Il Paul Ehrlich Institut (PEI) tedesco ha recentemente pubblicato un milione di report sugli effetti collaterali del vaccino anti-Covid. L’analista dati Wouter Aukema ha rapidamente identificato il lotto Pfizer più letale in Germania: l’EM0477, per il quale ha contato decine di segnalazioni di decessi. L’EM0477 è stato usato anche nei Paesi Bassi. Ma i report sugli effetti collaterali non sono stati divulgati dal Ministero della Salute, del Benessere e dello Sport.
Aukema è in possesso di tali dati, grazie agli “specialisti dei lotti” scandinavi con cui lavora. “Nei Paesi Bassi sono stati segnalati 40 decessi in seguito all’uso dell’EM0477”, rivela Aukema. Tutti erano ultrasessantacinquenni, il 90% dei quali è morto tra gennaio e febbraio 2021”.
Tre ricercatori danesi hanno pubblicato uno studio di grande rilievo nel marzo 2023. Hanno esaminato se nel loro Paese ci fosse stata una variazione della sicurezza “dipendente dal lotto” durante la campagna di vaccinazione anti Covid.
In altre parole, alcuni lotti di vaccini hanno prodotto più effetti collaterali di altri?
Le conclusioni sono state che il 4% dei vaccini Pfizer utilizzati in Danimarca era responsabile del 71% di tutti gli eventi avversi segnalati. Quel 4% comprendeva nove lotti specifici, che erano stati utilizzati all’inizio della campagna di vaccinazione. È stato inoltre riscontrato che sono collegati al 47% di tutti i decessi segnalati (579) nel Paese scandinavo.
Tutti i farmaci devono essere preparati secondo i rigorosi standard di fabbricazione (GMP), o “buone pratiche di fabbricazione”. Si tratta del sistema di garanzia della qualità dell’industria farmaceutica. Infatti, solo un processo di produzione accuratamente stabilito e controllato può garantire che ogni lotto di un farmaco/vaccino abbia una composizione e una qualità uniformi. Lo studio danese suggerisce che questo principio sia stato abbandonato nella produzione dei vaccini Pfizer e che nove lotti “tossici” siano sfuggiti ai controlli.
O, peggio ancora, che forse sono state effettuate sperimentazioni deliberate con composizioni diverse.
Nel frattempo, gli stessi ricercatori hanno riscontrato uno schema variabile di effetti collaterali anche in Svezia, grazie alla collaborazione con un collega di quel Paese. Gli scienziati cechi hanno fatto scoperte simili sul proprio territorio. Anche altri vaccini Covid, tra cui quello di Moderna, sembrano aver generato un eccesso di segnalazioni di effetti collaterali all’inizio della campagna di vaccinazione ceca.
Il nostro giornale ha riportato più di un anno fa che otto dei nove lotti di Pfizer collegati a danni gravi per la salute in Danimarca, i cosiddetti badge “tossici”, sono stati utilizzati anche nei Paesi Bassi. Lo sappiamo grazie a un cittadino coraggioso e anonimo. Nell’agosto del 2022, egli si è appellato all’Open Government Act (Woo) e ha chiesto al Ministero della Salute, del Benessere e dello Sport i numeri del lotto dei vaccini utilizzati nei Paesi Bassi, nonché una panoramica degli effetti collaterali e dei decessi segnalati legati a quel lotto specifico. La richiesta è stata respinta, ma lui non si è arreso. Nell’agosto 2023, il Ministero della Salute ha pubblicato un elenco di lotti, tra cui 96 diversi lotti Pfizer. Ma senza le segnalazioni degli effetti collaterali e dei decessi associati.
Wouter Aukema e il team scandinavo con cui lavora, con cui ha trascorso due giorni in un hotel di Amsterdam lo scorso ottobre, sembrano essere in possesso di questi dati. Attraverso una procedura FOIA del Freedom of Information Act (Woo) presso l’Agenzia europea per i medicinali (EMA), gli scandinavi hanno avuto accesso a tutte le segnalazioni di effetti collaterali dei vaccini Covid registrate nel database europeo (EudraVigilance) al 31 marzo 2023, compresi i numeri di lotto forniti dai segnalatori.
Questo risulta essere interessante alla luce dei report sulle reazioni avverse recentemente pubblicati dal PEI tedesco.
All’inizio di questa settimana, Aukema ha identificato i cosiddetti lotti killer, in base al numero di decessi segnalati, e ha pubblicato i suoi risultati su X. Nel frattempo, ha rivisto al rialzo quei numeri. Secondo l’analisi di Aukema dei dati PEI, i seguenti lotti Pfizer hanno generato ciascuno più di 15 segnalazioni di decessi in Germania: EM0477 (35 decessi), ER7812 (23 decessi), EJ6796 (18 decessi) e EX3599 (18 decessi). Non è noto il numero di dosi effettuate in Germania di questi lotti. E naturalmente si tratta di morti successive alla vaccinazione, il che non significa necessariamente che siano dovute alla vaccinazione.
La prima domanda che sorge spontanea è se questi lotti siano stati utilizzati anche nei Paesi Bassi. Questo è effettivamente vero per i lotti EM0477, ER7812 e EJ6796. Essi compaiono nell’elenco fornito dal Ministero della Salute. La domanda fondamentale è: quali danni hanno causato nel nostro Paese? Il VWS non vuole chiarirlo, ma Aukema e il team scandinavo hanno la risposta grazie alla richiesta FOIA-EMA.
Aukema ha ottenuto il via libera lo scorso 10 dicembre, dopo essersi consultato con i ricercatori di Danimarca e Svezia, per condividere con De Andere Krant i dati sui decessi in Europa relativi al lotto numero EM0477. “Decine di decessi sono stati segnalati anche nei Paesi Bassi dopo l’uso dell’EM0477”, rivela Aukema. “La Francia è la peggiore con 105 segnalazioni, seguita da Germania (66), Paesi Bassi (40), Spagna (34), Belgio (24), Norvegia (21), Danimarca (16), Irlanda (6), Malta (6), Svizzera (4) ed Estonia (3). I 40 decessi segnalati nei Paesi Bassi hanno riguardato persone di età superiore ai 65 anni, il 90% delle quali è deceduto nei mesi di gennaio e febbraio 2021. I decessi sono avvenuti quasi tutti poco dopo aver ricevuto la dose, il che è in linea con i risultati del professor Theo Schetters”.
Non è noto il numero di dosi effettuate con EM0477 nei Paesi citati, quindi non è possibile tracciare il rischio relativo. Sappiamo qualcosa di più su un altro “lotto killer” utilizzato sia in Germania che nei Paesi Bassi: EJ6796. Lo studio ceco mostra che sia in Danimarca che nella Repubblica Ceca l’EJ6796 è stato il lotto più tossico, considerando il numero medio di segnalazioni di reazioni avverse per 1000 dosi di vaccino. In Danimarca, la media si avvicinava addirittura a 53 segnalazioni, pari a una persona su 20 sottoposta a singola dose.
Colpisce il fatto che, tra i Paesi di minori dimensioni, l’Olanda sia quello con il maggior numero di segnalazioni di decessi. Colpisce anche il fatto che l’EMA fornisca 66 segnalazioni di decessi in Germania per il “lotto killer” EM0477 e il PEI non più di 35. “Si tratta di due serie e di due dati diversi. Il set di dati FOIA-EMA è un’istantanea al 31 marzo 2023. Ma come ho spiegato nel vostro precedente articolo, le segnalazioni stanno sistematicamente scomparendo dal database EudraVigilance dell’EMA. Soprattutto i decessi relativi ai vaccini Pfizer. Non sorprende quindi che il PEI sarà in grado di rilevarne solo 35 entro la fine del 2024”.
È quindi lecito chiedersi se le 40 segnalazioni di decessi olandesi siano ancora tutte presenti in EudraVigilance. Allo stesso tempo, Aukema sottolinea che “Sia in Germania che nei Paesi Bassi molte altre persone potrebbero essere morte dopo la somministrazione di dosi provenienti dal lotto EM0477. Non tutti i numeri dei lotti sono stati forniti. Ad esempio, il dataset PEI rivela che su 668 segnalazioni di decesso dopo una dose, il numero di lotto è sconosciuto”. Inoltre, sia la Germania che i Paesi Bassi hanno sistemi di segnalazione passiva, e questo è associato a una sotto-rivelazione delle segnalazioni.
L’avvocato tedesco Tobias Ulbrich parla di una vera e propria “lotteria”, con un lotto che genera molti effetti collaterali e l’altro che ne genera pochi o nessuno. Inoltre, sulla base di un’analisi dei modelli di rilevazione, ha espresso il forte sospetto che il lotto EM0477 sia stato silenziosamente ritirato dal mercato senza informare il pubblico.
Ciò richiama alla mente le parole della ricercatrice danese Vibeke Manniche, che l’estate scorsa ha concluso, in seguito ai risultati del database svedese, che esiste un “problema diffuso” e che le autorità sanitarie sarebbero dovute intervenire entro il 2021. Secondo Manniche, in circostanze normali, differenze così grandi nelle segnalazioni di effetti collaterali, relative a lotti specifici di un prodotto farmaceutico, avrebbero portato a valutazioni di sicurezza e ad un ritiro del prodotto.
Di Toine de Graaf, deanderekrant.nl
20.12.2024
Toine de Graaf. Giornalista specializzato in salute e nutrizione dal 1989. Dopo aver lavorato per una rivista specializzata in infermieristica (TvZ) e per l’Eindhovens Dagblad, nel 1996 ha optato per una vita da freelance a tempo pieno. Nel corso degli anni, ha scritto articoli per oltre sessanta diversi giornali e riviste (professionali) nei Paesi Bassi e in Belgio, si è occupato della redazione finale di diverse riviste (professionali) e ha collaborato come coautore/scrittore di diversi libri. Durante la pandemia, ha pubblicato articoli critici ovunque possibile: sull’origine del virus Sars-CoV-2, sulla soppressione del ‘trattamento precoce’ Covid-19 e sui vaccini sperimentali Covid. Scrive regolarmente per De Andere Krant dal febbraio 2023.