Di recente, la Nass ha anche pubblicato un articolo, “The WHO’s Proposed Treaty Will Increase Manmade Pandemics” (Il trattato proposto dall’OMS aumenterà le pandemie causate dall’uomo) [2,3] in cui ripercorre la storia della guerra biologica e il ruolo della ricerca sul guadagno di funzione, la situazione attuale e il piano dei globalisti per il nostro futuro. È indispensabile che tutti capiscano qual è il piano, perché potremo fermarlo solo rifiutandolo in massa.
La Nass è perseguitata da una commissione medica statale che agisce al di fuori della legge
Come prima cosa, la Nass fornisce un aggiornamento sulla sua situazione personale. Nel gennaio 2022, l’ordine dei medici del Maine aveva sospeso la licenza medica della Nass per aver diffuso “disinformazione sulla COVID” e aver prescritto l’ivermectina. Le era stato inoltre ordinato di sottoporsi ad una valutazione psicologica da parte di uno psicologo selezionato dal consiglio [4]. La Nass si era rifiutata.
Come sottolinea nell’intervista, la “disinformazione” si riferiva ad informazioni che potevano essere sbagliate o imprecise, ma sbagliarsi non è un crimine, per quanto il governo voglia farvelo credere.
Se abbiamo il Primo Emendamento – la libertà di parola – è per un motivo. Il governo non ha il diritto legale di sopprimere la nostra parola e la commissione medica è un’agenzia governativa statale. Quindi, censurando medici come la Nass e punendoli per aver espresso la loro opinione e per aver condiviso dati medici e scientifici, in realtà sono loro a violare la legge.
La Nass non aveva violato la legge, perché non c’è nessuna legge che vieti di condividere informazioni, anche se si sospetta che non siano corrette, o se si può dimostrare che sono sbagliate. In questo caso, il consiglio di amministrazione la sta punendo per aver condiviso delle verità.
Così, a metà agosto 2023, la Nass ha citato in giudizio il consiglio medico del Maine e a titolo personale tutti i membri del consiglio per aver violato i suoi diritti di libertà di parola [5].
“Farmi sapere che non potevo parlare del vaccino o del trattamento della COVID o delle mascherine o del distanziamento sociale, anche quando le cose che dicevo erano basate sulla letteratura medica pubblicata, è stata una violazione del Primo Emendamento”, ha dichiarato la Nass in un comunicato.
“Il governo statale e quello federale non possono limitare la libertà di parola delle persone. Quindi stiamo cercando di ottenere un processo con giuria per stabilire se il Board of Licensure in Medicine è colpevole di avermi perseguito e presa di mira in modo malevolo e a fini politici”.
Il piano a grandi linee
Qual è dunque il piano dei globalisti per il nostro futuro? Riassunto nel minor numero di parole possibile: dominio globale da parte di pochi e controllo totale delle masse.
Come ha spiegato da Nass, la pandemia COVID ci ha mostrato che la cabala tecnocratica ha il controllo sulla maggior parte, se non su tutti, i governi occidentali. Il fondatore del World Economic Forum (WEF) Klaus Schwab si è persino vantato di come i suoi Young Global Leaders siano ormai “penetrati” nei governi di tutto il mondo [6].
La cabala tecnocratica controlla anche la struttura burocratica dell’OMS. L’85% dei finanziamenti dell’OMS proviene da enti privati, la maggior parte dei quali è destinata a programmi specifici. “Quindi, l’OMS è già di proprietà di interessi privati”, afferma la Nass.
Secondo l’OMS, il motivo per cui la pandemia di COVID era diventata così grave è perchè le nazioni non avevano collaborato. Di conseguenza, il ragionamento è che abbiamo bisogno di un trattato internazionale che conferisca all’OMS i poteri di risposta alle pandemie. Il problema, ovviamente, è che la maggior parte delle nazioni aveva seguito le raccomandazioni irrazionali e non scientifiche dell’OMS. La sua inettitudine – intenzionale o meno – è ciò che ha distrutto le economie e causato morti inutili.
In base all’attuale bozza di trattato e agli emendamenti proposti alle IHR è chiaro che, sotto la struttura di potere dell’OMS, le vaccinazioni a base di mRNA saranno obbligatorie e che questi vaccini saranno prodotti in 100 giorni anziché in 10 anni, saltando le sperimentazioni umane e riducendo all’osso i test di sicurezza ed efficacia.
L’OMS deciderà anche quali farmaci potranno essere utilizzati nelle emergenze mediche e quali saranno proibiti. In altre parole, il direttore generale dell’OMS deciderà l’assistenza sanitaria per ogni persona in ogni Stato membro e il vostro medico di base sarà obbligato a seguire i suoi editti. Non avrete più alcuna libertà medica o autonomia corporea.
Le nazioni saranno inoltre costrette ad applicare a livello nazionale enormi programmi di biosorveglianza per identificare potenziali agenti patogeni con potenziale pandemico. Questo comprenderà l’esecuzione di tamponi e test su esseri umani, animali domestici, animali da allevamento, animali selvatici, fattorie, fabbriche, acque reflue e altro ancora, e le probabilità di trovare un agente patogeno con potenziale pandemico, se lo si cerca in ogni angolo del mondo, sono del 100%.
Il direttore generale dell’OMS avrà quindi la piena autorità di dichiarare una pandemia, o anche una potenziale pandemia, e, a quel punto, tutti i poteri decisionali ricadranno sull’OMS. Tuttavia, non ci saranno procedure standard a cui sottostare prima di poter dichiarare un’emergenza di salute pubblica.
Per come sono scritti questi documenti, il direttore generale potrà persino agire sulla base di ciò che equivale ad un sentito dire. Non dovrà avere la prova che una pandemia sia imminente o in corso. Potrà agire sulla base di semplici sospetti. Ancora più inquietante è il fatto che il trattato sarà sempre in vigore, quindi il direttore generale non avrà nemmeno bisogno di dichiarare un’emergenza. Avrà l’autorità di dettare le regole della salute pubblica anche in assenza di una pandemia. Ecco la portata di questo trattato.
Le nazioni dovranno anche sorvegliare e censurare i social media. La narrazione dell’OMS sarà l’unica consentita. YouTube ha già attuato questa politica, anche se il trattato non è ancora in vigore.
La storia della guerra biologica e come siamo arrivati a questo punto
La Nass parla anche delle armi biologiche e del motivo per cui oggi ci troviamo in una situazione in cui la maggior parte delle ultime pandemie sono praticamente il risultato dello sviluppo di armi biologiche.
Nel 1969, il presidente Nixon aveva annunciato che gli Stati Uniti avrebbero posto fine al loro programma di guerra biologica offensiva. Si trattava più che altro di una mossa strategica, non certo altruistica, perché gli Stati Uniti erano molto più avanti delle altre nazioni nel campo delle armi chimiche e nucleari. Vietando le armi biologiche, che sono relativamente semplici e poco costose da creare, gli Stati Uniti avrebbero ottenuto un vantaggio strategico sulla scena mondiale.
Nel 1972, Nixon aveva dato l’avvio al primo trattato globale per prevenire la creazione e l’uso delle armi biologiche. La Convenzione sulle armi biologiche era entrata in vigore tre anni dopo, nel 1975. Tuttavia, nel 1973 era stata scoperta l’ingegneria genetica, che, improvvisamente, aveva permesso agli Stati Uniti di ottenere un vantaggio tecnologico che avrebbe consentito la produzione di armi biologiche migliori e più precise.
Il problema della Convenzione sulle armi biologiche è che non viene applicata. Per essere efficace e verificabile, una nazione deve poter sfidare un’altra nazione, avere il diritto di effettuare ispezioni e proporre sanzioni in caso di non conformità. Ma questo metodo di applicazione non era stato incluso [nel trattato] e gli Stati Uniti, fin dal 1991, avevano bloccato tutti gli sforzi per aggiungere articoli applicativi al trattato. Quindi, come spiegato dalla Nass [7]:
“Con il pretesto di preparare le loro difese contro la guerra biologica e le pandemie, le nazioni hanno condotto una ricerca e uno sviluppo ‘a doppio uso’ (sia offensivo che difensivo), che ha portato alla creazione di microrganismi più letali e più trasmissibili. Utilizzando una nuova terminologia per proteggere questo sforzo dal controllo, la ricerca sulla guerra biologica è stata denominata ‘ricerca sul guadagno di funzioni’”.
Il SARS-CoV-2, ad esempio, sembra essere il risultato diretto della ricerca sul guadagno di funzione. Come ha osservato la Nass, presenta “analogie insolite (brevi segmenti identici di nucleotidi) con i tessuti umani e con il virus dell’HIV, che possono causare o contribuire alla fase autoimmune tardiva della malattia, ad una risposta immunitaria compromessa e alla ‘COVID lunga’”.
In quanto tale, il SARS-CoV-2 è un’arma biologica. David Martin, Ph.D., ha anche rilasciato molte interviste, tenuto discorsi e conferenze che denunciano la COVID-19 come un crimine di guerra biologica.
Stiamo finanziando la salute pubblica o lo sviluppo di armi biologiche?
Come si legge nell’articolo della Nass, i finanziamenti per le epidemie naturali, come l’influenza stagionale, sono stati accomunati a quelli per la biodifesa, nascondendo così il costo dello sviluppo di armi biologiche della nostra nazione, perché, in realtà, la “biodifesa” è “sviluppo di armi biologiche”.
E, mentre lo sviluppo di armi biologiche è pericoloso e viola il trattato internazionale, la biodifesa è inutile e rappresenta un completo spreco di denaro, è quindi una proposta perdente per i contribuenti.
Nel marzo del 2023, l’ex direttore dei CDC, il dottor Robert Redfield, aveva testimoniato davanti al Congresso affermando che, per quanto ne sapeva, la ricerca sul guadagno di funzioni non aveva mai portato allo sviluppo un singolo farmaco, vaccino o terapia [8].
In altre parole, pur conducendo questa ricerca con il pretesto della “difesa”, tutta la ricerca sul guadagno di funzioni è una ricerca sulle armi biologiche senza applicazioni pratiche per la salute pubblica.
Il trattato dell’OMS peggiora ulteriormente la situazione, imponendo ai Paesi membri di cercare agenti patogeni con potenziale pandemico e, in caso affermativo, di condividerli con tutti gli altri, mettendo in comune qualsiasi ricerca effettuata su di essi.
Quindi, il trattato dell’OMS promuove letteralmente la proliferazione delle armi biologiche e spalanca le porte alla ricerca e alla sperimentazione di queste armi. Così si eliminerà anche la possibilità di incolpare una nazione in particolare per lo scoppio di una pandemia (leggi scatenare un’arma biologica), poiché tutti lavoreranno sugli stessi agenti patogeni.
Il trattato richiede anche che le nazioni eliminino gli ostacoli amministrativi alla ricerca “gain-of-function” su agenti patogeni con potenziale pandemico, quando, in realtà, avremmo bisogno di regolamenti molto più severi su questo tipo di attività, se proprio vogliamo svolgerla.
Quindi, il trattato dell’OMS ci porterà nella direzione completamente opposta a quella in cui dovremmo andare per prevenire future pandemie. Per questo dobbiamo fermare la ricerca sul guadagno di funzioni, perché è la più grande minaccia pandemica in circolazione.
La preparazione alle pandemie è una cortina di fumo
Allo stesso modo, l’idea che il mondo possa prepararsi in anticipo ad una pandemia globale è “una cortina di fumo dietro la quale si nasconde un approccio fascista alla gestione sociale”, scrive la Nass. E aggiunge [9]:
“Non esiste un modo conosciuto per prevenire le pandemie e i metodi per i quali i governi stanno spendendo soldi, in realtà, peggioreranno di molto il problema”.
Il concetto di ‘risposta’: proibire farmaci generici disponibili e a basso costo per favorire lo sviluppo rapido di farmaci e vaccini brevettabili, che saranno sottoposti a test minimi e per cui i fabbricanti non avranno alcuna responsabilità, è un altro disastro in divenire”.
Le nostre agenzie sanitarie ci stanno svendendo
È importante notare che il governo degli Stati Uniti – comprese le nostre agenzie sanitarie – ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo e nella stesura di questi documenti, che ci priveranno della nostra sovranità come nazione, dell’autonomia corporea come popolo, nonché della libertà, dei diritti umani e della democrazia in generale.
In effetti, gli emendamenti al RSI eliminano specificamente la necessità di rispettare “i diritti umani, la dignità e la libertà delle persone” durante le emergenze sanitarie. Questa eliminazione, tuttavia, non è passata inosservata e, in seguito a forti critiche, nell’ultima bozza (quella dell’Ufficio di presidenza) del trattato sulle pandemie è stato inserito un linguaggio che “garantisce” i diritti umani.
Il punto è che le nostre agenzie sanitarie non ci proteggono. Sono controllate da interessi privati e globalisti e ci stanno svendendo.
Lo vediamo anche nel modo in cui le agenzie sanitarie statunitensi, come i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie e la Food and Drug Administration, si erano rifiutate di cambiare strada una volta diventato chiaro che i vaccini COVID non prevenivano l’infezione o la trasmissione e stavano causando tassi storicamente elevati di lesioni.
Al contrario, avevano rincalzato la dose e imposto l’obbligatorietà, iniziando a manipolare gli algoritmi dei database per nascondere l’entità delle lesioni e dei decessi. Allo stesso modo, l’OMS sta lavorando ad un passaporto vaccinale internazionale, anche se l’intera premessa per una cosa del genere non esiste più. Se i vaccini non prevengono l’infezione o la trasmissione, a cosa serve la prova della “vaccinazione”?
Lo stesso vale per le mascherine. Non importa quante prove scientifiche siano state portate, le autorità sanitarie si sono sempre rifiutate di ammettere che le mascherine non funzionano, anzi vorrebbero addirittura che se ne indossassero due o tre E cosa dire della raccomandazione mondiale di trattare solo l’infezione in fase avanzata? È l’ABC della medicina trattare una condizione il più precocemente possibile, soprattutto quando si tratta di infezioni.
Come ha osservato la Nass, “non ci sono dubbi: Le nostre agenzie sanitarie sono colpevoli di negligenza, travisamento e di aver volutamente causato danni alle loro stesse popolazioni”.
Tutte le regole di base della medicina sono state buttate via durante la COVID, e con il trattato sulla pandemia, il buon senso e le nozioni fondamentali di medicina spariranno per sempre. Nel suo articolo, la Nass approfondisce molto, per cui vi invito a leggerlo [10] nella sua interezza.
La tempistica
Le modifiche alle IHR richiederanno solo l’assenso del 50% dei presenti in sala al momento del voto, che avrà luogo durante la riunione annuale dell’Assemblea Mondiale della Sanità, dal 22 al 24 maggio 2024 [11]. Le modifiche entreranno in vigore 10 mesi dopo e saranno valide per qualsiasi nazione che non si sarà opposta.
Le nazioni che non avranno ufficialmente optato per l’esclusione saranno vincolate ai nuovi termini stabiliti negli emendamenti. Durante la riunione si voterà anche il trattato sulle pandemie. Richiederà il voto favorevole dei due terzi dei membri presenti in sala ed entrerà in vigore non appena 30 nazioni lo avranno ratificato.
Trenta giorni dopo, il trattato entrerà in vigore per tutte le nazioni che lo avranno sottoscritto. Tutte le nazioni che non avranno firmato il trattato saranno escluse dai suoi termini. Chi firmerà il trattato dovrà aspettare tre anni prima di poterne uscire.
La porta della libertà
Per evitare questo incubo, Nass ha fondato una nuova organizzazione chiamata Door To Freedom (doortofreedom.org), che cerca di educare le persone in tutto il mondo su come il trattato sulla pandemia e gli emendamenti alle IHR cambieranno la vita così come la conosciamo e ci priveranno di ogni vestigio di libertà.
Door To Freedom ha creato un poster per spiegare l’impatto che avranno il trattato sulla pandemia e le IHR. Scaricate questo poster e condividetelo con tutti quelli che conoscete. Affiggetelo anche sui cartelloni pubblici e nei luoghi in cui le comunità condividono le informazioni.