11 Aprile 2018 – Il futuro è sempre più verde e il futuro dell’energia è sempre più “rinnovabile”. La conferma arriva dai dati provenienti dalla produzione di energia alternativa in Portogallo che, nel mese di Marzo, ha superato il fabbisogno energetico del Paese. A Marzo le fonti verdi hanno prodotto 4.812 gigawattora di elettricità, corrispondenti al 103,6% di quelli consumati.
La fonte più produttiva è stata quella idroelettrica, che ha fornito il 55% del fabbisogno nazionale, mentre l’energia proveniente dalle fonti eoliche ha coperto il 42% dei consumi.
Il Portogallo si conferma una delle nazioni più “green” d’Europa ma non è il primo Paese ad aver raggiunto questo tipo di record. Nel Maggio 2017, le fonti alternative in Scozia avevano prodotto circa il 95% dei consumi energetici del Paese, grazie all’energia elettrica generata da fonti eoliche.
È proprio l’energia eolica la principale fonte alternativa utilizzata in Europa, che ha visto nella giornata del 4 Gennaio 2018 un altro record, con il 22,7% della richiesta di energia soddisfatta da questa fonte.
Ma dove si posiziona l’Italia rispetto agli altri Paesi europei? La classifica vede in testa la Germania, seguita dalla Spagna, dalla Francia e dal Regno Unito. L’Italia è quinta, con il 14,5% di energia prodotta da fonti alternative.
Il Portogallo, che ha stabilito questo incredibile record, sta dimostrando che la ripresa economica parte anche dall’ambiente e dalle politiche volte alla salvaguardia del Pianeta. In una nazione dove le condizioni meteorologiche sono favorevoli allo sviluppo di energia idroelettrica ed eolica, sta crescendo sempre più la produzione di energia da fonti alternative e i risultati del mese di Marzo 2018 ne sono la prova.
Secondo le ricerche, nel 2050 circa 139 Paesi del mondo potrebbero arrivare a soddisfare il 100% del fabbisogno di energia. L’energia eolica è fonte rinnovabile pulita, rispettosa dell’ambiente, in grado di favorire la ripresa economica dei Paesi e di creare posti di lavoro.
In Italia, le potenzialità di un forte sviluppo dell’energia eolica sono numerose ma si scontrano con una burocrazia a volte lenta e poco lungimirante. I numeri finora sono positivi, nei primi due mesi del 2018 c’è stato un aumento del 3% nell’installazione di impianti di energie alternative, ma non è ancora sufficiente.