Si aprono nuove prospettive per le persone affette da cecità corneale, una grave patologia oculare: per la prima volta un trattamento con cellule staminali ha permesso di ripristinare la vista in pazienti con gravi problemi di visione.
La ricerca – che è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista The Lancet – ha coinvolto quattro pazienti, due donne e due uomini, ed è da segnalare perché ha evidenziato una possibile alternativa rivoluzionaria ai trattamenti tradizionali che spesso richiedono il prelievo invasivo di cellule dall’occhio sano del paziente oppure dipendono da trapianti di cornea da donatori deceduti con il rischio di rigetto.
In questo caso, invece, è stato fatto il prelievo di cellule del sangue da un donatore sano.
Successivamente è stata fatta la riprogrammazione in cellule staminali pluripotenti indotte (uno stato simile a quello embrionale) a cui è seguita la trasformazione in un sottile strato trasparente di cellule epiteliali corneali.
Infine, si è proceduto al trapianto, dopo la rimozione del tessuto cicatriziale dalla cornea danneggiata.
Dopo i trapianti tutti e quattro i riceventi hanno mostrato miglioramenti immediati nella vista.
I progressi sono durati nel tempo in tutti i pazienti tranne uno che ha mostrato una lieve regressione del risultato terapeutico durante il periodo di osservazione di 12 mesi. Ad ogni modo, a distanza due anni, nessuna persona ha sviluppato eventi avversi gravi e non ci sono stati segni di rigetto, neppure negli individui non sottoposti a farmaci immunosoppressori.
Kapil Bharti, ricercatore di cellule staminali traslazionali presso l’US National Eye Institute, National Institutes of Health, a Bethesda, Maryland, ha commentato: “I risultati descritti su The Lancet sono impressionanti. Si tratta di uno sviluppo entusiasmante”.
Gli autori dell’esperimento, tutti oftalmologi dell’Università di Osaka, hanno dichiarato che a marzo partiranno trials clinici per valutare l’efficacia di questo trattamento su una scala più ampia.