandi dell’Endowment non solo è diventata indicibile, ma deve essere veementemente negata dai giornalisti occidentali. In modo rappresentativo, un articolo del Guardian del luglio 2015 sulla messa al bando del NED da parte della Russia, per descriverne le operazioni si era incredibilmente basato su una breve citazione dal sito web dell’organizzazione.

      Anche se i media mainstream possono essere rimasti in silenzio sulla mefitica influenza del NED all’estero nell’ultimo decennio, lo stesso non vale per accademici, attivisti, ricercatori e giornalisti indipendenti. Il database delle sovvenzioni dell’Endowment è stato uno strumento prezioso per tenere d’occhio gli intrighi internazionali di Washington e per mappare le connessioni personali e organizzative di agenti ed entità influenti. Nel frattempo, lo status del NED come copertura della CIA poteva essere semplicemente dimostrato, attraverso le molteplici ammissioni pubbliche dei suoi stessi leader.

      Ogni volta che le proteste scoppiavano in qualche parte del mondo e ricevevano un’ampia copertura giornalistica da parte dell’Occidente, i cittadini interessati potevano consultare il database delle sovvenzioni NED e scoprire che, nella stragrande maggioranza dei casi, la maggior parte, se non tutti, gli individui e i gruppi citati nei resoconti dei media ricevevano finanziamenti dal Fondo. Sebbene sia impossibile da quantificare, non sorprenderebbe se le voci dissidenti che richiamano l’attenzione su questo fatto abbiano scongiurato tentativi di rivoluzioni colorate, interrotto campagne di ingerenza esterna, protetto governi e figure politiche popolari e altro ancora.

      Naturalmente, nonostante il NED abbia sfacciatamente eliminato dal web le prove delle sue vaste operazioni, questa connivenza continua a prescindere, in modo occulto. Si potrebbe anche sostenere che oggi le malefatte del Fondo sono ancora più pericolose, dato che individui e organizzazioni possono nascondere le loro fonti di finanziamento. Ma la mossa dimostra ampiamente che il NED oggi non è in grado di sopportare il minimo controllo pubblico, quella che avrebbe dovuto essere la giustificazione della sua stessa esistenza. Dimostra che le “operazioni palesi” finanziate dagli USA sono proprio quel “bacio della morte” che il Fondo avrebbe dovuto sostituire.

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