E questo è ciò che (pochi) chiedono da 20 anni, in vista dei cieli imbrattati. Alle nostre latitudini questo scenario ha preso il via 20 anni fa, altrove il cielo era già cambiato prima e in altri luoghi questi decori del cielo sono iniziati più tardi. Sì, e qualche anno dopo hanno annunciato di dover forse forse spargere sostanze lassù, con gli aerei, per oscurare il sole, per salvare il clima, naturalmente per il nostro bene. Si tratta del cosiddetta management solare, nel senso che non possono gestire il sole, ma possono intervenire sull’atmosfera celeste per ostacolare il passaggio delle radiazioni.
Numerose pubblicazioni descrivono gli effetti negativi della cosiddetta geoingegneria solare (SAI) sull’ambiente e sulla salute umana. Parlano sempre di procedimenti ipotetici, mostrando però immagini di un cielo che possiamo ‘apprezzare’ già ora, quindi paradossalmente preso dalla realtà.
Tutti questi processi ipotetici e gli effetti ben descritti negli studi ufficiali sono stati osservati, misurati e dimostrati da molti anni. Ma chi riporta queste osservazioni è considerato folle.
È davvero una situazione folle. Il colmo di tutto questo è che certi autori fotografano il nostro cielo e dicono che potrebbe essere così in futuro.
Nel seguente articolo, il ricercatore Fabien Deruelle esamina le spiegazioni ufficiali e dei media mainstream relative alle scie persistenti mediante una serie di documenti (pubblicazioni, brevetti, politiche, leggi) e osservazioni, proponendo così nuove direzioni di investigazione su questa crescente minaccia globale.
20 anni di osservazioni personali su questo tema della manipolazione atmosferica e 10 anni di approfondimenti trasmessi in questo blog trovano in questo scritto una sintesi davvero eccellente. Consiglio di stampare e leggere con attenzione il documento. E diffondetelo a persone interessate.
Maria Heibel, curatrice di Nogeoingegneria
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Le scie persistenti degli aerei sono una minaccia per l’ambiente e la salute?
Fabien Deruelle
Dalla rivista Reviews on Environmental Health
traduzione a cura di Nogeoingegneria
Abstract
Secondo la maggior parte degli studi scientifici, dei media e dei governi, le scie bianche che si vedono dietro gli aerei in volo, corrispondenti alla condensazione mista alle emissioni di particolato dei motori, persistono solo in particolari condizioni atmosferiche. Vengono chiamate scie di condensazione e scie di cirri quando rimangono per ore e raggiungono diversi chilometri di larghezza. Il fatto che negli ultimi vent’anni abbiano gradualmente riempito i cieli sarebbe dovuto all’aumento del traffico aereo. Tuttavia, altri documenti ufficiali collegano queste scie persistenti a una tecnologia di modificazione meteorologica chiamata geoingegneria solare mediante iniezione di aerosol stratosferico (SAI). Questi spray sarebbero composti principalmente da particelle metalliche (Al, Ba, Sr, Fe, nanoparticelle) e zolfo, che aumenterebbero notevolmente l’inquinamento di aria, suolo e acqua. Molti degli attuali problemi ambientali e sanitari corrispondono a quelli descritti nella letteratura sulla geoingegneria solare mediante SAI, qualora venisse impiegato questo metodo. Ad esempio, le particelle metalliche utilizzate sono noti contaminanti ambientali, l’esaurimento dello strato di ozono, le malattie cardiorespiratorie, le malattie neurodegenerative, le scottature solari. Le osservazioni (cieli più bianchi, meno energia fotovoltaica) corrispondono anche agli stessi rischi descritti nelle opere di geoingegneria solare. Inoltre, numerosi brevetti dimostrano che la tecnologia di modificazione del clima è nota e consolidata da molto tempo. In aggiunta, alcuni documenti scientifici e politici suggeriscono che la geoingegneria solare con il SAI è stata utilizzata per molti anni. La quantità di informazioni ufficiali presentate in questa rassegna intende aprire nuove vie di indagine, prive di conflitti di interesse, sul crescente inquinamento globale delle scie persistenti degli aerei e sui loro possibili legami con la geoingegneria solare SAI.
Introduzione
Cosa sono quelle lunghe scie bianche nel cielo lasciate dagli aerei, che persistono e si estendono formando un velo nuvoloso per dare un cielo lattiginoso che oscura fortemente la luce del sole per tutto il giorno?
Secondo le informazioni fornite al pubblico, si tratta di “scie di condensazione degli aerei”, composte da acqua ed emissioni di combustione, che si formano solo in particolari condizioni atmosferiche. L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite (ONU), ha dato a queste nuove nubi il nome di Cirrus homogenitus (Figura 1) [1].
Molti scienziati attribuiscono il crescente numero di scie persistenti agli aerei al semplice aumento del traffico aereo [2, 3]. Tuttavia, ci sono pubblicazioni, questioni politiche, brevetti e osservazioni che indicano che queste scie persistenti sono irrorazioni di composti chimici, note come geoingegneria solare mediante iniezione di aerosol stratosferico (SAI), finalizzate a modificare il clima. Queste sostanze chimiche sarebbero composte principalmente da particelle metalliche, nanoparticelle, zolfo e black carbon, causando inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua e quindi con un forte impatto sulla salute [4], [5], [6]. L’interesse (soprattutto da parte dei militari) per il controllo del clima non è recente. Infatti, una tecnologia elettromagnetica, con effetti collaterali ambientali e sanitari molto forti, sembrerebbe essere stata dispiegata e attivata fin dagli anni ’90 senza che il pubblico ne fosse informato, ma a conoscenza ufficiale dei governi [7]. Inoltre, un documento militare mostra che questa tecnologia elettromagnetica richiede l’irrorazione chimica per manipolare il tempo atmosferico [8]. Di conseguenza, poiché gli aerosol stratosferici avrebbero chiaramente un impatto sulla salute [9], diventa importante analizzare le scie persistenti degli aerei con una prospettiva diversa per diversi motivi: (1) / È noto che le emissioni dell’aviazione e le scie persistenti degli aerei aumentano l’inquinamento atmosferico e hanno un impatto sul clima e sulla salute [10, 11].
L’inquinamento atmosferico è un fattore importante per le malattie cardiorespiratorie, che sono in costante aumento [12, 13], e induce anche un effetto negativo sul sistema nervoso centrale (SNC) [14]; (2)/ Le particelle metalliche (come alluminio, bario) che sarebbero contenute in questi aerosol sono tra le cause di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, il Parkinson, l’autismo, le encefalopatie spongiformi trasmissibili, la sclerosi laterale amiotrofica, la sclerosi multipla [15]. Ad esempio, l’alluminio è neurotossico ed è fortemente associato a malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Inoltre, un numero crescente di studi dimostra la presenza di alluminio nel tessuto cerebrale umano e i dati sostengono che alti livelli di alluminio nel cervello non sono una fatalità dell’invecchiamento [16]; (3) / Molte malattie sono legate alla carenza di vitamina D, la cui sintesi è compromessa dalla ridotta esposizione al sole dovuta all’inquinamento atmosferico [17]. È importante notare che questa carenza è globale [18]. Uno degli obiettivi noti di questo programma di modificazione meteorologica corrisponde proprio alla riduzione della radiazione solare; (4) / Diversi articoli menzionano gli effetti negativi sull’ambiente e sulla salute in caso di impiego della geoingegneria solare da parte del SAI [9, 19], [20], [21]. Si può notare che tutti questi impatti ambientali e sanitari sono stati osservati, misurati, dimostrati e sono in costante aumento da molti anni.
Lo scopo di questo articolo è quello di confrontare la spiegazione ufficiale e dei media mainstream delle scie persistenti degli aerei con altri documenti (pubblicazioni, brevetti, politiche, leggi) e con le osservazioni, al fine di fornire ai lettori nuove direzioni di ricerca su questo crescente inquinamento globale.
Spiegazione ufficiale delle scie persistenti degli aerei
Le scie di condensazione (contrails) hanno vita breve quando l’aria ambiente è secca, con un’umidità relativa inferiore alla saturazione su una superficie ghiacciata, in modo che le particelle di ghiaccio che si formano nella scia evaporino. Le scie persistono ed evolvono in cirri più estesi se l’aria ambiente è sufficientemente umida [22].
Queste scie sono costituite dalla condensazione del vapore acqueo mescolato a particelle di fuliggine e solfato provenienti dalle emissioni della combustione dei carburanti. Dipendono dall’umidità, dalla temperatura dell’aria, dall’altitudine, dall’abbondanza di nuclei di ghiaccio e possono rimanere in cielo per diverse ore. Quando persistono e si diffondono, queste scie di aeromobili sono chiamate contrails di cirri e diventano indistinguibili dai cirri naturali [11, 23, 24].
Le particelle di fuliggine sono composte principalmente da carbonio in cui sono mescolati anche vari metalli: cromo (Cr), ferro (Fe), molibdeno (Mo), sodio (Na), calcio (Ca), alluminio (Al), vanadio (V), bario (Ba), cobalto (Co), rame (Cu), nichel (Ni), piombo (Pb), magnesio (Mg), manganese (Mn), silicio (Si), titanio (Ti), zirconio (Zr) [25].
Le emissioni dei motori degli aerei possono portare a un aumento della concentrazione di particelle che nucleano il ghiaccio, influenzando in tal modo le nubi cirro naturali, anche in assenza di scie, con conseguente impatto sul clima [25], [26], [27].
Le scie persistenti causano un cambiamento nel bilancio radiativo della Terra, influenzano il clima e contribuiscono al riscaldamento globale inducendo un forcing radiativo positivo (bilancio dell’energia solare ricevuta e riemessa dalla Terra nello spazio. Se è positivo, la Terra si riscalda; se è negativo, si raffredda). In effetti, queste lunghe scie riflettono poco la radiazione solare incidente verso lo spazio, ma assorbono la radiazione infrarossa della Terra. Hanno un impatto sul clima, sulla qualità dell’aria, sull’ambiente e sulla salute umana [11, 25, 28].
Uno studio recente ha dimostrato che il forcing radiativo globale dei cirri delle scie sarà triplicato entro il 2050. I miglioramenti nella qualità del carburante e nell’efficienza dei propulsori, che comportano minori emissioni di fuliggine e vapore acqueo, non compenseranno l’aumento del traffico aereo e le nuove tecnologie che consentono agli aeromobili di raggiungere quote di volo più elevate, favorevoli alle scie [2]. Ciò contribuirà al riscaldamento globale nelle regioni interessate. L’impatto climatico delle scie richiede ricerche urgenti [29].
Le scie persistenti degli aerei sembrano essere una conseguenza “naturale” e inevitabile dell’aviazione. Tuttavia, altri documenti che fanno riferimento a una tecnologia di modificazione meteorologica devono essere presi in considerazione per comprendere meglio il problema nel suo complesso.