Riassunto
Le aziende farmaceutiche si sono inserite nei media, nelle scuole di medicina, nelle organizzazioni non profit e nelle agenzie federali. Questa enorme influenza ha permesso loro di plasmare la narrativa sulla salute pubblica.
La giornalista Sharyl Attkisson rivela come le aziende farmaceutiche, le agenzie federali e i media tradizionali lavorino insieme per insabbiare le lesioni da vaccino, sopprimere i fallimenti degli studi clinici e mettere a tacere gli esperti che ne parlano.
Molte organizzazioni sanitarie no-profit di fiducia ricevono finanziamenti dalle aziende farmaceutiche, creando conflitti di interesse che influiscono sulle loro raccomandazioni in materia di salute pubblica.
Gli studenti di medicina studiano utilizzando materiali finanziati dalle aziende farmaceutiche che minimizzano i rischi dei farmaci. Sono condizionati a prescrivere farmaci invece di indagare le cause profonde o offrire trattamenti reali e duraturi.
Per proteggersi dall’inganno, non esitate a mettere in discussione le narrazioni sulla salute e a cercare voci indipendenti che diano priorità alla salute pubblica rispetto alla messaggistica di stampo aziendale.
Vorreste fidarvi del vostro medico, del vostro farmacista e degli articoli sui media che dovrebbero guidare le vostre decisioni sulla salute. Ma cosa succede se i consigli che state seguendo non sono stati formulati da esperti imparziali, ma da persone che pensano solo ai loro profitti?
Negli ultimi decenni, Big Pharma si è silenziosamente insinuata in quasi tutte le istituzioni responsabili della formazione della salute pubblica, compresi i media tradizionali, le scuole di medicina, le organizzazioni non profit e persino le agenzie sanitarie federali. Invece di offrire controlli equilibrati, queste istituzioni ora si fanno eco l’una con l’altra. Se lo stesso messaggio viene ripetuto da ogni parte, diventa quasi impossibile riconoscere quando si viene ingannati.
Nel video qui sotto [1] , l’ex giornalista investigativa della CBS Sharyl Attkisson apre il sipario su una rete di denaro, messaggi e manipolazioni che raggiunge ogni angolo della sanità moderna. Se vi siete mai chiesti perché le voci dissenzienti scompaiono o non vengono riportati dati preoccupanti, questa inchiesta vi spiega perché e rivela come le scelte che vi vengono offerte possano essere manipolate proprio dall’industria che ne trae profitto.
Come un’indagine sui vaccini ha cambiato tutto
La Attkisson aveva iniziato la sua carriera fidandosi del sistema sanitario. Come la maggior parte degli americani, credeva che i funzionari governativi addetti alla salute pibblica e i professionisti del settore medico operassero con integrità e che la sicurezza dei farmaci fosse gestita vigilando in modo appropriato. Tuttavia, la sua esposizione in prima persona ai meccanismi interni del programma ha cambiato questa convinzione in modo permanente.
* Dopo l’11 settembre, il programma per la vaccinazione antivaiolosa aveva sollevato nuove preoccupazioni – La Attkisson era stata inviata dalla CBS News per documentare il riavvio del programma di vaccinazione antivaiolosa da parte del governo federale dopo gli attacchi dell’11 settembre, in seguito al timore che i terroristi potessero utilizzare il virus come arma.
Il vaccino antivaioloso comporta un alto tasso di eventi avversi, quindi il governo avrebbe dovuto tenere traccia di ogni esito grave per la salute dopo la vaccinazione, indipendentemente dal fatto che fosse confermato un legame.
* Gravi reazioni al vaccino erano emerse in tempo reale – Nell’ambito della sua indagine, l’autrice aveva effettuato un reportage direttamente dalle operazioni militari aveva assistito al lancio del vaccino antivaioloso. Tuttavia, ben presto aveva notato che le persone sane che avevano ricevuto il vaccino iniziavano a manifestare gravi reazioni e uno di loro, il corrispondente della NBC David Bloom, era inaspettatamente deceduto poco tempo dopo a causa di un coagulo ematico.
* La morte di Bloom era stata deliberatamente esclusa dai sistemi di segnalazione. La Attkisson aveva scoperto che Bloom aveva recentemente ricevuto i vaccini contro il vaiolo e l’antrace. Quando aveva chiesto ai funzionari se ci fosse un legame con la sua morte, questi avevano evitato di rispondere.
“Avevano detto che aveva delle predisposizioni genetiche, che era stato tutto il giorno chiuso in un carro armato, che aveva avuto dei dolori alla gamba e così via. Ma io sapevo, grazie alle ricerche che avevo condotto per coprire queste storie, che il vaccino contro il vaiolo, secondo alcune ricerche, aveva come possibile effetto collaterale la formazione di coaguli di sangue, insieme a molte altre cose. Una trombosi venosa profonda potenzialmente fatale”, ha raccontato la Attkisson.
“In un programma che stavano pensando di riavviare e in cui avrebbero dovuto segnalare tutti gli eventi avversi che si verificano dopo il vaccino, a prescindere dal fatto che, secondo loro, fossero o meno correlati. Avrebbero dovuto monitorarli tutti e segnalarli in modo che potessero essere contati e analizzati – nessuno aveva segnalato la morte di David Bloom come un potenziale effetto collaterale del vaccino” [2].
* Solo la pressione dei media aveva costretto il governo a riconoscere il caso – Solo dopo la divulgazione della storia da parte della Attkisson la morte di Bloom era stata segnalata come un potenziale evento correlato al vaccino. Non molto tempo dopo, anche a causa della pressione dell’opinione pubblica e dell’aumento delle segnalazioni di eventi avversi, il governo aveva silenziosamente interrotto il programma di vaccinazione antivaiolosa.
* L’indagine aveva messo in luce un modello di controllo della narrazione – Questa esperienza aveva aperto gli occhi della Attkisson sulle manipolazioni delle narrazioni mediche.
“Avevo imparato che è un paradosso assai conveniente. Ogni volta che si cerca di scoprire qualcosa dal governo che possa coinvolgere un prodotto dell’industria farmaceutica, improvvisamente tutto diventa un grande segreto. Ma, se si tratta di qualcosa che vogliono rendere pubblico per ragioni che vanno a vantaggio di qualcuno, vi diranno tutto” [3].
Le non profit servono gli interessi aziendali
Oltre a scoprire le carenze istituzionali nella supervisione dei vaccini governativi e militari, la Attkisson ha parlato anche di un’altra pietra miliare della fiducia pubblica: le organizzazioni non profit.
* Le organizzazioni non profit godono di ampia fiducia, ma molte hanno legami nascosti con l’industria – Le organizzazioni non profit sono ampiamente percepite come altruiste, protettrici della missione del bene pubblico. Ma, dietro le quinte, molte di esse sono legate alle stesse industrie che dicono di monitorare o contrastare. La Attkisson racconta che un produttore di lunga data della CBS le aveva detto: “Se dicono di essere i “Cittadini contro il cancro”, probabilmente sono stati fondati dalla R.J. Reynolds o da un’azienda produttrice di tabacco“[4] .
* Il legame tra antitraspiranti e cancro al seno – La Attkisson condivide un episodio, iniziato con una soffiata inaspettata da parte di un funzionario della Food and Drug Administration (FDA) statunitense, secondo cui gli antitraspiranti erano collegati al cancro al seno. Secondo la Attkisson:
“Mi aveva detto che la FDA aveva lottato per anni per cercare di far inserire sull’etichetta degli antitraspiranti un’avvertenza sul legame tra antitraspiranti e cancro, ma che era sempre stata sconfitta dal potere dell’industria degli antitraspiranti…
Avevo chiesto un’intervista all’industria degli antitraspiranti – in pratica l’industria dei cosmetici… [I loro rappresentanti] non volevano essere intervistati e continuavano a dire: “Intervistate l’American Cancer Society”. E io pensavo: perché pensano che l’American Cancer Society li difenderà? Perché ne sono così sicuri? … Scommetto che c’è un nesso pecuniario” [5].
* Il collegamento aveva fatto scattare l’allarme – Quando la Attkisson aveva contattato l’American Cancer Society, il suo responsabile scientifico aveva liquidato il collegamento come un “mito”, riprendendo il linguaggio usato sui siti web dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) e della FDA. Ma, quando era stato interrogato ulteriormente, il portavoce aveva ammesso di non essere a conoscenza degli ultimi dati scientifici.
* Le donazioni rappresentano un grave conflitto di interessi – Alla domanda diretta se l’organizzazione ricevesse finanziamenti dall’industria degli antitraspiranti, il portavoce aveva ammesso di averli ricevuti.
“Avevo chiesto quanto, e non me lo avevano detto… nessuna cifra in dollari, nemmeno una percentuale. Mi aveva solo detto, mentre continuavo a chiedere, ‘È una piccola somma’. È un’organizzazione enorme. Se ricevono una ‘piccola quantità’ di finanziamenti da ogni industria di prodotti potenzialmente cancerogeni, si può capire come possa esistere un conflitto di interessi “, ha osservato l’autrice [6].
* Le organizzazioni non profit sono scudi dell’industria travestiti da difensori pubblici – Questo è il modo in cui funziona il gioco di prestigio. Il denaro dell’industria affluisce alle organizzazioni non profit, che poi presentano conclusioni distorte sotto il velo dell’obiettività, il tutto all’insegna della beneficenza.
Il lato oscuro delle sperimentazioni cliniche e delle riviste mediche
Uno degli aspetti più inquietanti analizzati dalla Attkisson è il silenzioso e continuo smantellamento del consenso informato nella ricerca clinica. La ricerca etica richiede trasparenza, soprattutto quando sono coinvolte vite umane. Tuttavia, al giorno d’oggi il consenso informato viene spesso trattato come un ostacolo piuttosto che come una necessità.
* Lo studio sui livelli di ossigeno per neonati – La Attkisson sottolinea un caso comunemente noto come “studio sull’ossigeno per i neonati”, che aveva coinvolto neonati prematuri i cui livelli di ossigeno erano stati deliberatamente manipolati senza un adeguato consenso dei genitori. Alle madri di questi bambini, durante stressanti parti cesarei e con il pretesto di aiutare i loro bambini, erano stati fatti firmare moduli poco chiari.
Alle madri non era stato detto che i loro figli sarebbero stati inseriti in gruppi randomizzati in uno studio sulla somministrazione di ossigeno. Peggio ancora, il team di studio aveva truccato le apparecchiature di monitoraggio per nascondere al personale ospedaliero i reali livelli di ossigeno. Questo impediva ai medici di intervenire se un bambino era in difficoltà, ma faceva in modo che i dati dello studio rimanessero “puliti”.
* I funzionari avevano riconosciuto la violazione, ma per i ricercatori non c’era stata alcuna conseguenza – Anni dopo, i funzionari governativi deputati alla verifica dell’etica sperimentale avevano dichiarato che lo studio aveva effettivamente violato le leggi sul consenso informato. Ma, invece di affrontare le conseguenze, i ricercatori erano stati esonerati in base alla motivazione che condividere tutti i rischi avrebbe spaventato le persone e rallentato la ricerca. Così, invece di rafforzare i protocolli, i regolatori avevano ulteriormente indebolito le regole.
* Un silenzioso cambiamento normativo ha dato ai ricercatori il potere di nascondere i rischi – La FDA ora permette ai ricercatori di nascondere alcuni rischi sperimentali se li ritengono “minimi”. Questo standard soggettivo conferisce un’enorme discrezionalità alle stesse persone che conducono gli studi.
I ricercatori non devono più rivelare tutti i pericoli conosciuti, ma solo quelli che ritengono importanti. Questi cambiamenti rivelano le vere priorità del settore. La protezione della raccolta dati ha superato la protezione dei partecipanti.
* Le riviste mediche non sono più sinonimo di credibilità – Le riviste mediche sono ampiamente considerate come arbitri della verità scientifica, eppure, secondo la Attkisson, molte sono state infiltrate da interessi farmaceutici al punto che il loro contenuto non è più affidabile.
“Gli stessi redattori medici affermano che gran parte, se non la maggior parte, della scienza pubblicata in queste riviste sottoposte a revisione paritaria, come il New England Journal of Medicine, non è credibile, perché [queste pubblicazioni] sono stata talmente assorbite dall’industria farmaceutica… che non si ottiene tutta la verità, o a volte non si ottiene affatto”, ha affermato l’autrice [7].
* Le aziende farmaceutiche bloccano la pubblicazione degli studi a loro sfavorevoli – Alcuni ricercatori avevano cercato di pubblicare uno studio sul fallimento del vaccino contro l’AIDS. L’azienda farmaceutica sponsorizzatrice aveva bloccato la pubblicazione, sostenendo di essere proprietaria dei dati. Anche se lo studio dimostrava la scarsa utilità del vaccino, l’azienda non voleva che la cosa fosse condivisa. Gli scienziati erano stati citati in giudizio per milioni solo per aver cercato di dire la verità.
“Cercate di immaginare l’effetto agghiacciante che questo ha avuto sugli scienziati che lavorano per l’industria. Lavorano nelle università, ricevono tutti questi soldi dall’industria e ora la tua istituzione ti guarda. Sono arrabbiati con te. Devi assumere avvocati per difenderti. Anche se dovessi vincere la causa, è un problema enorme, e in pratica ti rovina la carriera” [8].
Il problema più grande è che queste riviste servono da orientamento all’intera comunità medica. Se le fondamenta sono compromesse, lo è anche tutto ciò che vi è costruito sopra. Per capire quanto sia profonda questa corruzione, si veda “Health Care — A Monopoly of Monsters.”
Preparare i medici di domani
L’influenza dell’industria farmaceutica non inizia con la pubblicità o le lobby, ma nella scuola di medicina. La Attkisson sottolinea uno dei conflitti più inquietanti nella formazione clinica: il Manuale Merck, un libro di testo fondamentale utilizzato dagli studenti di medicina in tutti gli Stati Uniti, è scritto e pubblicato dalla stessa azienda farmaceutica che produce vaccini e farmaci.
* Gli studenti di medicina studiano su materiale scritto dai produttori di farmaci – Merck sostiene che il manuale è indipendente dal punto di vista editoriale dalla sua divisione farmaceutica. Eppure, gli studenti di medicina vengono addestrati a diagnosticare e trattare le malattie utilizzando materiale scritto da un’azienda che trae profitto quando le persone assumono più farmaci.
* False affermazioni sul vaccino contro il papillomavirus umano (HPV) – La Attkisson aveva scoperto che Merck aveva falsamente affermato che il suo vaccino HPV non aveva fatto segnalare “eventi avversi gravi”. Si trattava di una palese falsità, poiché il foglietto illustrativo del vaccino approvato dalla FDA elencava decine di reazioni avverse gravi, tra cui paralisi, convulsioni e persino morte.
* L’affermazione era stata silenziosamente cancellata senza correzioni o trasparenza – Dopo aver smascherato la menzogna nel Manuale Merck, la frase era stata cancellata dalla versione online senza spiegazioni o correzioni. Tuttavia, Merck non aveva aggiunto al suo posto dati accurati sulla sicurezza.
[Merk] aveva lasciato medici e studenti senza alcuna informazione. Questo è altrettanto fuorviante della falsità originale, perché spinge i nuovi medici a pensare che non ci sia nulla da tenere d’occhio, nessun rischio da considerare e nessun motivo per mettere in discussione ciò che viene detto loro.
* Il problema non sparisce dopo la laurea – I medici sono tenuti a seguire continui corsi di formazione medica (ECM) per mantenere la loro licenza, e questi corsi sono spesso finanziati o presentati dalle aziende farmaceutiche. Questo spiega perché molti medici ben intenzionati continuino a promuovere farmaci con rischi noti o a scartare alternative più sicure.
“Direi che questo è il motivo per cui siamo trattati nel modo in cui siamo trattati nello studio del medico, che troppo spesso non cerca di capire quale sia la causa dei nostri disturbi, ma si limita a trattarli a cuor leggero con le medicine”, dice la Attkisson [9].
Per chi lavora davvero la FDA?
Ci si aspetterebbe che la FDA ci protegga da farmaci non sicuri, assicurandosi che i farmaci siano testati, esaminati e approvati solo quando i benefici superano i rischi. Tuttavia, l’agenzia spesso agisce più come un partner commerciale che come un cane da guardia. Quando le aziende farmaceutiche spingono abbastanza, la sicurezza e la scienza passano talvolta in secondo piano.
* La FDA ha scavalcato i propri esperti per approvare un farmaco inutile contro l’Alzheimer – Uno degli esempi più chiari è l’approvazione del farmaco per l’Alzheimer Aducanumab. Il comitato consultivo della FDA aveva esaminato i dati e aveva votato all’unanimità contro l’approvazione, affermando che il farmaco non funzionava e comportava gravi effetti collaterali. Invece di ascoltare, la FDA aveva scavalcato il proprio comitato e aveva approvato il farmaco.
Questa decisione aveva scatenato l’indignazione di scienziati, pazienti e dello stesso comitato consultivo dell’FDA, portando al ritiro del farmaco. Tuttavia, il farmaco era stato rapidamente sostituito dal Lecanemab, approvato in modo altrettanto sconsiderato, con scarse prove di beneficio e rischi gravi ancora una volta ignorati.
* La dipendenza della FDA dal denaro dell’industria crea conflitti di interesse – Gran parte del budget della FDA proviene dalle tasse pagate dalle stesse aziende che regolamenta. Queste “tasse d’uso” erano state pensate per accelerare il processo, ma hanno anche offuscato i confini tra regolatore e cliente. Più approvazioni vengono concesse, più soldi arrivano.
* Ogni approvazione accelerata indebolisce gli standard per il farmaco successivo – Le aziende imparano che non hanno bisogno di arrivare a standard più elevati; devono solo trovare un modo per superare i guardiani. Ciò significa che entrano in commercio sempre più farmaci con profili di sicurezza poco chiari e che i pazienti si trovano ad affrontare effetti collaterali inaspettati.
* La Attkisson chiede di interrompere i legami finanziari tra la FDA e l’industria – La Attkisson sostiene che il ripristino dell’integrità della FDA inizia con l’interruzione dei legami finanziari con l’industria. Le approvazioni dovrebbero essere basate su solide basi scientifiche e, fino a quando ciò non avverrà, l’agenzia rimarrà compromessa e la vostra salute continuerà ad essere messa a rischio da decisioni sulle quali non avete mai avuto voce in capitolo.
I media e le Big Tech sono diventate complici
Un tempo i giornalisti erano feroci difensori dell’interesse pubblico, smascheravano la corruzione e denunciavano gli interessi dei potenti. Ma, secondo la Attkisson, le cose sono cambiate nel 2005, quando Big Pharma era diventata l’inserzionista dominante nei media tradizionali e le notizie imparziali sulle aziende farmaceutiche avevano cominciato a scomparire.
* Le testate giornalistiche si affidano agli annunci pubblicitari per sopravvivere – Gli annunci farmaceutici sono tra i più redditizi. Si vedono continuamente pubblicità di antidepressivi, farmaci per le allergie e vaccini. In ogni caso, i network che fanno affidamento su questi introiti sono meno propensi a mandare in onda storie che potrebbero turbare i loro inserzionisti.
* Il silenzio selettivo distorce la comprensione del pubblico – Secondo la Attkisson, ai produttori televisivi viene detto di evitare di mandare in onda indagini legate ai farmaci. Anche quando i fatti sono inequivocabili, vengono considerati troppo rischiosi per essere diffusi. Questo fa sì che i giornalisti evitino di proporre argomenti controversi. Agli spettatori rimane una versione asettica della realtà, in cui viene mostrato solo il lato positivo della medicina.
* Il problema riguarda anche alle piattaforme online – Gli algoritmi dei social media spesso spingono le narrazioni mainstream. Nel frattempo, i contenuti che mettono in dubbio la sicurezza e l’efficacia dei vaccini o delle sperimentazioni farmacologiche vengono segnalati, retrocessi o cancellati.
* Le Big Tech sono diventate un altro gatekeeper – I media digitali avrebbero dovuto dare più voce, più libertà e un migliore accesso alle informazioni. Invece, ora decidono quali messaggi vedere e quali far sparire. L’esperienza della stessa Attkisson con la sorveglianza e la censura mostra fino a che punto si spinge questo controllo:
“Avevo delle fonti nelle agenzie di intelligence che erano riuscite a far controllare i miei computer della CBS e lo avevano confermato. La CBS aveva detto che i computer erano stati infiltrati.
Da allora ho avuto probabilmente sette o otto esami forensi indipendenti che hanno ottenuto sempre più informazioni, compresi gli indirizzi IP governativi che erano stati utilizzati per entrare nei miei computer, monitorare la mia digitazione sulla tastiera, guardare nei miei file sulle controversie governative a cui stavo lavorando, controllare i computer della mia famiglia e così via ” [10].
* La collaborazione tra governo e aziende tecnologiche – I documenti interni mostrano sforzi coordinati per sopprimere argomenti o persone specifiche. Durante la pandemia COVID-19, questa collusione aveva soppresso il dibattito scientifico e messo a tacere esperti accreditati – me compreso – le cui ricerche mettevano in discussione le narrazioni ufficiali.
Approfondisci questa alleanza in: “Illegal Collusion Between Government and Big Tech Exposed.”
Una crescente richiesta di autonomia
Nonostante tutto, c’è speranza. Sebbene gran parte del reportage della Attkisson riveli la corruzione sistemica nella medicina, nei media e nel governo, l’autrice ritiene che la consapevolezza dell’opinione pubblica stia finalmente cambiando.
* La pandemia ha consapevolizzato la gente sulle contraddizioni e sul controllo – La pandemia COVID-19, pur essendo di portata devastante, ha fatto sì che gli americani si rendessero conto che le narrazioni ufficiali non quadravano e ha spinto molte persone a iniziare a porsi domande da tempo attese.
* Porre domande sulla sicurezza non significa rifiutare la medicina – Mettere in discussione le narrazioni farmaceutiche non significa essere contrari alla medicina. Alcuni farmaci e vaccini salvano la vita, ma le domande sulla sicurezza devono essere poste senza paura o censura. Quando queste domande vengono etichettate come “disinformazione” prima ancora di ricevere una risposta, questo è il segno di un sistema corrotto.
* Gli strumenti pubblici per la responsabilità esistono – E tempo di familiarizzare con i database del Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) e del FDA Adverse Event Reporting System (FAERS), non solo per presentare segnalazioni, ma anche per esaminare le tendenze che il governo non vuole evidenziare.
La Attkisson ricorda come era stata la prima a denunciare il legame del Viagra con la cecità, utilizzando i rapporti sugli eventi avversi e studi indipendenti. Questo tipo di analisi dei dati è possibile per chiunque sappia dove cercare e si rifiuti di affidarsi esclusivamente alla messaggistica filtrata dalle aziende.
* Un nuovo movimento medico sta emergendo al di fuori del sistema – In chiusura, la Attkisson incoraggia tutti a costruire la propria rete di fonti affidabili, tra cui medici indipendenti e giornalisti investigativi che non si sono venduti al sistema.
Sono stato per decenni in prima linea in questo movimento in crescita, smascherando gli interessi corporativi che hanno corrotto il nostro sistema medico. Ricordate che meritate di essere padroni della vostra salute. Nessuna agenzia, azienda o istituzione dovrebbe mai fare scelte per il vostro corpo senza il vostro pieno consenso informato.