Giuseppe Tornatore rende omaggio a Ennio Morricone, nel documentario Ennio. La pellicola è il ritratto a tutto tondo di uno dei musicisti più popolari e prolifici del XX secolo, tra i più amato dal pubblico internazionale, due volte Premio Oscar, autore di oltre 500 colonne sonore indimenticabili.
“Ho lavorato venticinque anni con Ennio Morricone. Ho fatto con lui quasi tutti i miei film, per non contare i documentari, gli spot pubblicitari e i progetti che abbiamo cercato di mettere in piedi senza riuscirci. Durante tutto questo tempo il nostro rapporto di amicizia si è consolidato sempre di più. Così, film dopo film, man mano che la mia conoscenza del suo carattere di uomo e di artista si faceva più profonda, mi sono sempre chiesto che tipo di documentario avrei potuto fare su di lui. E oggi si è avverato il mio sogno”, sottolinea Tornatore.
Il documentario lo racconta attraverso una lunga intervista di Tornatore al maestro, testimonianze di artisti e registi, come Bertolucci, Montaldo, Bellocchio, Argento, i Taviani, Verdone, Barry Levinson, Roland Joffè, Oliver Stone, Quentin Tarantino – scene di fiction, musiche e immagini d’archivio. Ennio è anche un’indagine volta a svelare ciò che di Morricone si conosce poco. Come la sua passione per gli scacchi, che forse ha misteriosi legami con la sua musica.
Ma anche l’origine realistica di certe sue intuizioni musicali come accade per l’urlo del coyote che gli suggerisce il tema de Il buono il brutto, il cattivo, o il battere ritmato delle mani su alcuni bidoni di latta da parte degli scioperanti in testa ad un corteo di protesta per le vie di Roma che gli ispira il bellissimo tema di Sostiene Pereira. Un’attitudine all’invenzione che trova conferma nel suo costante amore per la musica assoluta, e la sua vocazione a una persistente sperimentazione.
“Ho voluto realizzare Ennio – prosegue il regista – per far conoscere la storia di Morricone al pubblico di tutto il mondo che ama le sue musiche. Non si è trattato solo di farmi raccontare da lui stesso la sua vita e il suo magico rapporto con la musica, ma anche di cercare negli archivi di mezzo mondo interviste di repertorio e altre immagini relative alle innumerevoli collaborazioni svolte in passato da Morricone con i cineasti più importanti della sua carriera”.
Il film è strutturato attraverso “gli spezzoni dei film da lui musicati, le immagini di repertorio, i concerti, possa fare entrare lo spettatore nella formidabile parabola esistenziale ed artistica di uno dei musicisti più amati del ‘900. E poi mi sono soffermato sul ‘mio’ Ennio Morricone, raccontando anche il metodo molto speciale con cui abbiamo affrontato il nostro lavoro dai tempi di Nuovo Cinema Paradiso sino all’ultimo La corrispondenza, l’argomento preferito dai giornalisti in ogni intervista”, conclude.
Non resta allora che lasciarsi trasportare dalla musica e dalle immagini.
Regia, soggetto, sceneggiatura: Giuseppe Tornatore
Musiche: Ennio Morricone
Fotografia: Fabio Zamarion, Giancarlo Leggeri
Montaggio: Massimo Quaglia e Annalisa Schillaci
Suono: Gilberto Martinelli, Fabio Venturi
Produzione: B Produzioni Srl, prodotto da Gianni Russo e Gabriele Costa, una coproduzione Potemkino (Belgio), Terras (Belgio), Gaga (Giappone), Blossom Island (Cina)
Distribuzione internazionale: Block 2 Distribution
Distribuzione italiana: Lucky Red
Fonte: www.altrenotizie.org