Il 3-0 alla Liu Jo Nordmeccanica Modena di fronte ai 5000 del PalaPanini regala il primo Scudetto della storia novarese. Katarina Barun eletta MVP.
Novara può urlarlo – è il caso di dirlo – finalmente: è Scudetto! La Igor Gorgonzola inscena una prestazione perfetta al PalaPanini di Modena, sconfiggendo per 3-0 la Liu Jo Nordmeccanica e il muro dei 5.000 tifosi bianconeri e conquista il titolo della Samsung Gear Volley Cup di Serie A1 2016-17. Le azzurre di Marco Fenoglio dominano il match, facendo cadere per la prima volta nella serie il fattore campo. Le padrone di casa si arrendono al desiderio ardente delle ospiti di festeggiare e non riescono ad allungare il duello a Gara-5. MVP del match e della serie di finale è Katarina Barun, semplicemente straordinaria e come al solito migliore realizzatrice con 18 punti e il 41% offensivo.
Dopo la vittoria nella Coppa Italia 2015, per la nuova Agil giunge il titolo più prestigioso. Con lo Scudetto, desiderato a lungo e ora finalmente agguantato, le azzurre ottengono anche l’accesso alla prossima CEV Volleyball Champions League (difenderanno i colori italiani insieme all’Imoco Volley Conegliano, che vi accederà in quanto vincitrice della Regular Season, mentre Modena potrà partecipare alla CEV Cup).
Per la Igor è il tricolore che cambia la storia, di una Società – l’Agil Volley di Suor Giovanna Saporiti, che a Novara ha creato il volley negli anni ’90, e di tutti i dirigenti che con lei collaborano da tempo – e di una città, che scolpirà la data dell’11 maggio 2017 nei suoi ricordi eterni.
Per Novara è il trionfo che esorcizza l’incubo delle cinque finali Scudetto perse, che se non cancella del tutto almeno smorza la delusione dei 5 match point non sfruttati tra Gara-3 e Gara-4 nel 2004 contro la Foppapedretti Bergamo, o del ko in Gara-5 in casa contro la Pomì Casalmaggiore nel 2015.
Nello Scudetto dell’Igor Gorgonzola c’è il marchio appunto di Katarina Barun, amatissima dal pubblico novarese, straordinaria campionessa tornata a ‘casa’ per regalare un sogno ai tifosi e per riempire l’unico vuoto di una grandissima carriera. E c’è quello di Francesca Piccinini, ingaggiata dalla società novarese proprio per compiere il passo che la divideva dal tricolore e capace a 38 anni di essere non solo esempio, ma anche fantastica protagonista, una volta di più regina della pallavolo italiana: per lei è il quinto Scudetto, poco più di un anno fa aveva festeggiato con la Pomì Casalmaggiore la sesta Champions League.
Quanto a trionfi multipli, non è da meno Stefania Sansonna, al terzo anno a Novara e al terzo Scudetto personale dopo i due conquistati a Piacenza. Una crescita tecnica che a 35 anni non si è ancora arrestata, grinta e determinazione trasferite a tutte le compagne. Grinta e determinazione che sono solo alcune delle armi di coach Marco Fenoglio per ottenere il massimo da tutte le sue atlete: per l’allenatore cuneese è il secondo titolo dopo quello alla guida di Bergamo nel 2006.
L’Igor Gorgonzola è riuscita a raggiungere l’apice della forma proprio in corrispondenza dei Play Off Scudetto. Dopo la sconfitta di Scandicci in Gara-1 dei quarti di finale, sono arrivate 7 vittorie nelle successive 8 partite grazie all’apporto di tutta la rosa. Allo starting six titolare, formato oltreché dalle tre giocatrici già citate dalle due centrali italiane Cristina Chirichella e Sara Bonifacio – sempre più eccellenti interpreti – e dalle due olandesi Laura Dijkema (al palleggio) e Celeste Plak (in banda), si aggiungono Judith Pietersen, altra olandese decisiva in Gara-3, la regista Carlotta Cambi, per lunghi tratti della stagione impiegata da titolare, Melissa Donà e Giorgia Zannoni, il cui servizio e l’apporto in difesa hanno aiutato la squadra in più di un frangente, la centrale Sara Alberti e l’ultima arrivata (o meglio dire ritornata) Cristina Barcellini.
La cronaca
Il colpo d’occhio del PalaPanini è straordinario. Più di 5000 spettatori per una partita infrasettimanale femminile non si vedevano a Modena dai tempi dello scudetto della Phone Limited Volley Modena, dalla quarta partita contro la Medinex Reggio Calabria del 6 maggio 2000. Tutti i tifosi di Modena vestono di bianco, l’effetto è splendido e il chiasso è indescrivibile. Nutritissima e colorata di azzurro la curva dei tifosi di Novara. Insomma uno spettacolo che replica quelli delle prime tre gare ma che non smette di lasciare a bocca aperta.
Confermati i sestetti iniziali delle prime tre sfide. Le ospiti si presentano con Barun opposta a Dijkema, Plak e Piccinini in banda, Chirichella e Bonifacio al centro, Sansonna libero. Le padrone di casa rispondono con Brakocevic opposta a Ferretti, Ozsoy e Bosetti di banda, Heyrman e Belien al centro, Leonardi libero.
L’inizio di partita mostra che la Igor non ha alcun timore reverenziale: il mancino di Barun e la pipe di Plak siglano il 2-4. L’opposta croata va poi in rete, Piccinini imprecisa in ricezione e Heyrman firma il sorpasso 5-4. Subisce due murate consecutive Bosetti, Novara rimette la testa avanti 5-7. Si accende Brakocevic, pallonetto e attacco profondo per il 7-8. Il clima è bollente, protesta la panchina bianconera sul tocco di Bonifacio e il primo arbitro estrae il cartellino giallo. La centrale azzurra prima sbatte contro la rete e poi contro Belien, 11-9 per la Liu Jo Nordmeccanica. Pareggia Plak tuonando dai nove metri (11-11), supera Zannoni con il servizio insidioso che beffa Ozsoy. Chirichella alza per Barun, 12-14. Brakocevic murata, sul -3 coach Gaspari ricorre al primo time out. Con le centrali Modena si rifà sotto, Heyrman stampa Piccinini e 15-16. Brakocevic in lungolinea e con l’ace all’incrocio delle righe, 17-17. Bosetti sbaglia, Barun subisce il block-in di Heyrman ma poi infila la diagonale del 18-20. Cade sulla linea il muro a due su Ozsoy e la formazione ospita sprinta 19-22, d’obbligo il time out modenese. Out il contrattacco di Piccinini, la chance di rimonta è ghiotta ed entra Bianchini al servizio. La palla è fuori e Igor 20-23. Fuori anche il primo tempo di Chirichella, ma il Video Check mostra il tocco del muro e quattro set point. Subito alla prima occasione picchia Barun, primo boato della curva novarese: 20-25 e 0-1.
Sestetti invariati per l’inizio del secondo set. Ancora fallosa la Liu Jo Nordmeccanica: Ferretti sbaglia il servizio (il sesto del match) e Belien indirizza male la fast per l’1-3. Si sblocca Bosetti con due punti in fila, 3-3. Al terzo tentativo, Bonifacio ci mette le mani e block-in del 3-5. Barun gestisce al meglio anche le palle sbilenche, Plak ci aggiunge una mazzata al servizio e 5-8. Modena continua a regalare al servizio, Plak spinge in pipe e 6-10: è time out per Gaspari. Belien aspetta la connazionale al varco e la mura per l’8-10, Piccinini larga con la parallela e -1. Il Video Check premia ancora Novara, visto che la palla di Barun è sulla riga. Spettacolare il punto del +3 Igor, firmato dalla fast piazzata di Chirichella (9-12), che poi respinge Ozsoy (10-13). Bosetti non rischia, Barun al contrario forza e scatena i tifosi azzurri: 11-15 e time out Modena. Brakocevic out con il servizio, Gaspari cambia tutta la diagonale inserendo Bianchini e Petrucci. Emotivamente la mossa pare funzionare, mini parziale bianconero (15-18). Primo acuto di Piccinini ed è un’opera d’arte, 15-20. Rientra Ferretti, entra Alberti proprio in tempo per murare Belien e scrivere il 16-22. Di nuovo Piccinini, poi l’ace di Donà appena entrata. Arriva anche il muro di Plak, la Liu Jo Nordmeccanica s’inchina 17-25.
Modena vuole provare la rimonta con il sestetto tipo e Brakocevic torna in campo. E la reazione c’è, con Belien e il pallonetto dell’opposta serba (5-1). La Igor si ridesta e con Chirichella si avvicina (5-4). Nuovo scatto bianconero, contenuto dalle azzurre: Brakocevic non mette palla giù, Barun inventa il pallonetto che elude il muro e scrive il 7-7. Dentro Bianchini, che forza al servizio (9-7). Novara non stacca la testa dal match e rientra con l’ace di Chirichella su Ozsoy. Il punto del sorpasso, con il mani out di Plak, è un colpo pesante per le emiliane. Ozsoy impallinata di nuovo, 9-11. Invasione di Bosetti contestata dalla formazione di casa, ma è +3 Igor (9-12). Gaspari tenta la carta Marcon per Bosetti. Sansonna para, Barun appena out e 11-13. Appena lunga Plak, ma il Video Check per l’ennesima volta giunge in soccorso delle azzurre: tocco a muro e 12-15. Chirichella apre i tentacoli e spegne l’urlo del PalaPanini: 14-17. Ace di Barun, muro di Chirichella su Marcon: 14-19 e nel palazzetto si sente solo la curva novarese. Altra palla che cade sulla riga, assolo azzurro e 14-21. Gaspari rimette Brakocevic, ma l’invasione di Bosetti spinge la Igor al 16-22. Il colpo di Brakocevic finisce a metà rete e assomiglia al segnale di resa. Heyrman fallisce la slash, poi Plak sigla il muro del sogno novarese: è Scudetto!
Le dichiarazioni
Celeste Plak, schiacciatrice Igor Gorgonzola: “Tutto ha funzionato per il meglio, sono contentissima perché abbiamo ottenuto quanto volevamo. Siamo state perfette sul campo, non abbiamo offerto alcuna chance a Modena. Sapevamo cosa volevamo, siamo venute qui e l’abbiamo conquistato. Abbiamo analizzato i nostri errori, avevamo tanto materiale per riuscire a migliorarci. Grazie ai tifosi, non solo il tredicesimo uomo per noi, ma addirittura il quattordicesimo. Come festeggerò? Brindando con le mie compagne, senza pensare a domani”.
Giorgia Zannoni, libero Igor Gorgonzola: “Era difficilissimo giocare qui stasera, ma avevamo voglia di vincere Scudetto e di vincerlo qui. Abbiamo disputato una partita da grande squadra, siamo state bravissime. Non ho ancora realizzato quello che è successo. Mi sento come sul tetto, in cielo. Abbiamo scritto la storia di questa società e questa serata ci resterà per sempre nel cuore”.
Fabio Leonardi, patron Igor Volley: “Grande soddisfazione, Novara è una piazza importante e sono felice di aver consolidato il legame tra la pallavolo di alto livello e il gorgonzola, che è un prodotto del territorio e lo rappresenta al meglio. Abbiamo raggiunto la seconda finale in tre anni, grazie a una grande crescita prestazionale. Siamo contentissimi, dico grazie alle ragazze, al mister, allo staff, ai tifosi, agli sponsor e ai partner che ci sono stati vicinissimi”.
Suor Giovanna Saporiti, presidente Agil Volley: “Per Novara è la sesta finale Scudetto, per me è la quarta e finalmente abbiamo vinto. Avevamo un forte desiderio, che è diventato realtà grazie a tutti quanti: ragazze fantastiche, allenatore e staff fantastici. Quest’anno il nostro percorso è iniziato in sordina, poi siamo migliorate grazie all’applicazione dei dettami dell’allenatore. Novara città – è inutile dirlo – voleva questo successo. Grazie ai tifosi vicini a noi e al gruppo degli sponsor che ci ha dato una mano incredibile per metterci nelle condizioni ideali per conquistare il successo”.
Marco Gaspari, allenatore Liu Jo Nordmeccanica: “Non è facile fare un’analisi dopo la sconfitta dello Scudetto, ma devo essere oggettivo. Prima di tutto un grande applauso a Novara, perché ha disputato una bellissima finale. Abbiamo provato a tenerla viva, ma loro hanno sicuramente meritato. Grazie a tutte le mie ragazze, in una stagione particolare in cui siamo stati vivi su tutti i fronti e abbiamo dovuto spingere anche in Regular Season – una montagna da scalare – siamo arrivati fino in fondo e non è cosa banale e scontata. Merito alle ragazze per aver raggiunto la finale, per aver portato un entusiasmo a Modena che nella pallavolo femminile mancava. Mi dispiace di cuore. Abbiamo provato a migliorare partita dopo partita, ma non abbiamo mantenuto l’ordine necessario. Grazie allo staff, sono entrato in corso a novembre e non ho potuto impostare il mio lavoro e quindi merito a loro per tutto il supporto”.
Katatina Barun, opposta Igor Gorgonzola ed MVP delle Finali: “È veramente una grande emozione, non ci credo ancora. Grande vittoria, per squadra, società e per i tifosi grandissimi. Siamo una grande squadra: è vero che abbiamo offerto prestazioni poco convincenti a inizio stagione, ma quando serviva abbiamo dato tutto. Il nostro lavoro da inizio agosto è stato ripagato. Sono felicissima, lo Scudetto mi mancava tantissimo e l’ho conquistato”.