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      • Oltre la “semplice” propaganda: spudorate falsità da far bere ai popoli della terra

      Oltre la “semplice” propaganda: spudorate falsità da far bere ai popoli della terra

      Leggendo e ascoltando la valanga di notizie che inondano i vari canali informativi ogni giorno e a ogni ora (social, TV, radio, etc.), spesso (ma poco volentieri) ci troviamo dinnanzi ad un muro infinito di menzogne e falsità.

      Menzogne e falsità che ovviamente non compongono il 100% del materiale a disposizione (per fortuna ancora esistono alcuni canali informativi che cercano di rimanere il più possibile aderenti all’oggettività delle cose e a promuovere analisi in “buona fede”), ma comunque una larghissima fetta della “torta informativa” totale.

      In particolar modo quella più facilmente accessibile alla grande maggioranza della popolazione e dunque la più conosciuta ed utilizzata.

      Larghissima “fetta informativa” composta non solo dai tanto vituperati (spesso a ragione) mezzi “mainstream”, ma anche da un’infinità di canali (presenti sui maggiori social media, fra gli altri posti) che nascono appositamente per promuovere la visione dominante. Canali falsamente slegati al mainstream, in realtà invece spesso gestiti proprio da propagandisti diretta emanazione dei centri di potere (in primis i governi o le grandi multinazionali) interessati solamente a ribadire la giustezza dell’idea dominante sui vari accadimenti contemporanei (e non solo).

      Canali che ottengono valanghe di immagini “esclusive” di prima mano e che poi sapientemente commentano propagandando il “mainstream”. Spesso condendo il tutto con una cattiveria e un odio senza limiti nei confronti della parte avversa. Cercando, ad esempio, di disumanizzare il nemico e dunque mostrandolo come un sub-umano da annichilire se non proprio da eliminare (non solo metaforicamente).

      Una visione dunque dominante, calata dall’alto ad interesse esclusivo di qualche élite disinteressata alla vita altrui, che viene ripetuta milioni di volte da migliaia di centri informativi che raggiungono con regolarità una larga fetta della popolazione mondiale.

      Una rete ben collaudata che opera ormai “meccanicamente”. Parafrasando Mario Draghi, essa ottempera ai suoi compiti con il “pilota automatico”.

      Cercando dunque di far diventare veri dei fatti (e oggettive delle analisi) che il buon senso e la minima logica individuale porterebbero a considerare totalmente falsi dopo i primi due secondi di ragionamento. Come probabilmente disse il nazista Joseph Goebbels (capo della propaganda del Terzo Reich): “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte: diventerà una verità”.

      Vere e proprie mistificazioni della realtà che vengono “vomitate” sulla popolazione, come una cascata che parte dalle élite e discende su tutti noi “comuni mortali”, soprattutto grazie a persone e organi informativi collusi e/o compiacenti.

      Ricordiamo tutti, solo per fare un esempio, le parole esatte dell’allora Premier italiano Mario Draghi a una Conferenza stampa di metà 2021: “[…] l’appello a non vaccinarsi è un appello a morire. […] Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire. Non ti vaccini, ti ammali, contagi (facendo dunque pensare che chi era vaccinato non contagiava. FAKE NEWS di primo livello.) lui/lei muore. Questo è. […].” Parole riportate in pompa magna e propagandate ai quattro angoli dell’Italia come verità assolute (come preziose “rivelazioni” uscite dalla bocca dell’ “Altissimo” e dunque da accettare senza fiatare) da illustri (e meno illustri) esponenti del mainstream.

      Io credo dunque che uno dei primi compiti della “controinformazione in buona fede” è quello di fare in modo che una bugia ripetuta cento, mille, un milione di volte resti una bugia; e che essa venga percepita come tale dalle centinaia di milioni di persone che i propagandisti delle élite cercano di far diventare verità.

      Aldilà che ci piaccia (o che ci rassicuri di più) la bugia o la realtà delle cose.

      Come enfatizzato da Noam Chomsky anni fa: “La manipolazione dei media fa più danni della bomba atomica, perché distrugge i cervelli.”

      Due esempi “penosi” e veramente lampanti di tale deriva mistificatoria mainstream:

      • Il collasso imminente della Russia grazie alle sanzioni occidentali (cosa non avvenuta)
      • La narrazione che dava il leader di Hamas Yahya Sinwar nascosto come un “topo” h24 nei tunnel di Gaza dal 7 ottobre 2024 (nel lusso e sempre circondato da ostaggi israeliani), mentre i suoi uomini e i civili palestinesi morivano sotto i colpi israeliani.

      La realtà è balzata agli occhi dell’opinione pubblica globale solamente dopo più di un anno, e precisamente dopo la sua morte. Morte avvenuta non con un raid aereo o un’operazione speciale dell’IDF nel buio dei tunnel della Striscia, ma combattendo in prima linea accanto ai suoi uomini, alla luce del sole e poi all’interno di un edificio a più piani già mezzo distrutto dai carri armati Merkavà, e comunque spirando non prima di aver lanciato un bastone, l’ultima “arma” rimastagli, contro un drone di Tel Aviv. Con l’IDF che l’ha ucciso per caso, durante uno dei tanti scontri fra i militari israeliani e i palestinesi.

      Queste due falsità conclamate e sotto gli occhi di tutti vengono ancora propagandate come notizie vere e analisi corrette da parte sia di attori istituzionali che “falsamente” indipendenti.

      A sottolineare e a ricordare queste dinamiche informative scandalose, sotto riporto alcuni stralci di dichiarazioni ed analisi fatte da “illustri e fini” analisti (oltre a politici, giornalisti, etc.) che hanno davvero provato (e ancora provano) a propagandare tale visione. Anche in modo davvero sprezzante e umiliante non solo dell’intelligenza umana ma anche dell’esistenza stessa (di un essere umano, di un popolo e fino all’anima).

      Una carrellata a tratti veramente incredibile, non solo da leggere ma anche da immaginare solamente.

      Parole che spero possano far riflettere sulla pericolosa deriva alla quale siamo giunti e contro la quale tutti dobbiamo provare ad agire per cercare di rendere il mondo un posto più PULITO a 360°:

      -) Collasso della Russia:

      1) Intervista del Corriere della Sera del 05/03/2022 all’allora Segretario del Partito Democratico Enrico Letta, riportata con ampi stralci da tutti i principali media mainstream italiani: “[…] Le sanzioni sono le più dure mai comminate e in qualche giorno porteranno al collasso l’economia russa. […] (Esse) sono veramente devastanti, non dobbiamo ogni giorno fare il rilancio.”[1]

      2) JP Morgan in un’analisi di marzo 2022, riportata fra gli altri dall’ANSA: “La Russia, dopo le sanzioni inflitte dai Paesi occidentali, va verso un collasso dell’economia che potrebbe superare, per gravità, quello visto dopo il default del debito nel 1998. […] Le sanzioni colpiranno nel segno per l’economia russa, che ora è diretta verso una profonda recessione.”[2]

      3) Abbas Gallyamov, ex collaboratore di Putin divenuto analista per varie testate occidentali e trasferitosi in Israele nel 2022, raccontava alla CNN (ripreso da quasi tutti i giornali mainstream occidentali) ad inizio 2023: “[…] (In Russia) l’economica si sta deteriorando, la guerra è persa. […] Tra un anno, quando il protrarsi dell’operazione militare speciale in Ucraina avrà portato a un numero ancora maggiore di morti e l’economia della Russia sarà al tracollo, il presidente Vladimir Putin potrebbe vedersi costretto a sospendere le presidenziali previste nel 2024, innescando un colpo di Stato.”[3]

      4) Mario Draghi, allora Presidente del Consiglio Italiano, alla Conferenza stampa del 31 maggio 2022 (a seguito di un Consiglio Europeo): “L’accordo sulle sanzioni è stato un successo completo (e) […] l’Italia non esce penalizzata dall’intesa. […] Il momento di massimo impatto di tutte le sanzioni fin qui approvate (sulla Russia) sarà da questa estate in poi.”[4]

      5) La riconfermata Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen dopo un Consiglio Europeo del maggio 2022: “Le nuove sanzioni distruggeranno la capacità di Putin di finanziare la sua guerra.”[5]

      Parole al vento, preparate ad hoc per raccontare e far passare come vera una situazione nella realtà dei fatti decisamente diversa. Dunque per ingannare i popoli, manipolarli per portarli a credere (e dunque a sostenere) a una narrativa (e delle decisioni conseguenti) favorevole solamente all’élite.

      -) Narrazione su Yahya Sinwar:

      1) Rai Play del 17 ottobre 2024: “Gaza, l’imprendibile Yahya Sinwar viveva come un topo nel dedalo dei tunnel. Era il ricercato numero 1, la regina di cuori tra i most wanted del Medio Oriente […].”[6]

      2) Libero Quotidiano, 17 ottobre 2024: “Yahya Sinwar, l’ultimo anno vissuto come un topo. […] La sua uccisione è stata una sorpresa anche per Israele. Stando alle varie indiscrezioni nessuno si aspettava che Sinwar fosse fuori dai tunnel di Rafah dove si stava rifugiando.”[7]

      Sarà uscito a prendere il sole dopo più di un anno di buio?

      I cortocircuiti del mainstream riescono spesso a scavare il fondo, oltre che toccarlo….

      3) The Jerusalem Post, 19 gennaio 2024: “Sinwar – keep hiding like a mouse in a tunnel”. Il tutto corredato da una foto dipinta da un gruppo israeliano nella base IDF di Tze’ilim.

      4) Pagina Telegram di Lion Udler, propagandista israeliano che pubblica notizie “di prima mano” (dunque passategli dall’ “alto”) spesso con commenti personali:

      • Commento personale di Lion Udler del 13/11/2023 sul suo canale Telegram: “Non ci sono innocenti nella Striscia di Gaza, sono tutti colpevoli. […] La società palestinese va cacciata via, lontano da ogni confine di civiltà, da ogni confine con la vita!”

      Non credo servano commenti ulteriori a tali dichiarazioni…..

      • L’IDF ha lanciato banconote false da 20 shekel (circa €5) a Deir Al Balah, nel centro della Striscia di Gaza – e su di esse appare un ritratto del leader dell’organizzazione terroristica di #Hamas a Gaza, Yahya #Sinwar, come un topo: “I tuoi soldi sono con Sinwar”, c’è scritto (notizia del 18 aprile 2024).

       

      Messaggio per far passare l’idea di Sinwar nascosto nei tunnel e pronto a scappare per vivere nel lusso….. Oggettivamente, anche solo le circostanze della sua morte sbriciolano in un colpo solo tutta la propaganda di almeno un anno su di lui.

       

      Narrazioni, come accennato sopra, completamente fracassatesi dunque nelle circostanze della morte di Sinwar. Con le IDF (e la grande maggioranza del mainstream) che hanno provato a ri-distruggere “Post Mortem” la sua figura, affrettandosi a ribadire l’amore di Sinwar e della sua famiglia per il lusso nonostante le sofferenze dei palestinesi. Pubblicando a sostegno di questa tesi un presunto filmato della moglie di Sinwar in un tunnel con una borsa “Hermés” da circa 30.000 dollari e il seguente commento del portavoce delle IDF in lingua araba Avichay Adraee “La moglie di Sinwar è entrata nel tunnel con lui […] il 6 ottobre, portando una borsa il cui costo è stimato in 32 mila dollari?! Lascio a voi il commento.”

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