Bene, qui nel Regno Unito abbiamo un nuovo governo trilaterista, scusate, volevo dire laburista, guidato dal carismatico Keir Starmer. Paragonato ad uno straccio da cucina [una persona debole e codarda, N.D.T.], e non senza una buona ragione, Keir Starmer ora comanda il governo con una schiacciante maggioranza di oltre 170 seggi dopo che quasi l’80% dell’elettorato britannico non ha votato né per lui né per il Partito Laburista.
Tutto questo ha senso perché la gente immagina che la democrazia rappresentativa abbia qualcosa a che fare con la democrazia, ma non è così. Comunque, chi se ne frega! Il governo è comunque un’idea di merda, quindi, se dobbiamo essere governati da qualcuno, perché non dall’uomo che aveva fatto di tutto per non perseguire il peggior pappone pedofilo e necrofilo della Gran Bretagna e che nel 2022 era ancora elencato come “ex” membro della Commissione Trilaterale, con la loro piccola nota esplicativa: “ex membri nel servizio pubblico“.
Non è un membro attivo della Commissione Trilaterale. Davvero, non lo è!
Perché dovrebbe interessarci, vi chiederete? Beh, la Commissione Trilaterale che Keir serve… scusate, ci risiamo, “aveva servito”, è solo un think tank globalista di proprietà dei Rockefeller che promuove idee come il “perseguimento dell’unificazione europea“. Questo fa parte del progetto globalista di un governo mondiale con l’aggiunta dell’unione nordamericana e dell’Asia-Pacifico a completare il treppiede dei suoi poli regionali. La dittatura globale tecnocratica pianificata da tempo dai Trilateralisti potrebbe eesere definita “multipolare”.
La Commissione Trilaterale – di cui Keir Starmer non fa assolutamente parte per il momento – riunisce una partnership globale pubblico-privata di politici, dirigenti d’azienda, magnati dei media e accademici selezionati, che si sono assunti il compito di decidere quali siano le “soluzioni ad alcuni dei problemi più difficili del mondo“. Le “soluzioni” politiche che vuole non saranno promosse dal nuovo primo ministro del Regno Unito perché è un “ex” membro, capite?
Certo, avevate votato per lasciare l’UE, ma ora avete scelto di rientrarvi. Ok, non avete votato nemmeno per farvi imporre le decisioni politiche da qualche remoto think tank oligarchico. Forse il governo mondiale non è quello che pensavate di sostenere. Ma è un vero peccato. Sfortunatamente per voi, e per tutti noi, se avete votato alle elezioni generali nel Regno Unito, questo è ciò per cui avete votato, quindi non avete alcun diritto di lamentarvi.
Naturalmente, il gruppo più numeroso di elettori non ha eletto alcun governo e ha il diritto di lamentarsi. Con un’affluenza alle elezioni generali del 60% – inferiore al 50% in 59 circoscrizioni elettorali – il misero 34% dei voti del Labour è stato clamorosamente battuto da quel 40% di elettori britannici che non si sono presi la briga di votare per nessuno. La scelta più popolare nel Regno Unito è stata di gran lunga quella di non avere un governo.
Che sia stata l’apatia, il clima umido e maledettamente gelido di luglio – il riscaldamento globale, eh? – o solo la prospettiva maledettamente deprimente di dover partecipare alla quinquennale cerimonia di unzione dello Stato, chi lo sa? E, francamente, chi se ne frega?
Ieri il governo ci minacciava se non avessimo fatto quello che ci veniva ordinato di fare – minaccia che, tra l’altro, può sicuramente mettere in pratica – e il governo continua a minacciarci anche oggi. Ieri il governo era blu, oggi è rosso, qual è la differenza, a parte il cambio della carta da parati? È sempre lo stesso governo.
I think tank globalisti, come la Commissione Trilaterale, controllavano la politica del governo ieri e lo fanno anche oggi. Il vostro “voto” non ha significato un bel niente.
Tuttavia è bello immaginare di avere una sorta di controllo democratico. Almeno credo. Questo, ovviamente, se per voi è importante controllare le altre persone.
Quindi, alla fine dei conti, cosa abbiamo come presunto “governo”?
Circa il 20,4% degli elettori ha imposto con successo al resto di noi la tirannia della loro banda preferita. Grazie a quell’assurdità che è la democrazia rappresentativa, questa piccola minoranza ha scelto Keir Starmer per essere la testa parlante consacrata che metterà in pratica qualsiasi politica gli oligarchi vorranno imporre al resto di noi. Del restante 79,6% degli elettori, circa la metà voleva una banda diversa per cui sventolare le bandiere, e l’altra metà non voleva nessuna banda.
Una minuscola minoranza, che di certo non ha votato, pensa che l’idea di imporre la propria volontà a qualcun altro mettendo una croce in una casella una volta ogni cinque anni non sia solo, letteralmente, il barrare una casella, ma anche una cosa assolutamente spaventosa e moralmente fallimentare da fare.
Con il 34% dei voti, i Laburisti ottengono il 64% dei seggi parlamentari, e non si discute. Questo significa che, per i prossimi cinque anni, non dovranno dar retta a nessuno. Anche se, sicuramente, daranno retta ad un gruppo di oligarchi parassiti, perché è a loro che i governi obbediscono sempre.
Il cosiddetto governo britannico, che in realtà è solo un partner “abilitante” relativamente minore nel partenariato pubblico-privato globale, non ha assolutamente alcun mandato democratico legittimo.
Il che è un’ulteriore ragione, in una lunghissima lista di ottime ragioni, per ignorarlo completamente.